Oggi nello spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura vi parlo di un thriller da brivido “Natura Selvaggia” di Kyle Perry edito da Fanucci Editore.
Il volume di 380 pagine è un concentrato di ansia, un piccolo contenitore di atmosfere inquietanti e situazioni ambigue…Insomma uno di quei romanzi che si ha paura a leggere, ma che non si riesce ad abbandonare.
Vi ritroverete fissi, inchiodati alle pagine, con la necessità di sapere cosa accadrà, chi si salverà, quale sarà il destino dei diversi personaggi.
Detto questo, vediamo un po’ di cosa parla questo romanzo.
Durante una gita scolastica, quattro ragazzine di sedici anni scompaiono.
E il caso scatena immediatamente paura e apprensione. Siamo in Tasmania, a Limestone Creek, e non è la prima volta che accadono cose simili. Nel 1985 cinque ragazze scomparvero fra gli stessi impervi boschi e i dirupi rocciosi.
Allora si parlò della leggenda dell'”uomo affamato”, e lo spettro del mostro sembra incombere di nuovo sui destini delle ragazze dell’isola.
Ma il detective Con Bodenhorst e Murphy, il padre di una delle ragazze scomparse, sono decisi a ritrovare le studentesse.
Con è un esperto in crimini che coinvolgono adolescenti e omicidi rituali; Murphy è uno spacciatore locale.
Con ha una mente brillante ed è tormentato dagli spettri del passato; Murphy conosce i segreti più torbidi dei suoi concittadini, ma le sue dipendenze lo rendono instabile.
Insieme sono alla caccia di un colpevole…
Nel caso di questo libro per me è stata da subito un’irresistibile attrazione.
Un colpo di fulmine che ha reso, a ogni sessione di lettura, sempre più difficile staccarmi dalle pagine.
Ma quali sono i segreti del successo di questa storia?
Innanzitutto, l’ambientazione è stata fondamentale.
Da un lato c’è una natura esotica, ma pericolosa, che fa alzare la tensione: luoghi e creature che fanno rabbrividire, suoni e scenari inquietanti e angoscianti.
E la leggenda dell'”uomo affamato” rende tutto più cupo e sinistro. La costante sensazione di essere osservati, gli scricchiolii rivelatori di oscure presenze, non daranno tregua ai protagonisti della storia – e nemmeno al lettore 😂-
E allo stesso modo la città si rivela da subito essere un contesto tutt’altro che rassicurante. In un villaggio in cui tutti hanno segreti e vizi, e mentono per proteggerli, il pericolo è ha una forma ma altrettanto insidiosa: quella delle relazioni malsane, dei rapporti malati.
E per creare questo labirinto di bugie, intrighi e Inganni, l’autore ritrae dei personaggi al limite, che non sono mai senza macchia, o mai del tutto malvagi.
Le loro personalità vengono rivelate gradualmente e ogni piccola scoperta porta con sé un nuovo colpo di scena.
I capitoli sono molto brevi e dal ritmo elettrico e concitato.
In ciascuno di essi fa da protagonista un personaggio diverso, e il capitolo di seguito si aggancia al precedente attraverso l’interazione delle figure presenti sulla scena. Si cambia spesso prospettiva e tipo di informazione posseduta di fronte all’evoluzione della storia.
Nelle pagine iniziali un capitolo è dedicato anche a Jasmine, una delle ragazze scomparse, ma la maggior parte raccontano i fatti dal punto di vista di Murphy, Con ed Eliza (la professoressa delle studentesse sparite nei boschi).
Passo dopo passo vengono ricostruite luci e ombre delle vite delle ragazze e il velo dell’apparenza cade, scoprendo i più torbidi segreti di Limestone Creek.
Il finale è decisamente a sorpresa.
A me è piaciuto tantissimo.
Mi ha trasmesso tutte quelle emozioni che un bel thriller è in grado di suscitare: ansia, paura, tensione, curiosità.
E la cornice che racchiude questa storia inquietante è certamente suggestiva ed evocativa.
Insomma, “Natura Selvaggia” è un thriller coi fiocchi che vi consiglio proprio di leggere.
Ringrazio la CE per la copia
Post by Sara P.