Oggi dedichiamo un post a “Niente Caffè per Spinoza” di Alice Cappagli, edito da Einaudi
La trama
Il libro racconta la storia di Maria Vittoria una giovane donna che tenta di far ordine nella sua vita. Dopo aver perso il lavoro in uno studio medico, si ritrova all’ufficio di collocamento, in cerca di una nuova occupazione. Il suo matrimonio sta naufragando, e così, spinta dal desiderio di avere una sua indipendenza, qualche soldo in più e un’occasione per evadere, accetta di fare da governante e lettrice ad un anziano e malato Professore, che non vede bene e ha bisogno di assistenza.
La situazione che Maria Vittoria trova nella casa del Professore è molto particolare. La figlia e le nipoti dell’uomo vanno e vengono, il caos è ovunque, e il vento, che soffia forte in ogni stanza, fa sbattere porte e finestre sempre aperte, mette in disordine carte, libri e giornali. Tuttavia, Maria Vittoria, pur destreggiandosi fra faccende, spesa, e verdure insipide da camuffare, si trova con piacere a condividere con questo uomo, gentile e onesto, la lettura dei grandi pensatori. E grazie a Pascal, Epitteto, Spinoza ed Epicuro, finalmente nella vita di Maria Vittoria si accende una luce nuova, di consapevolezza…
“ -Ma io la annoio con questi discorsi?
-No, Professore, mi sembra che lei mi accenda come una lampadina”
“Niente Caffè per Spinoza”, Alice Cappagli, Einaudi Editore, pag. 52
La mia opinione…
Comincio col dire che ho trovato questo libro stupendo. È una lettura coinvolgente, intensa ed emozionante. Mi ha affascinato la semplicità con cui l’autrice ha narrato la storia di Maria Vittoria e del Professore, rendendo dolce, fresco e leggero il racconto di due vite piene di difficoltà e dolori. Il libro è commovente, ma ben lontano dai toni del dramma, perché ogni cosa, anche la sofferenza, è narrata con una delicatezza estrema.
I personaggi…Maria Vittoria è una giovane donna che ha un po’ smarrito la strada. È impantanata in un matrimonio che non le dà gioie o sicurezze. Lei e il marito non si parlano più. All’inizio della storia subisce le cose. È una di quelle persone che si “buttano” in certe situazioni, perché pensano che siano le uniche possibili. Perché non hanno conosciuto altro.
“Ho abitato per tanti anni tollerata come una pattumiera in camera, e manco me ne accorgevo. Ci si sente più soli quando si costruisce una vita apposta per non esserlo”
“Niente Caffè per Spinoza”, Alice Cappagli, Einaudi Editore, pag. 160
Lei ha sempre avuto paura di occuparsi degli altri, ma trova una forza incredibile nell’assistere il Professore, perché lui, in qualche modo, le ispira un nuovo coraggio.
Il Professore è un uomo anziano, che ha poco tempo ancora da vivere. Lui ha vissuto un’esistenza ricca di prospettive diverse, regalate dal tanto amato studio della filosofia. E ora che è malato, i suoi libri sono per lui l’unico mondo possibile. Però, per quanto le pagine scritte sembrino il solo rifugio possibile, non gli bastano e l’uomo è ancora in cerca di qualcosa.
Ed è allora, che i due, riscoprendo i grandi pensatori insieme, si aiutano reciprocamente a fare chiarezza, a rivedere la loro vita di tutti i giorni sotto una luce diversa .
E non ci vuole molto perché le loro esistenze, ciascuna giunta ad una svolta decisiva, trovino un nuovo equilibrio grazie al rapporto di complicità e affetto profondi.
Lo stile…Quello di Maria Vittoria è un linguaggio semplice e spigliato, che traduce meravigliosamente la personalità della protagonista, a volte burbera e scontrosa, a volte gioiosa, schietta, e divertente. Il Professore è un uomo estremamente colto, che parla e vive di filosofia. Così le citazioni che riscopre con Maria Vittoria si alternano alle sue spiegazioni, raffinate nel linguaggio, e sempre solenni.
E la penna dell’autrice è straordinaria nel comporre il loro linguaggio così diverso in un’armonia dolce; nel far nascere gli eventi e succedersi i dialoghi in modo naturale e spontaneo.
L’ambientazione. La storia si svolge a Livorno. Il mare, gli odori del mercato, le voci della gente, creano un’atmosfera meravigliosa, e la città viene raccontata con dolcezza e amore dall’autrice. I luoghi prendono vita grazie alle battute dei passanti, e la gente dà carattere alle cose.
“A Livorno, si usa dire «bella» a chiunque abbia meno di sessant’anni, una forma di ottimismo causata dall’abbondanza di Iodio”
“Niente Caffè per Spinoza”, Alice Cappagli, Einaudi Editore, pag. 4
E poi c’è la casa del Professore. Ad ogni ingresso di Maria Vittoria nell’appartamento, sembra di essere immersi in un vortice di luce piena e vento fresco.
Perché leggere questo libro…
Se amate i racconti delicati e toccanti questo è il libro per voi…
Se credete che i libri possano portare la luce nella penombra e far germogliare le speranze, questo è il romanzo che dovete assolutamente leggere.
Io ho trovato questo libro straordinario e diventerà uno dei miei “classici” da rileggere ogni tanto e ricordare sempre con tanto affetto.
Consigliatissimo.
Post by Sara P.