Oggi, nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di “Venezia e io” di Marilia Mazzeo edito da Helvetia Editrice, un libricino veramente delizioso pieno di bellezza e amore.
Amore per Venezia, per la scrittura, per le storie raccontate e da raccontare.
Il volume ha il formato di un taccuino da viaggio e il contenuto di un diario nel quale l’autrice racconta di sé stessa e del rapporto che ha con la città e di come Venezia sia stata il teatro dei momenti più importanti della sua vita.
Sono i racconti di questo genere quelli che permettono di maturare un legame bello e profondo con gli autori.
Perché gli scrittori condividono le loro esperienze e ci rendono partecipi della bellezza, delle contraddizioni e dei momenti difficili che vedono o che vivono.
In questo libro si sente forte il sentimento per una città che è tanto meravigliosa quanto fragile.
Che è una creatura che cresce, muta, cambia aspetto e abitudini come la protagonista che attraversa calli e quartieri.
Dai vecchi palazzi storici agli alberghi di lusso, dalle camere per studenti a piazze, calli e canali affollati… e l’acqua, alta e che spaventa, che ricorda quanto il tempo sia un bene prezioso da non sprecare.
Troverete tutto questo: fascino e decadenza, un’atmosfera unica e a volte un po’ di malinconia.
Insomma, sarete lì, grazie a una vera e propria guida letteraria.
E Marilia Mazzeo regala al lettore pagine dalla prosa raffinata, elegante e limpida, da un punto di vista stilistico; righe così dense di emozioni da farvi percepire il racconto come autentico e personale.
Ma procediamo con ordine…
L’autrice -voce narrante del libro- inizia questo piccolo diario nel 2019. Marilia è nata a Ravenna, ma si è trasferita a Venezia per studiare Architettura all’università. È “foresta” cioè straniera, in una città in cui il senso di appartenenza di chi resta è molto forte.
Ma la sua vita non potrebbe essere altrove, perché “A Venezia tutto si mescola, solitudine e ispirazione, dolore e lusso, esodo e invasione. […] E sono questi i contrasti che nutrono la mia voglia di scrivere.”
E così dopo due o tre anni di università Marilia inizia a scrivere racconti.
E la voglia di raccontare, le emozioni e gli scorci più suggestivi si mescolano in una narrazione affascinante.
Fra avventure, incontri e pagine scritte ai tavolini di un caffè, arriviamo al 2020, saltando fra il presente della vita quotidiana e il calore dei ricordi di trent’anni di vita nella città.
E non mi sono mai annoiata leggendo di Marilia e Venezia. Anzi, questo libricino mi è piaciuto veramente tanto.
Mi ha fatto compagnia in un modo speciale, come se si trattasse di confidenze, di una chiacchierata piacevole con un’amica, che ama i libri, il cinema, la scrittura e i mille volti della bellezza.
Quelli che si possono scoprire dietro ogni angolo a Venezia.
La città strappata all’acqua, che dona “montagne di stupenda bellezza modellata nei secoli in forma di campanili, portali, frontone, cupole, architetture che non hanno eguali nel mondo” , e che al tempo stesso è sospesa fra un’unicità capace di rapire e un destino incerto.
Perciò se cercate un bel viaggio nei libri, un appassionante itinerario del cuore, avete trovato il libro perfetto per voi.
Ringrazio la Ce per la copia.
Post by Sara P.