In questo post vi proponiamo una breve recensione del libro “Morte di un giovane di belle speranze” , secondo volume della trilogia di Jessica Fellowes dedicata ai delitti Mitford ed edito da Neri Pozza.
La Storia……
Il libro fa parte di una serie, di tre romanzi gialli, ambientati negli anni Venti.
Tutto accade nel 1925 a Londra. Louisa Cannon, la dama di compagnia delle sorelle Mitford, giovani altolocate, viene coinvolta nell’organizzazione di un evento: una sorta di caccia al tesoro/ festa in maschera, nella bellissima tenuta di Ashtall Manor.
“Koko era il soprannome di Nancy, la primogenita delle sei sorelle Mitford è:[…]. Louisa era da cinque anni al servizio della famiglia, e ne conosceva alla perfezione i soprannomi.”
Per partecipare al party, un gruppo di aristocratici amici della maggiore delle Mitford, Nancy, raggiunge la residenza. Sembrano essere la “gente giusta”: sono giovani e belli, ma ciascuno di loro nasconde un vizio o un segreto.
“In piedi accanto ad un enorme camino, appoggiato alla mensola con la punta delle dita, Adrian protendeva il bicchiere […]. Louisa lo riconobbe dalla descrizione di Nancy e dalle fotografie sui giornali che di solito accompagnavano articoli scandalizzati sulle buffonate dei giovani scapestrati
Così la sera dello sfarzoso ballo, si trasforma presto in una pericolosissima caccia al tesoro. Il gioco sconfina dalla casa al vecchio cimitero. Ed è lì che il cadavere di uno degli ospiti, Adrian Curtis, l’ ambito scapolo del gruppo, viene rinvenuto da una domestica.
Lousia Cannon si trova coinvolta nei fatti: lei ha reso possibile l’incontro clandestino, l’ultimo, fra la vittima, un uomo arrogante e violento , e la domestica Dulcie Long; lei aprendo le porte di casa Mitford a Dulcie, appartenente al gruppo criminale delle Quaranta Ladrone, le ha dato la possibilità di rubare i gioielli di Casa Mitford. Louisa, allora, comincia ad indagare con determinazione sull’accaduto, spinta dal desiderio di reintegrare Dulcie per scagionare se stessa. Vuole dimostrare che per loro ci sia la possibilità di una vita diversa da quella che la condizione di “serve” sembra imporre.
Sullo sfondo della storia di Louisa c’è Londra, una città con due facce: quella dei club e dei giovani ricchi e scapestrati; quella della miseria e disperazione dei poveri.
Perchè leggere questo libro…
Ho trovato il libro molto bello. Questo genere, del “giallo storico”, permette un’ambientazione suggestiva. Spesso la descrione dei vestiti, delle strade, delle atmosfere rapisce il lettore.
“Poco dopo arrivò Clara. Louisa pensò che fosse eccessivamente truccata e che il vestito dorato, oltre a lasciarle la schiena troppo scoperta, avesse una scollatura esageratamente profonda, accentuata dalla lunga collana di perle. Anziché indossare i guanti, aveva gli avambracci coperti da una gran quantità di braccialetti metallici”
La trama del giallo è ben costruita, e la love story fra la protagonista e Guy Sullivan, un poliziotto, vecchia conoscenza di Louisa, aggiunge un pizzico di romanticismo alla storia, senza però distogliere troppo l’attenzione dalla trama principale.
È molto ben scritto ed ha la capacità di intrattenere -con delle descrizioni dettagliate al punto giusto- e di avvincere -con il racconto vivace delle scene più concitate- il lettore.
L’autrice….
Insomma, molto bello, veramente! L’autrice è Jessica Fellowes, scrittrice e giornalista, già famosa per alcuni bestsellers e volumi su temi legati alla bellissima e celebre serie Dowton Abbey