Thomas Hardy
Biografia
Thomas Hardy nacque nel 1840 a Higher Bochampton, un piccolo villaggio nel Dorsetshire, in una famiglia di umili origini.
Suo padre era esperto nel costruire e lavorare la pietra, possedeva dei cottage, ma gli Hardy potevano essere considerati poco più che poveri.
Dal padre Thomas ereditò tuttavia una grande ricchezza: l’amore e la pratica della musica. In un’età in cui i ragazzi avevano competenze ben diverse, Thomas già suonava il violino con grande abilità, e si esibiva nelle chiese e nelle feste racimolando piccole somme.
Contemporaneamente studiava a scuola il francese, il latino, il greco ponendo le basi per una formazione si allargò allo studio dell’architettura.
Nel 1862 abbandonò il Dorset per trasferirsi a Londra e lavorare come architetto nel restauro di vecchie chiese gotiche, alternando questa sua occupazione alla stesura di componimenti poetici.
A Londra rimase per cinque anni, un periodo relativamente breve, che però lo segnò profondamente: in quegli anni le sue poesie vennero sistematicamente rifiutate dalle riviste londinesi e non vennero pubblicate.
Così Hardy cercò rifugio nel suo Dorset, che parve restituire vigore a lui e alla sua arte.
Nei venticinque anni che vanno dal 1871 al 1896, Hardy espresse, infatti, al meglio il suo grande talento di narratore.
Iniziarono e chiusero questa sua produzione narrativa rispettivamente i romanzi “Sotto l’albero del verde bosco” e Jude l’oscuro” (che scandalizzò il pubblico vittoriano per la sua immoralità).
Prima e dopo questo periodo Hardy si dedicò con straordinaria continuità di ispirazione alla poesia.
Thomas Hardy morì nel 1928.
Tre curiosità su Thomas Hardy…
Nonostante gli studi e l’amore per la letteratura e la poesia, Hardy non perse mai il contatto con la vita rurale e la sua gente. Conobbe un patrimonio di leggende, tradizioni appartenenti al folklore che contribuirono ad alimentare la vena “sensazionale” e le atmosfere tipiche di alcuni suoi romanzi.
Il folklore della sua terra era così vivo in lui, che Hardy, nei suoi romanzi e componimenti poetici, chiamava il Dorset con l’antico nome di Wessex.
Di ritorno da Londra, nel Dorset, Hardy ebbe una brevissima e intensa storia d’amore con la cugina Triphena Sparks, dalla quale ebbe il suo unico figlio.
Nessun accenno di tutto ciò appare nelle biografie “ufficiali” dell’autore, ma il ricordo ossessivo di Triphena ritorna frequente in alcuni suoi romanzi , soprattutto in “Jude the Obscure”.
Negli anni in cui alterna lavoro e produzione poetica Hardy legge l’”Origine della specie della specie” di Darwin, lettura che darà un duro colpo al suo senso di fede. Il distacco di Hardy dalla fede sarà una delle ragioni della crisi matrimoniale fra lui e la sua seconda moglie Emma Gifford.
La lettura…
Di questo eccezionale autore ho già letto diversi romanzi (Tess dei d’Urberville, Via dalla Pazza Folla, Estremi rimedi, Due sulla Torre)
Nei suoi libri emerge un profondo pessimismo, la critica alle convenzioni dell’ epoca vittoriana, e si percepisce chiara l’eco di una profonda crisi spirituale.
Ma al di là di questi elementi ricorrenti, ogni romanzo è un mondo a sé, che si tinge di sfumature sue proprie.
L’ultimo libro di Hardy che ho letto è “Due sulla torre” , un romanzo in cui si parla di amore, sentimenti opportuni o sconvenienti, relazioni vissute in una piccola comunità rurale.
La vita di campagna è un intreccio di gerarchie sociali da rispettare, fatica, passioni, perdite e nuove unioni, cuori spezzati e felicità da tenere segrete.
Ciò che distingue questo romanzo da altri lavori dell’autore è il richiamo costante all’astronomia.
Hardy sa raccontare in modo pieno e compiuto il fascino di ciò che è sconfinato, immenso, inafferrabile.
Chiude il cosmo nelle sue pagine e lo trasforma in una “prospettiva”, utile a creare un forte contrasto.
I suoi personaggi vivono con trepidazione, intensità, affanni le loro vicissitudini.
Ma ogni volta che guardano il cielo, è chiaro, tanto a loro quanto al lettore, quanto siano piccoli e insignificanti rispetto all’affascinante mistero del cosmo.
Da un lato ci sono le vicende sentimentali di Lady Constantine – una donna abbandonata dal marito – e di un bellissimo astronomo di nove anni più giovane-;
dall’altro il cielo punteggiato di corpi celesti freddi e lontani.
Da un lato le forti passioni del genere “sensazionale”,
dall’altro il racconto di una bellezza sublime.
Un libro molto bello che vi consiglio di leggere.