“Siamo come le farfalle” di Lisa Beneventi

11 Set 2022 | Romanzo storico

Oggi il post dedicato a Recensioni libri e consigli di lettura è tutto per “Siamo come le farfalle” di Lisa Beneventi edito da Nua Edizioni

La trama

Il libro, un romanzo di circa 500 pagine, racconta la storia delle famiglia dell’autrice, prendendo le mosse dalle avventure (e disavventure) vissute dai Burani e dai Beneventi.

La narrazione ha inizio nel 1724 a Rivalta, con le storie legate alla costruzione della reggia, e si conclude nel secondo dopoguerra.

Le generazioni degli antenati dell’autrice si susseguono, mentre le loro esperienze si fondono a quelle delle loro terre, e le loro vicende diventano esemplari della situazione storica dell’Italia del tempo.

L’opera dunque ricostruisce in un certo senso l’albero genealogico dell’autrice, ma lo fa inserendo nomi e informazioni in un quadro storico affascinante, e trasformando il racconto di una famiglia che continua nel tempo in un romanzo dai toni accattivanti. 

La mia opinione 

“Siamo come le farfalle” mi è piaciuto veramente molto. È un libro che celebra il fascino della storia dandole quel tocco personale che rende la narrazione “familiare”. Non solo perché ripercorrerete a ritroso la vita di un gruppo specifico di persone,  ma perché questi personaggi vi apriranno le porte delle loro case. Vi mostreranno l’eco profonda che i grandi cambiamenti storici hanno prodotto nella vita delle persone comuni.

Sarete partecipi delle gioie e dei dolori,  delle speranze e delle disillusioni vissute dai Burani e dai Beneventi durante il passare degli anni, dei secoli…

I personaggi. All’inizio della narrazione i Beneventi appaiono come una famiglia di bravi muratori e imbianchini che vivono a San Bartolomeo, a pochi chilometri di distanza da Rivalta 

I Burani sono invece a servizio dei signori e delle famiglie nobili che vivono a Rivalta.

Entrambe le famiglie affrontano, seppure in modo diverso, le difficoltà di un periodo che offre pochissime opportunità a chi non è nato ricco.

“Nelle città sporche, fangose, prive di marciapiedi, una folla di mendicanti affamati si accalcava intorno ai palazzi nobiliari.  Una realtà drammatica ben lontana da quella dei patrizi che, chiusi nel loro spazio inviolabile e privilegiato, credevano di essere l’unica realtà esistente”

Ovviamente con il passare del tempo la condizione e Burani e Beneventi muterà spesso. E loro non rimarranno fermi nello stesso posto: inseguiranno invece la fortuna abitando luoghi diversi, nei paesi limitrofi.

Ogni personaggio viene descritto con la massima attenzione possibile ricostruendone l’esistenza dalla vita alla morte, gli affetti, la casa, il lavoro, gli amori.  

Ma è nella seconda parte del libro, quando il passato è più vicino e i ricordi si fanno più vivi, che il racconto diventa più personale.

Tuttavia, sempre e in ogni pagina è stato bellissimo scoprire questa galleria di ritratti, emozionanti come foto d’epoca.

L’ambientazione. Dalla Reggia di Rivalta a Parigi, per l’epilogo della storia.  I fatti narrati nel romanzo hanno come scenario principale la bellissima campagna fra Rivalta, San Bartolomeo, Montecavolo, Quattro Castella e San Paolo. Colline, profumi, regge e casupole.  Luoghi che hanno visto succedersi duchi e governatori, che hanno sperato in Napoleone e la repubblica, e che negli anni del secondo guerra sono stati parte del triangolo rosso dell’Emilia. Scenario di fatti sanguinosi, prove di coraggio ed eroismo.

Lo stile. Capita spesso che le pagine più lontane della storia vengano percepite come un racconto epico ma distante, quasi frutto del mito anziché dell’esperienza vissuta. L’autrice, narrando le vicende della sua famiglia, riporta i grandi eventi del passato in una dimensione accessibile. In essa il lettore non ha alcuna difficoltà a condividere con i personaggi sofferenze e conquiste. 

In questa narrazione l’autrice fa delle piccole incursioni, annotando i suoi ricordi. Quelli legati ai luoghi che ha conosciuto o ai racconti dei suoi cari. Un libro emozionante che ricostruisce con passione le origini e le radici che creano la nostra identità.

Perché leggere questo libro. 

Il romanzo di Lisa Beneventi è un’opera veramente notevole. 

Da un lato è chiaro come alla base della redazione di questa opera ci sia un lungo lavoro di documentazione; dall’altro è ammirevole come questa “raccolta di dati” sia stata elaborata in modo personale, intimo e coinvolgente.  Insomma, una storia ricca di notazioni preziose, ma allo stesso tempo carica di emozioni. Un albero genealogico che diventa una saga familiare a tutti gli effetti. 

Ringrazio la CE per la copia

Post by Sara P.

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