Underjungle di James Sturz

2 Ott 2024 | Narrativa

Oggi nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di Underjungle di James Sturz (trad. di Ilaria Oddenino) pubblicato da Atlantide edizione.

Quando si dice che ogni libro è un viaggio…

Così inizio a raccontarvi di questa intrigante lettura, perché  mi sembra la formula più calzante.

Il libro veramente molto bello e particolare, racconta di un incontro tanto singolare quanto inquietante: quello fra il corpo in decomposizione di un essere umano e una bizzarra forma di vita degli abissi.

Un incontro che presto si dimostra in grado di rompere vecchi equilibri, nonostante a entrare in contatto siano mondi all’apparenza incredibilmente lontani.

Come?

La creatura protagonista è intelligente e misteriosa e vive in fondo al mare.
Come lei, al limitare delle profondità più oscure, ci sono tante altre forme di vita.
Sono simili, ma riunite in sette tribù distinte.
Sono, in un certo senso, “cugini” riuniti in comunità dal temperamento molto diverso.
E per questo fra loro è guerra perenne.

Ma al sopraggiungere del cadavere dell’essere umano, la creatura protagonista – e voce narrante – della storia pensa che le cose possano cambiare.

Pensa per un attimo che quella misteriosa e improvvisa apparizione possa essere il punto di partenza per un nuovo inizio.

Ma si sbaglia, perché per le tribù la guerra è una parte della vita, e la prevaricazione sembra la ricetta migliore per sopravvivere a tremila metri di profondità.

Da queste premesse prende il via un racconto audace ed estremamente ricco.

Una storia bella come è bello esplorare…
Esplorare luoghi inaccessibili;
Esplorare sentimenti intensi e totalizzanti come l’amore e la perdita;
Esplorare il mistero e la sorpresa.

Perché per quanto un mondo sembri isolato dagli altri, c’è sempre un diverso che può raggiungerlo.
E ciò che è insolito e inaspettato spinge alla riflessione e a rompere gli schemi…

La prosa è densa e fitta, ma meravigliosa con una lirica tutta sua, originale e d’effetto.

Evocativa e capace di portare in scena i più intimi pensieri del protagonista sul vivere le profondità oceaniche.
Sentirete la sua nostalgia per ciò che è perduto, e la fatica necessaria a resistere alla corrente.

Le riflessioni del protagonista si alternano a momenti in cui la quotidianità nelle acque oceaniche si mostra in tutta la sua ferocia; e agli interrogativi buffi -ma non banali- sul funzionamento e la vita passata di quel corpo umano sprofondato, ormai esanime, negli abissi.

Ogni pagina è dunque un tuffo a tremila metri di profondità.
Immagini vivide delle creature che popolano l’oceano appaiono reali in ogni pagina.
Dipinte con quel tocco di ironia che rende ogni quadro irresistibile.
E pur imparando molto, avrete l’impressione di immergervi in un mondo fantastico. Unico.

Perché in questi abissi in cui solo una luce fredda e debole dovrebbe filtrare, l’autore riesce a rendere tutto luminoso facendo brillare il cuore immenso del suo protagonista.

A me è piaciuto tantissimo e vi consiglio proprio di leggerlo!

Ringrazio la CE per la copia.

Post by Sara P

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