“Ma in fondo, anche se ci si disperde, cosa importa? Umanamente, è meglio viaggiare che restare a casa. Prima vivere, poi filosofare e scrivere”
Inizio con una citazione questo post dedicato a “Nella città invisibile. Viaggio immaginario nei luoghi calviniani.”
Come tanti altri appassionati lettori, quest’anno, in occasione del centenario della nascita di #italocalvino ho deciso di leggere qualcosa che parlasse di lui.
E devo dire che non potevo scegliere meglio!
Questo libricino scritto da Gianmarco Parodi e pubblicato da Piemme è un vero tesoro, un gioiellino brillante e luminoso pieno di cose belle.
Partiamo dalla considerazione che se amate un autore (o per altre ragioni sentite l’esigenza di approfondire la conoscenza che di lui avete) scoprire i “luoghi” della sua vita e delle sue opere è tanto essenziale quanto appagante.
Aggiungete il fatto che parliamo di Calvino, -fantasioso, eclettico, creativo come pochi altri scrittori- e già capirete quale è la base di questo libro.
Del resto il titolo chiaramente anticipa questa caratteristica dell’ opera.
Quello che però non vi dice è quanto questo viaggio immaginario sia bello, poetico ed emozionante.
G. Parodi in un racconto dolce e affascinante fa capire bene al lettore come la scrittura (e i grandi autori) siano in grado di caricare luoghi all’apparenza semplici e comuni di magia e poesia.
Comincia con un’ informazione sulla biografia di Calvino, la àncora a un edificio o a uno spazio specifico della città di Sanremo e poi ci dice come il genio e l’immaginazione di Calvino siano stati in grado di farla cambiare, trasmutare nelle pagine bellissime di alcune sue opere.
📌Gioca con la curiosità del lettore…
Perché, confessate, quante volte siete andati a caccia delle case degli scrittori o dei luoghi che hanno ispirato certi capolavori della letteratura?
📌E trasmette l’emozione dell’indagine e della scoperta…
Riferisce le informazioni con cura e attenzione e rende naturale e piacevole un’operazione che è tutt’altro che semplice.
In nessuna opera Calvino chiama per nome Sanremo, e, ovviamente, in alcuni aspetti la città è trasfigurata dalla fantasia. Ma con tanta pazienza (e altrettanto amore) Parodi recupera il paesaggio calviniano nella città attuale.
L’autore cammina lungo strade trafficate e rumorose, si infila in vicoli stretti, si ferma ad ammirare uno scorcio e a ogni sosta ritrova e ci racconta un frammento letterario.
Ci fa percepire la forza del senso di appartenenza e la magia di una città che ispira storie e personaggi.
E in ogni riga la meraviglia di scoprire l’infanzia e la giovinezza di Calvino è forte e autenticamente sentita.
Ma al di là della prosa bella e raffinata di queste pagine, oltre il trasporto sincero e coinvolgente, c’è qualcosa in questo libro di molto importante: l’operazione di recupero del passato compiuta dall’autore.
G.Parodi registra l’eco della presenza di Calvino, riunisce i testimoni della storia dello scrittore e prima che scompaiano nella città che cambia, li fissa nelle pagine.
E crea un monumento fatto di parole, amore e fantasia, capace di superare lo scorrere del tempo.
A me è piaciuto tantissimo e vi consiglio proprio di leggerlo.