Oggi, nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di uno splendido noir, in uscita proprio oggi per il Rizzoli editore:
L’ultimo pinguino delle Langhe di Orso Tosco
E comincio con il raccontarvi qualcosa della trama.
Durante la sua solita corsa all’alba tra le colline delle Langhe, il ricco broker svizzero Rufus Blom si imbatte nel cadavere di una ragazza. Sulla schiena l’assassino le ha tracciato col sangue una svastica e un cognome, il suo: Blom.
Il caso si mostra da subito molto complicato per il commissario Gualtiero Bova, detto il Pinguino.
In un piccolo centro in cui di solito tutti sanno tutto, nessuno invece pare riconoscere la ragazza. Tutto tace e le tracce sono poche.
I problemi, invece, sono tanti. Il messaggio minatorio verso Blom nasconde una serie di segreti pericolosi, e il legame fra la vittima e il broker svizzero passa attraverso un gruppo di ambigui personaggi.
Nonostante il Pinguino sia stato da poco tempo trasferito nella zona, non si perde d’animo: può contare sulla sua fedele bassotta Gilda Gildina, sul tabacco della sua pipa, e su una squadra stranamente assortita, ma efficiente contro ogni previsione.
“Anche i lunedì speciali, quelli capaci di cambiare il corso di un’intera esistenza, iniziano come un giorno qualsiasi. Questo è ciò che rende la vita meravigliosa e al contempo terrificante”
Così in una giornata apparentemente simile alle altre la routine del Commissario Bova prende una strada diversa dal solito.
E Orso Tosco, con una penna veloce e che sa catturare, porta sulla scena un personaggio pieno di carattere e originale, e gli costruisce tutto attorno la trama del noir più affascinante.
Gioca con le mille contraddizioni del suo protagonista, e con i tanti fili di una trama complicata, capace di rapire il lettore.
Il suo commissario è un poliziotto premiato con un trasferimento a Mondovì, che in verità è una punizione.
Nella sua ripida e aspra Liguria, il Pinguino ha denunciato dei colleghi corrotti ed è stato perciò allontanato dalla sua terra e dai suoi affetti. Ama le colline morbide e le valli sinuose delle Langhe che ora lo ospitano, ma il commissario si trascina dietro, insieme a tante altre, anche la sofferenza del distacco. E questa sua permeabilità al dolore fa di lui un personaggio umanissimo.
Inoltre, ha una fisicità particolare che lo rende “brutto” (è corpulento, alto, baffuto, con le spalle curve e le braccia corte), e involontariamente comico e buffo; ha una sensibilità che lo porta al limite della depressione, ma che lui nasconde con una natura taciturna e a volte un po’ rude.
Ma sa colpire forte se necessario. Soprattutto grazie alle parole.
Sì, perché la sua intelligenza e il suo acume si mostrano in modo insolito.
Il Pinguino costruisce “quartetti” di parole, termini che la sua testa gli suggerisce quasi inconsapevolmente, raggruppandoli di quattro in quattro senza apparente ordine logico, ma che nascondono la chiave necessaria per la risoluzione del caso.
Oltre al fascino di questo protagonista, così originale e sopra le righe, è la struttura del racconto a rendere questo libro irresistibile.
Il crimine su cui il Pinguino indaga tra le meravigliose colline delle Langhe, materializza l’aspetto più oscuro e torbido della natura umana.
Viene commesso il brutale omicidio di una giovane donna, seguito da altri, necessari a nascondere tracce e colpe, a punire.
Ne nasce un complesso gioco di scatole cinesi e sottili rimandi, dietro il quale si cela una mente sadica e perversa.
Nel raccontare questa storia, l’autore con la sua prosa bella e lontana dagli eccessi, sa avvincere il lettore.
Nonostante la bellezza luminosa dei luoghi che fanno da scenario alla storia, l’atmosfera che l’autore ricrea è quella oscura e piena d’ombre tipica del noir.
Orso Tosco, però la sa stemperare, raccontando le fragilità, i vizi e i difetti, quasi comici, dei suoi protagonisti.
L’autore, dunque, è così bravo da costruire un noir efficace, alla maniera dei classici del genere, ma con un’impronta assolutamente personale.
E tanto contribuisce in questo senso la caratterizzazione dei suoi indimenticabili personaggi.
Vi consiglio proprio di leggerlo!
A me è piaciuto tantissimo.
Post by Sara P.
Editore: Rizzoli
Pagine: 276
Anno pubblicazione: 2024
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