Oggi parliamo di “Sabriel” un romanzo Fantasy molto bello e particolare pubblicato da @fazieditore che ringrazio infinitamente per la copia.
La trama
Sabriel è la figlia di Abhorsen un potente negromante. Vive in un prestigioso collegio ad Ancelstierre, dove studia e conduce una vita apparentemente normale. Lontana dalla casa del padre, e dal Vecchio Regno, è cresciuta come una ragazza qualsiasi, che conosce il potenziale della magia della Briglia, ma non sa padroneggiarla completamente.
Un giorno però uno spirito le fa visita, annunciandole che suo padre è rimasto prigioniero nel mondo della Morte.
Sabriel decide di tentare di salvarlo, ma non conosce ancora la magia come dovrebbe, e l’impresa si preannuncia piuttosto difficile. Nonostante ciò Sabriel abbandona Ancelstierre e inizia un viaggio lungo e pericoloso in cerca degli indizi necessari a trovare e liberare suo padre.
Un viaggio che la condurrà allo scontro decisivo con un’entità malvagia che non solo ha un conto aperto con gli Abhorsen, ma ha mire decisamente più grandi: impadronirsi del mondo dei vivi.
La mia opinione
Comincio col dire che questo libro mi è piaciuto molto. Da qualsiasi punto di vista io lo consideri, credo proprio che funzioni perfettamente.
La protagonista è carismatica quel tanto che serve per dare vivacità alla storia.
Il mondo fantasy che fa da cornice all’avventura è molto particolare: sospeso fra realtà e costruzione fantastica, fra mondo dei morti e dei vivi.
E c’è la giusta dose di azione e colpi di scena.
Ma vediamo il libro più nel dettaglio
I personaggi. Sabriel è la figlia del negromante Abhorsen. Suo padre ha il compito importantissimo di impedire ai morti che vogliono riemergere nel mondo dei vivi di valicare il confine tra la Vita e la Morte. Ma Abhorsen scompare misteriosamente e il destino di molti sembra in pericolo. Per salvare lui e il mondo dei vivi, la ragazza inizia un viaggio pericoloso. La sua avventura diventa allora l’occasione per scoprire il passato di suo padre e della sua famiglia; per conoscere i suoi poteri e la Magia della Briglia.
E ciò che Sabriel scopre la rende sempre più consapevole. Così la giovane protagonista supera la paura e il disorientamento iniziali e trova il coraggio e la consapevolezza necessari a ricoprire il ruolo cui è destinata. Diventa una negromante pronta allo scontro decisivo con la malvagia magia primigenia. Un’eroina caparbia, con una grande forza di volontà.
Anche i personaggi secondari sono molto ben costruiti. Ad accompagnare Sabriel nella sua impresa ci sono Mogget e Touchstone. Mogget è il servitore degli Abhorsen. Una creatura antica e potente, che gli Abhorsen hanno imprigionato nel corpo di un gatto, con un incantesimo vincolante. E poi c’è il misterioso e affascinante Touchstone, imprigionato nella polena di una nave per anni e liberato da Sabriel. Un giovane guerriero che nasconde dei segreti pericolosi che potrebbero cambiare la storia del Vecchio Regno.
Ad ostacolare i piani di Sabriel invece intervengono i mostri terribili che popolano il Vecchio Regno. Creature animate, sembianti, cadaveri che non vogliono saperne di restare sotto terra. Morti che tornano nel mondo dei vivi, e devono nutrirsi per alimentare il loro spirito ed evitare di sprofondare di nuovo nella morte. Alcuni sono orripilanti, con le loro bocche decomposte; altri sanno mutare forma. Ma Sabriel ne sa percepire la presenza, l’odore della morte.
Terrificante è il mordicant, un essere capace di muoversi fra La vita e la morte, “il cui corpo era un amalgama di argilla di palude e sangue umano, plasmato e infusa di magia primigenia”
L’ambientazione. Si parte dall’apparente normalità del collegio di Sabriel, con una tranquilla routine, e progressivamente ci si immerge sempre più in una dimensione magica e misteriosa. Questa ha la solidità del mondo reale; è cioè una realtà tangibile, strutturata in modo impeccabile dall’autore.
La storia ha inizio a Ancelstierre, la città difesa dal mondo dei morti attraverso il Muro e il Perimetro.
Il Muro è una struttura “simile a tanti altri resti medievali” merlato, alto 12 metri. Ma i segni della magia della Briglia brulicano sulla sua superficie, e le sue pietre dividono il mondo e il cielo in due. Ad Ancelstierre il cielo è blu, dall’altro lato del muro c’è la neve ed è inverno.
E poi c’è il Perimetro, “Prima barriera difensiva di tutta una rete di trincee e casematte di cemento interconnesse fra loro”, sorvegliato dalle truppe di perlustratori, mortali che da soli poco possono fare per respingere gli assalti delle creature magiche.
Altrettanto straordinarie e magiche sono le tappe del viaggio di Sabriel nel Vecchio Regno: il palazzo di Abhorsen, i villaggi e le città, in cui l’ombra della Morte si aggira spaventosa, i passaggi segreti protetti dai sembianti attraverso i quali Sabriel scampa agli attacchi dei suoi nemici.
Lo stile. Il racconto scorre rapido e piacevole alternando con grande equilibrio le parti descrittive (che in un fantasy sono assolutamente necessarie a creare il mondo dei personaggi) a dialoghi e scene d’azione. L’autore riesce a costruire un libro che ha in sé gli elementi tipici del genere, ma che unisce a questi un mondo e un tempo immaginari intriganti e suggestivi.
Insomma troverete il tema del “viaggio intrapreso dall’eroe” per salvare il personaggio, da cui dipende il destino dell’intera collettività. Ma tutto ciò che è costruito intorno a questo motivo principale è semplicemente meraviglioso, chiaro, originale, evocativo.
Perché leggere questo libro…
Se vi piace il genere fantasy, “Sabriel” vi darà grandi soddisfazioni.
È un fantasy molto bello e particolare, in cui non troverete elfi, troll e simili, ma vi avventurerete in un mondo sospeso tra la Vita e la Morte.
Una realtà complessa e pericolosa, nella quale il Male ha l’olezzo dei corpi marcescenti e putrescenti.
Consigliatissimo!
Post by Sara P.