“Vita e morte di Harriet Frean” di May Sinclair

24 Gen 2025 | Narrativa

Sfumature…

Mi piacciono tantissimo i libricini come questo, “Vita e morte di Harriet Frean” di May Sinclair .

✒️Libri nei quali i sentimenti e le intenzioni all’apparenza più nobili producono un effetto inaspettato.

✒️Nei quali bontà e bene hanno dei contorni non proprio certi e definiti e sfociano nel danno.

💔Perché poi la domanda è: “quanto male può fare un amore esclusivo e totalizzante?”

E la complessità del sentimento è trattata in modo vivido e profondo in “Vita e morte di Harriet Frean” di May Sinclair (@caravaggio_editore Trad. @lectorsapiens ).

Per giunta da una prospettiva particolare.

A condizionare vita e scelte della protagonista, infatti, non è una appassionata love story, ma l’amore immenso tra Harriet e i suoi genitori.

L’affetto dei genitori per Harriet (che all’inizio della storia conosciamo bambina) è così sincero e luminoso e perfetto, che il pensiero di deluderli o renderli infelici è insopportabile per la ragazzina.

E così anno dopo anno, scelta dopo scelta, anche se la mamma e il papà non le impongono niente, Harriet si chiude in una gabbia di aspettative.

Ma non solo…

Idealizza i suoi genitori a tal punto che, nel tentativo di essere al pari della loro virtù e nobiltà, diventa egoista.

Segue ciecamente delle regole di condotta, nel tentativo di mostrarsi impeccabile e irreprensibile. Ma nel costruire questa immagine di sé, perde di vista le conseguenze del suo agire, e condanna al dolore tante persone intorno a lei.

Questo è l’aspetto che rende irresistibile e magnetico questo libro!

Il bene e l’amore, inseguiti e difesi con tenacia, diventano una trappola insidiosa e lo sviluppo e l’epilogo delle situazioni non è mai quello che vi aspettate.

Al lettore resta dunque il disagio di un’amara consapevolezza: la virtù a volte può trasformarsi in narcisismo; e l’errore, al contrario, può esprimere l’umanità di un individuo.

Insomma, un tesoro, questo libricino:
un’emozionante e profonda novella su autoinganno e autocensura, concentrata in poco più di 140 pagine.

Scritto da May Sinclair (1863-1946) che fu romanziera, poetessa, filosofa, saggista e suffragista britannica, e proposto da Caravaggio editore in una traduzione stupenda, e in una bellissima veste grafica!

Post by Sara P.

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