Quando parliamo di “Gialli e mystery”, parliamo in verità di uno splendido contenitore. Perché il mistero o il crimine da indagare possono essere di diversa natura, e le cause del misfatto possono risalire a un tempo passato.
Possono avere origine dal vissuto dei personaggi.
Possono maturare da un contesto specifico -che sia storico o familiare- come reazione.
Possono nascere dal caso.
Se il ventaglio di possibilità è così vasto, voi capite bene, che è assai probabile che nascano sottotrame che si intrecciano, ingarbugliando la storia e stuzzicando la curiosità del lettore.
Queste mi sembrano le premesse necessarie per poter introdurre nel modo migliore questo splendido romanzo:
“Un semplice caso di infedeltà. Le inchieste di Maisie Dobbs” di Jaqueline Winspear edito da Neri Pozza.
Il libro è un giallo che definirei avvincente, ambientato nel 1929 in Inghilterra.
Maisie é una giovane investigatrice privata che rileva l’attività del suo “insegnante” e mentore, Maurice Blanche.
Il primo cliente che le affida un incarico è un uomo facoltoso, un commerciante di nome Christopher Davenham.
Ma il caso, purtroppo sembra di poca rilevanza. Davenham chiede a Maisie di indagare su sua moglie Celia, perché teme che la donna gli sia infedele.
Maisie inizia a investigare, e un pedinamento la conduce sino al cimitero di Nether Green.
A Nether Green alcune lapidi hanno inciso solo un nome e niente più. Nulla che permetta di ricostruire la storia e l’identità dei defunti.
Maisie però sa che dietro a un’apparenza semplice, spesso si nascondono i misteri più complicati e inizia a indagare…
Questo romanzo mi è piaciuto moltissimo, perché parte da una trama lineare, ma poi diventa molto di più di un semplice mystery.
L’intreccio propriamente giallo è arricchito dal racconto di una storia d’amore emozionante e commovente.
Maisie e il suo Simon sono protagonisti di una serie di flashback che riportano indietro il lettore ai tempi della guerra.
Il personaggio di Maisie è costruito in modo solido e affascinante attraverso una storia di crescita che parte da Belgravia nel 1910, passa per il Girton College di Cambridge e gli ospedali militari della prima guerra mondiale, arriva al 1929.
L’ambientazione storica è ricca di particolari. E non solo da un punto di vista “fisico” – con descrizioni di luoghi e cose- ma anche da un punto di vista psicologico – l’autrice racconta il clima di incertezza e paura degli anni della guerra, e la disperazione e il disagio dei giovani reduci-.
La prosa è semplicemente ammaliante. Piena di carattere, evocativa, e perfetta nel tradurre le emozioni dei personaggi. Insomma non da “semplice” giallo.
E poi quando trovate un libro che vi
- incuriosisce con il mistero,
- intenerisce con un racconto d’amore,
- arricchisce con una ricostruzione storica,
cosa vi resta da fare?
Leggerlo!
E pure tutto d’un fiato.
Post by Sara P.