La serie
Il romanzo “Una mutevole verità” è il primo capitolo della trilogia di Gianrico Carofiglio dedicata al maresciallo Fenoglio. Io l’ho letto nell’edizione Einaudi Super ET.
La trama
Il Maresciallo dei carabinieri Fenoglio, reduce dall’arresto di un noto rapinatore specializzato in banche ed uffici postali, riceve dalla sala operativa la segnalazione di una morte violenta con sospetto di omicidio, e come maresciallo anziano si reca sul posto. La donna delle pulizie della vittima è il primo contatto del maresciallo, colei che ha trovato il cadavere con la gola tagliata ed ha allertato le autorità.
La scena che Fenoglio si trova davanti al suo ingresso nell’appartamento è tremenda:
“Entrando nell’appartamento, Fenoglio percepì come una traccia nell’aria. Fu un attimo, un’impressione, quasi una cosa immaginata, un ricordo che non riuscì a ricordare, un pensiero fastidioso e inafferrabile. In cucina le sensazioni olfattive si fecero più nitide e spiacevoli: l’odore ferroso del sangue, quello disgustoso della morte violenta. […] Una mano era vicina alla gola, coperta di sangue, come il pavimento e gli abiti”
E Fenoglio si trova così ad indagare sull’assassinio di un uomo dal trascorso poco chiaro. Sulle prime quella di Fenoglio, sembra l’indagine ideale, quella a cui ogni investigatore si augura spesso di poter lavorare.
Grazie infatti al contributo di un testimone fornito di uno inaspettato e spiccato spirito di osservazione, in breve tempo vengono raccolti tutti gli elementi necessari al fermo del presunto assassino ed il caso sembra chiuso.
Ma uno sbirro navigato, come suole chiamarlo sua moglie, e come Fenoglio certamente è non è portato a credere nei colpi di fortuna. Il suo sesto senso infatti risveglia in lui una strana sensazione provata: sembra tutto troppo scontato ed al tempo stesso manca un vero movente, uno in grado di convincere il maresciallo.
Allora Fenoglio continua nella sua ricerca della verità.
Recensione “una mutevole verità” di Gianrico Carofiglio
Il romanzo non arriva a 120 pagine, ma se dovessi cercare qualcosa che manca a questo romanzo breve, non troverei una sola cosa. La trama è lineare e non troppo impegnativa ma comunque avvincente. Non è uno di quei libri in cui ci sono infinite trame cucite in quella principale, ma il romanzo funziona bene proprio per questo. Le location sono descritte con pochi tratti essenziali, che sono però sufficienti a creare nella mente del lettore un’immagine ben definita, nell’evocare perfino un odore:
“L’appartamento era piuttosto spoglio: pochi mobili, pochi oggetti, niente quadri alle pareti, niente libri. […] nella camera da letto si avvertiva un lieve odore di stantio.”
Semplice, essenziale, efficace.
Lo stile è perfettamente in linea con la trama, essenziale anch’esso, non troppo ricercato, ma che rende il libro piacevole e la lettura molto scorrevole. Il tutto è farcito da una dose perfetta di ironia che spesso fa sorridere.
Quanto ai personaggi, la descrizione di un’espressione di un gesto, a volte una battuta, sono sufficienti a dare loro una forma ed un’identità ben definita. Per non parlare di Fenoglio, risoluto, malinconico, ma allo stesso tempo umano, leggero. Non il solito poliziotto maledetto e tormentato:
“Fenoglio la odiava, la violenza. Ne aveva vista tanta, l’aveva anche usata qualche volta, quando era inevitabile, ma la trovava ripugnante. Divideva i colleghi in due categorie: quelli che si servivano della violenza solo se era necessario e quelli – li detestava- che picchiavano per il gusto di farlo”
Non c’è bisogno di essere amanti dei gialli per apprezzare il libro di Carofiglio.
Consigliatissimo !!!!
Se il nostro racconto su “Una mutevole verità” vi è piaciuto, consultate le nostre recensioni libri.
Autore: Gianrico Carofiglio
Genere: Giallo
Copertina: flessibile, 118 pagine
Editore: Einaudi Super ET
Lettore: Amanti dei gialli (ma non solo) senza dettagli pulp, ma dalla trama avvincente.