Oggi nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura,
vi parlo di un romance molto carino “L’incastro perfetto” di Lavinia Brilli edito da More Stories.
E comincio a parlarvi di questa lettura, con un vecchio motto:
Post.Al cuor non si comanda…
Queste sono le prime parole che mi vengono in mente quando penso all’intramontabile tema del triangolo amoroso.
E nel romanzo di Lavinia Brilli il triangolo c’è e ne fanno parte un uomo, la sua nuova compagna e la sua ex moglie.
Andrea è separato da Anna da quasi un anno e da sette mesi ha una relazione con Valentina.
In un certo senso, Andrea vive una doppia vita. Da un lato cerca di essere presente per i figli, come prima della separazione. E così frequenta assiduamente e quotidianamente la sua ex moglie, Alessandra. Dall’altro, vive la relazione con Valentina se non clandestinamente, con molta discrezione, per evitare che la situazione non diventi ancora più difficile per i figli.
Ma questo triangolo di legami complicati, costringe le due donne, Valentina e Alessandra, a farsi delle domande.
Nonostante il romanzo sia abbastanza breve, di circa 230 pagine, l’autrice riesce bene ad esplorare le conseguenze emotive e psicologiche che la separazione porta con sé, e racconta le difficoltà e i problemi quotidiani che le donne devono affrontare per creare nuovi equilibri.
Come?
📌La narrazione alterna due POV, con protagoniste Alessandra e Valentina che raccontano le esperienze che vivono in prima persona.
Questo permette al lettore di entrare pienamente in contatto con i pensieri, le riflessioni delle donne e coglierne lo stato d’animo via via che le vicende hanno nuovi sviluppi.
📌Mentre il personaggio di Andrea, per quanto ben caratterizzato, rimane una figura sfuggente, della quale a volte è complicato comprendere i comportamenti, il ritratto delle due protagoniste è invece molto bene definito.
Alessandra è una bella donna, colta, equilibrata, che cerca l’ordine e la stabilità in ogni modo. Ha come obiettivo principale l’equilibrio dei suoi figli e, superata la fase della rabbia e del dolore, ha acquisito una serenità grazie a una nuova routine. Il problema è che in questa nuova routine Andrea continua ad avere un ruolo importante.
Valentina è più impulsiva, è una donna innamorata e istintiva, che ha già vissuto un abbandono e che perciò vorrebbe certezze da Andra. Lui non è in grado di darne e così Valentina vive continui alti bassi che la destabilizzano.
In questa altalena di emozioni in cui i ricordi si intrecciano alle speranze, la nostalgia alle aspettative, ogni personaggio alla fine sarà costretto a fare i conti con la realtà…
Perché quello che sembra più giusto, non è sempre ciò che vogliamo!
Questo romanzo mi è piaciuto molto, perchè con l’avanzare della narrazione sono entrata sempre più in sintonia con le protagoniste.
Mi ha colpito la semplicità apparente, e il tono leggero della narrazione, che senza essere eccessivamente introspettivo, riesce a raccontare la complessità di certi legami .
E la storia mi ha coinvolto: la curiosità di conoscere l’epilogo è stata costante.
A istinto, il mio personaggio preferito è stato Alessandra, perché nelle pagine di questo romanzo ha perso la felicità che conosceva, e fa tenerezza vederla così ancorata a quello che resta della sua famiglia. Per lei il capitolo amore è tutto da riscrivere, mentre Valentina, seppure in modo burrascoso, è a metà dell’opera.
Consiglio questo libro a chi ama le storie semplici, focalizzate sull’emotività dei personaggi.
A chi predilige i racconti che pur nella loro linearità sanno emozionare.
Ai lettori che apprezzano i personaggi nei quali è facile immedesimarsi.
E ovviamente a chi cerca un racconto tutto al femminile
Ringrazio l’autrice per la copia.
Post by Sara P.