Saghe familiari da non perdere

2 Ott 2022 | Consigli di lettura

Classici e Nuove Uscite

Il bello delle saghe familiari…

Tutto è iniziato per me con “I Leoni di Sicilia”.
Il romanzo di Stefania Auci ha riportato alla mia attenzione un tipo di storia che avevo già scoperto e amato nei grandi classici: la saga familiare.

E ora con tanta curiosità ed entusiasmo mi lancio in una nuova avventura grazie alle più recenti uscite.

Ma perché le saghe familiari ci piacciono tanto?

A questa domanda ognuno di noi può dare la sua personale risposta, ma per ciò che riguarda me, vi posso rispondere che le adoro perché…

Raccontano i legami profondi e complicati che costituiscono l’essenza di una famiglia. Commuovono quando questi legami sono l’àncora di salvezza, o la fonte di ispirazione dei protagonisti.
Destabilizzano e scatenano forti reazioni quando tra le mura domestiche si nascondono egoismi, gelosie, invidie, rivalità e tradimenti.

Sono viaggi indietro nel tempo alla scoperta delle radici, quando la narrazione segue i binari delle affascinanti vicende di intere generazioni. E questo porta con sé il ricordo di una serie di tradizioni e situazioni dimenticate. Sono una finestra aperta sul “come eravamo“, soprattutto se parliamo di saghe familiari ambientate in Italia.
L’eco della grande Storia nella vita delle persone comuni.

Fanno rivivere il brivido della grande avventura, quando si tingono di un tono epico-biografico. Alcune di queste saghe raccontano le imprese di uomini e donne realmente esistiti e che sono stati a loro modo pionieri. Figure che hanno fondato il loro impero e il loro benessere sull’innovazione. Azzardando, rischiando, hanno tentato con coraggio di creare cose nuove, che il loro tempo o i loro luoghi ancora non conoscevano.

Ma veniamo a qualche suggerimento di lettura.

Spunto per questo post è la recente uscita (a Settembre 2022) del secondo volume della saga dei Fiorenza e dei Gentile , “La stagione del tuono” di Bianca Rita Cataldi, edito da Harper Collins.

Il libro, dopo il precedente “Acqua di sole”, racconta il seguito della storia delle due famiglie, una di profumieri e una di coltivatori di fiori.

Tutto ha inizio nella Puglia degli anni Cinquanta. È la bella campagna intorno a Bari che fa da scenario a un incontro che cambierà il futuro dei Fiorenza e dei Gentile.
Fra un bambino e una bambina , Michele e Teresa, nasce una profonda amicizia, preludio di una storia emozionante, di un amore travolgente.

Il libro promette dunque di essere una saga storica dal ritmo intenso, con due protagonisti indimenticabili, ambientata in una terra magica e incantevole, ricca di profumi e colori.

Uscite sempre recenti, ma ormai di qualche mese fa, che vi consiglio sono:
“Siamo come le farfalle” di Lisa Beneventi edito da Nua Edizioni
Il libro racconta la storia della famiglia dell’autrice, prendendo le mosse dalle avventure (e disavventure) vissute dai Burani e dai Beneventi.

La narrazione ha inizio nel 1724 a Rivalta, e si conclude nel secondo dopoguerra. Lo scenario è il triangolo rosso dell’Emilia, con la sua splendida campagna e le sue belle colline.Il racconto è ricco di notazioni storiche preziose, ma allo stesso tempo carico di emozioni. Un albero genealogico che diventa una saga familiare a tutti gli effetti.

“La Salita dei Giganti. La saga dei Menabrea ” di Francesco Casolo edito da Feltrinelli. II libro, un romanzo molto bello, racconta la storia della famiglia Menabrea vista attraverso gli occhi di Genia, una delle figlie di Carlo Menabrea.
I Menabrea, in origine commercianti di lana e tessuti, in una mossa azzardata e ambiziosa, decidono di cambiare attività e puntare tutto sulla birra. Vogliono portare la bevanda in Italia. Sembrano dei sognatori che inseguono un miraggio, ma Carlo e suo padre Giuseppe hanno la determinazione dei pionieri, la passione dei visionari .
E soprattutto hanno le donne Menabrea. Sì perché dopo la morte di Giuseppe, suo figlio Carlo cerca di avvicinare la sua secondogenita, Genia, all’attività di famiglia. Se cercate personaggi carismatici, se siete appassionati di montagna (e di birra) , questo è il libro per voi.

Se invece volete tornare ai classici, intramontabili e sempre appassionanti, vi cito i miei preferiti, magari troverete qualche ulteriore spunto di lettura.

“Casa Howard” di E. M. Forster
Il romanzo racconta la storia di tre famiglie dell’Inghilterra dei primi del Novecento: i ricchissimi Wilcox, che fondano il loro benessere su investimenti nelle Colonie; gli Schlegel, intellettuali della borghesia londinese di origine tedesca; i Bast, una coppia della lower class inglese. Tre famiglie che hanno un passato molto diverso, ma che condivideranno un presente di unioni e conflitti.

“I Fratelli Karamazov” di F. Dostoevskij.
Il romanzo, ambientato nella Russia del XIX secolo, racconta del conflitto generazionale e della disgregazione della società patriarcale, attraverso le vicende di un padre superficiale ed egoista e dei suoi tre figli, tre fratelli molto diversi fra loro. Un rapporto così difficile che sfocerà nel parricidio del capofamiglia Fëdor.

“Il Giardino dei Finzi Contini” di G. Bassani
Un capolavoro del Novecento italiano, che racconta, attraverso i ricordi di un narratore senza nome la storia di Alberto e Micòl e della loro famiglia. Scenario delle vicende dei giovani è l’Italia che sta precipitando verso il baratro delle leggi razziali e della persecuzione antisemita. Scrigno dei sogni, delle speranze e della disillusione dei protagonisti è il magnifico e meraviglioso giardino della villa dei Finzi-Contini. Il racconto di un sentimento profondo , una tenera amicizia che matura in un amore contrastato.

“I Buddenbrook” di Thomas Mann
Ascesa e declino di una famiglia della borghesia mercantile di Lubecca del XIX sec., raccontati attraverso le vicende di quattro generazioni. Dalla fortuna economica e il prestigio sociale al disfacimento di ogni ricchezza. Quando la rettitudine e l’etica del lavoro più severa soffocano il naturale istinto alla vita e alla libera espressione…

Non vi resta che fare la vostra scelta. Io intanto vi auguro Buona Lettura!

Post by Sara P.

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