Oggi nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di “Vicolo Sant’Andrea 9” di Manuela Faccon edito da Feltrinelli.
E comincio a raccontarvi di questo romanzo in un modo un po’ diverso dal solito: con una citazione…
“Folle perché vuole amare, maniaca perché vuole essere libera, alienata perché non vuole un figlio, squilibrata perché rifiuta un uomo…Sono gli uomini che ci appiccicano addosso queste etichette, perché non accettano che pensiamo con la nostra testa.”
Ecco, queste parole introducono perfettamente uno degli elementi più interessanti di questo libro: il fatto che si tratti di una storia tutta al femminile;
e che scoprite pagine belle e intense, che raccontano la fragilità, la dignità e la lealtà di una giovane donna.
Ma procediamo con ordine…
Tutto ha inizio nel 1943. Teresa ha appena sedici anni ed è alla prese con i primi turbamenti amorosi. È innamorata di Gianni, il garzone del macellaio, e anche se sono tempi difficili, avvelenati dall’ombra della guerra, lei è una ragazza solare, piena di gioia di vivere.
Lavora per una famiglia di ebrei, i Levi, persone per bene e colte, e la padrona di casa tratta Teresa come se fosse figlia sua.
Ma il 9 Dicembre i soldati incaricati di arrestare e deportare gli ebrei del ghetto di Padova arrivano anche a casa Levi.
Un attimo prima di essere portata via dai soldati,la signora affida il suo ultimo nato -Amos- a Teresa, perché lo nasconda e lo metta in salvo.
E la giovane ci prova in ogni modo. Sembra riuscire nell’impresa, ma qualcuno la tradisce. Il bambino le viene sottratto e per punizione Teresa viene rinchiusa in un manicomio.
Nei quattro anni di prigionia non fa che pensare al piccolo Amos, e una volta libera, inizia una disperata ricerca.
Perché Teresa ha amato la generosa e affettuosa signora Levi come una madre, e le ha promesso che avrebbe salvato il suo bambino.
“Vicolo Sant’Andrea 9” è un libro che fa arrabbiare e commuovere, che in ogni pagina risulta magnetico e coinvolgente. Un romanzo che nella fragilità e semplicità della sua protagonista, riesce anche a mostrare tutta la forza che la lealtà e il senso di giustizia ci ispirano.
Essendo il libro ambientato fra gli anni ’40 e ’50 è chiaro che la guerra e la scia di violenze, arresti, deportazioni che porta con sé, siano una parte integrante del racconto.
C’è il regime, con i suoi più spregevoli rappresentanti, che perseguita i dissidenti, chiamandoli traditori, e che rastrella gli ebrei della città.
C’è, insomma, la grande Storia a fare da scenario e anche da motore generatore delle vicende personali di Teresa.
E sarebbe in un certo senso naturale che la sedicenne sia travolta dagli eventi.
E, invece, Teresa resiste. Soffre, perde la spensieratezza dell’età, è costretta a rinunciare all’ amore, ma è disposta a ogni sacrificio per ritrovare Amos.
E vi innamorerete di questa protagonista, appassionata di libri e lettura, che fa dei ricordi il bene più prezioso, che in modo istintivo è coraggiosa e leale.
Onesta, nonostante le ingiustizie subite.
E non ci sono solo le ferite inferte dai tempi difficili e pieni di odio, c’è la sua condizione di donna.
La rispettabilità che a tutte viene imposte e che consiste nel lasciarsi manipolare dagli uomini. Soprattutto quando si è povere e sole.
Ma c’è la solidarietà femminile, l’amicizia, l’amore in mille sfumature diverse, che permetto a questa ragazzina di crescere come una donna che non conosce odio e rancore.
Insomma Vicolo Sant’Andrea 9 è un libro bellissimo, con una sua lirica, intima e potente.
E l’autrice grazie a un intreccio ben costruito che alterna flashback e presente, regala al lettore delle pagine emozionanti e sincere.
Vi piacerà…
se siete pronti a rivivere luci e ombre di una storia dolorosa e recente;
se amate gli eroi silenziosi, quelli che onorano ad ogni costo le promesse fatte a se stessi e agli altri;
E se siete convinti che anche nei momenti più bui possano esistere creature meravigliose, all’apparenza delicate e insicure, ma capaci di portare un po’ di luce nell’oscurità.
Per me è un libro bellissimo e vi consiglio sicuramente di leggerlo.
Ringrazio la CE per la copia.
Post by Sara P.