Oggi dedichiamo un post a “Mr. Holmes. Il mistero del caso irrisolto.” di Mitch Cullin.
La Trama…
Holmes è ormai un uomo molto anziano, che di ritorno da un lungo viaggio in Oriente, si rifugia nella sua fattoria del Sussex per sfuggire alla confusione, al trambusto delle strade di Londra.
Insieme a lui, nella fattoria, vivono Mrs. Munro, una giovane vedova che assiste Holmes come governante, e il figliolo Roger. Holmes non ha mai apprezzato i bambini e in generale nonostante l’età avanzata trova difficile esprimere i suoi affetti, ma considera il piccolo Roger un ragazzino intelligente e decide di coinvolgerlo nelle attività del tanto amato apiario. E il bambino, da parte sua, nutre una grande ammirazione per il detective, tanto che, intrufolandosi nello studio di Holmes, durante la sua assenza, inizia di nascosto la lettura del manoscritto “L’Armonicista”, un testo a cui Sherlock sta lavorando già da tempo. Si tratta di uno scritto di contenuto personale che raccoglie i ricordi di un periodo precedente della vita di Holmes, e narra la vicenda della giovane Mrs Keller e della sua misteriosa morte. è da un po’ che il detective alterna il lavoro in giardino e agli alveari con la stesura del racconto, ma ora sembra deciso a riprenderne la scrittura: vuole rimettere mano all’opera, per scrivere l’ultimo capitolo di questa oscura vicenda accaduta molto tempo addietro. Ma mentre nella fattoria il tempo scorre lento, la memoria, invece, comincia rapidamente a vacillare.
Inizia così un viaggio nei ricordi del detective, un’indagine emozionante sospesa fra passato e presente.
La mia opinione..
Il libro è molto particolare. Non ha in sé gli elementi tipici delle avventure di Holmes, ma ciò non costituisce assolutamente un limite. Il romanzo ha l’aspetto di una raccolta di ricordi, di memorie, che si fonda più sull’emozione, che non sulle competenze o le prodezze investigative del protagonista. È il racconto di come una mente brillante vive il tramonto, sostituendo le abitudini del passato, con una nuova vita.
Lo stile…la lettura di questo libro scorre fluida, nonostante di fondo ci sia una grande ricerca che rende la prosa elegante. Le descrizioni sono molto curate e sempre velate di una certa malinconia. L’autore riesce ad esprimere in modo incredibile la sensazione di disorientamento di fronte alla scoperta di una mente che vacilla; il sollievo delle pause sonnolente. Ho trovato molto interessante anche la scelta dell’autore di raccontare le vicende alternando diversi binari. Il racconto degli eventi più lontani nel tempo viene riferito attraverso il manoscritto di Holmes; quello del passato più recente attraverso il resoconto del suo viaggio in Giappone; e poi c’è il presente nella fattoria, nell’apiario.
L’ambientazione…i tre scenari principali sono molto ben descritti ed evocativi allo stesso tempo. Sono in grado di suscitare emozioni diverse. La vita nella fattoria è il luogo della pace; il Giappone, con la povertà e le cicatrici della distruzione è il luogo della sofferenza; e poi il racconto del caso risolto quando Holmes era ancora a Baker Street produce nel lettore una certa inquietudine.
I personaggi… L’Holmes protagonista del romanzo è molto diverso dal protagonista di Sir Conan Doyle. È un anziano, un novantatreenne, consapevole della fallibilità della sua memoria, che ricorda in modo impreciso gli episodi del passato e si rifugia nella sua fattoria, nelle attività del giardino e dell’apiario. È un uomo ancora brusco. Nel racconto, tuttavia, riesce a legare con il piccolo Roger, perché è discreto, timido e impacciato, un ragazzo con l’aria sempre accigliata. Riesce a comunicare con chi è più simile a lui, mentre è quasi infastidito da chi è premuroso e attento (come la governante Mrs. Munro).
In questo libro Holmes non è più l’uomo che osserva ogni dettaglio e lo converte in frasi o numeri precisi, ma è un anziano signore che trattiene le visioni piacevoli e le impressioni. La scelta dell’autore è assolutamente vincente: sarebbe stato impossibile “continuare” Conan Doyle, o gareggiare con lui; e invece con questa evoluzione del personaggio, l’autore può mantenerne il fascino, fornendone però una sua interpretazione che non è imitazione di altro.
Insomma, un bel libro…A me, nel complesso, è piaciuto.
Perché Leggere questo libro…
Se siete pronti ad accettare che gli eroi possano invecchiare.
Se siete pronti a partecipare della vulnerabilità che la vecchiaia produce.
Se siete pronti a rivedere l’esistenza del più grande detective di tutti i tempi da una prospettiva diversa…
…e a scoprire il lato umano del brillante investigatore…
Questo è il libro per voi…
Citazione
“Il passato rimosso a volte coglie di sorpresa con impressioni nitide e inaspettate, momenti di cui si ha a malapena il ricordo finché a un tratto non si ripresentano”
Post by Sara P.
Autore: Mitch Cullin
Genere: giallo
Copertina flessibile: 255 pag
Editore: Neri Pozza
Lettore: fan di Sherlock Holmes