Oggi parliamo un po’ di tendenze legate al mondo dei libri e della scrittura…
Quante volte, da ragazzine, vi siete sorprese a provare una gioia infinita nel decorare le pagine del vostro diario?
Magari con materiali diversi…
Ritagli di giornali, foto, stickers, glitter, scritte realizzate a mano o prodotte con l’impiego di stencil.
Ecco, se siete della mia generazione, dovete sapere che avete fatto “scrapbooking”, magari senza saperlo 🤣🤣
E vi tranquillizzerò dicendovi subito che non avete commesso reato di alcun genere, è solo che con il passare degli anni si sono diffuse terminologie che noi all’epoca (ritagliando “Cioè” 🤣🤣) ignoravamo!
La parolina, che ovviamente prendiamo a prestito dall’inglese, è composta di due termini:
“scrap” che significa pezzetto o ritaglio
“book” vocabolo arcinoto anche per chi non è addentrato nella lingua, libro
E di cosa parliamo dunque?
Di un’arte creativa che esiste già da secoli. In forma privata, pare ce ne siano tracce già nel Rinascimento, quando come passatempo o abitudine personale, le persone più colte tenevano diari personali, che avevano talora l’aspetto di preziosi libricini, tanto il fattore estetico era curato.
Accanto a diari personali e di viaggio, c’erano poi i “Commonplace books”, piccoli volumi pensati per raccogliere annotazioni personali (citazioni, preghiere, ricette, misurazioni, poesie, formule e tabelle), così da registrare e aiutare a memorizzare parte di quel grande sapere che all’epoca circolava.
E con l’invenzione della stampa, la pratica si diffuse in modo ancora più capillare.
Da un lato, furono avviate alla stampa edizioni di libri che alternavano pagine vuote a quelle stampate, permettendo così ai lettori di personalizzare le loro copie;
dall’altro divenne più semplice reperire alcuni materiali (come ritagli di pagine e in seguito immagini) da impiegare nella decorazione.
Lo “scrapbooking” è un hobby molto praticato anche oggi.
Con questa “arte” vengono impreziositi libri per l’infanzia, album fotografici, diari personali e quadernini per gli appunti.
Da un punto di vista estetico le pagine decorate sono più accattivanti, e l’impiego della tecnica può persino contribuire a una migliore organizzazione e divisione visiva dei contenuti.
Io, ad esempio, faccio scrapbooking nel mio quadernino dedicato alle recensioni libri, e alle annotazioni sui consigli di lettura.
Ma cosa vi serve per cimentarvi nell’impresa?
Essendo una forma d’arte tutta personale, siete liberi di scegliere, ma un kit base potrebbe essere così costituito:
- forbici
- colla
- ritagli di giornale
- qualche pagina scritta a mano in bella grafia
- vecchie pagine di libri malandati ( e purtroppo da cestinare)
- le immagini che preferite
- stencil
- penne colorate (io uso le Stabilo Fineliner 0,4 mm)
Se poi sentite la passione per questo hobby prendervi, allora potete veramente sbizzarrirvi
comprando Stickers, Nastri adesivi (washi tape), fogli stampati con decorazione vintage, fiori secchi, timbri e tanto altro…
Allora che cosa aggiungere ?
A voi amanti della scrittura non resta da fare altro che rendere le vostre pagine ancora più belle…
Post by Sara P.