L’OPERA : Via dalla pazza folla è un’opera di Thomas Hardy che fu pubblicata per la prima volta nel 1874 e fu poi rivista nelle due edizioni successive del 1895 e del 1901. In italiano fu stampato per la prima volta nel 1955. La storia , che è il primo grande romanzo compiuto dell’autore ha rappresentato un punto di passaggio significativo nel modo di scrivere e nelle atmosfere di Hardy. É una storia ancora libera da quei toni tragici che Hardy preferirà nelle sue opere successive come Tess of the D’Ubervilles e Jude the Obscure. Eppure nel racconto, che non è privo di accenti drammatici, i colpi di scena, i cambiamenti si susseguono guidando i personaggi verso vicende ed esperienze sempre più difficili. E così il caso, che nei romanzi di Hardy fa sempre da catalizzatore degli eventi, condurrà alcuni di loro verso un lieto fine altri verso la disfatta completa.
LA TRAMA IN BREVE: In questa opera come nelle sue successive Hardy dipinge un meraviglioso ritratto della protagonista femminile: una giovane donna piena di personalità.
Batsceba è intelligente e dinamica ed ha la fortuna di ereditare una grande tenuta con tanto di podere. Irrequieta e coraggiosa pensa di poter raggiungere una sua indipendenza grazie alla gestione efficiente della nuova proprietà; ma se nella gestione degli affari si mostra decisa, caparbia e lucida, nella vita sentimentale fa fatica a raggiungere il giusto equilibrio. Incantevole nell’aspetto ed affascinante nella sua determinazione, finisce con l’attirare le attenzioni di tre uomini e non sempre nel relazionarsi ai suoi pretendenti fa la scelta giusta.
Così contesa fra il suo fattore Oak, il ricco proprietario terriero suo vicino, Boldwood, ed un ambiguo soldato, Troy, si districherà non sempre abilmente in un complesso labirinto di sentimenti e sensazioni.
PERCHE’ LEGGERE IL LIBRO: 1. innanzi tutto perchè Hardy è Hardy. Intendo che certi autori sono grandi creatori di personaggi, così complessi così ricchi di emozioni e sentimenti che leggerli ti fa rivivere la storia ed allora il libro merita di essere letto.
2. Se il personaggio di Batsceba può a volte sembrare irritante nel voler fare sempre la sua scelta anche se sbagliata, è una donna caparbia e forte come poche nella letteratura dell’800.
3. È una storia d’amore in cui il sentimento profondo, la devozione cieca ed una dedizione totale, seppure incompresa, nei confronti dell’amata, riescono a salvare la situazione. Insomma l’amore vince su tutto, anche sui rovesci della sorte. Ma Hardy ha la capacità straordinaria di rendere tutto questo credibile e mai banale.
IL FILM: gli adattamenti televisivi o cinematografici del romanzo non sono tantissimi. Il primo film tratto dal romanzo è niente meno che una pellicola muta del 1915 girata da Laurence Trimble prima che il romanzo avesse la sua prima edizione in italiano. Il film più recente è del 2015 ed è stato girato dal regista danese Thomas Vinterberg. Nel cast il volto più noto è forse quello dell’ attore Matthias Schoenaerts, protagonista di un’altra pellicola letteraria, Suite francese. Il film è molto bello , di classe, direi , cioè non perde mai uno squisito senso dell’equilibrio che è difficile mantenere con Hardy: non enfatizza troppo certi aspetti , quelli tragici in particolare, eppure rende bene le atmosfere. Tuttavia, le sensazioni non sono quelle che si hanno leggendo il libro .
La storia rappresentata con garbo e raffinatezza manca un po’ di mistero più che di tragicità.
Ma è pure vero che tradurre in immagini i sentimenti che prendono forma o la forza interiore dei personaggi è difficilissimo se questi hanno le mille sfaccettature della narrazione di Hardy.