Leggere è da sempre, una delle mie attività preferite, e da brava lettrice onnivora , devo amettere che spazio molto nelle mie letture.
Cioè ciascuno di noi in un certo senso trova rilassante un genere differente. O meglio, si può trascorerre qualche ora piacevole (o minuto se siete particolarmente impegnati) leggendo un giallo, un thriller, un romanzo rosa, il genere d’avventura o la letteratura impegnata. Tutto è lecito, purchè si legga è il mio motto.
Ora devo ammettere che esiste una strana fase della vita, in cui, dopo aver letto di tutto e di più , anche tomi con il peso specifico del granito o volumi infiniti, si tenda a volte a rifugiarsi in letture più rilassanti. Ora il “rilassante” è soggettivo. C’è chi trova rilassante Stephen King o Tolstoj…giustissimo ! De gustibus. Per il momento, avendo due figli piccoli sto ricominciando a riconsiderare certa letteratura che viene definita per bambini e ragazzi. Dunque, superata la fase di coniglietti, fatine, e troll, una fase che definirei Step 1, la cosa si può fare interessante.
Dopo aver superato quella serie di letture che servono a dare ai bimbi un’idea della frase di senso compiuto con storie semplici e disegni che li possano intrigare, passando alla letteratura per i ragazzi un po’ più grandi, si possono fare scoperte interessanti.
Mi è capitato di leggere qualche tempo fa un articolo (non mi ricordo su quale social fosse pubblicato) che parlava proprio di questo ed in modo molto lucido ed intelligente.
Per tanto tempo la letteratura per ragazzi è stata considerata un po’ un prodotto quasi di serie B, cioè troppo leggera per un vero intellettuale, ma io vi garantisco che è solo un luogo comune. E se ancora la pensate così, vi precludete delle letture piacevoli ed appassionanti.
L’esempio per eccellenza, quello che sempre viene citato è naturalmente la fortunate serie di Harry Potter. Tutti conoscono la sofferta storia della pubblicazione del libro. L’autrice fece fatica a trovare un editore che pubblicasse il libro e poi ? Poi venne fuori un best seller. Dunque preconcetti. Io la serie Di Harry Potter l’ho letta che frequentavo gli ultimi anni del liceo e che avevo iniziato l’università, dunque durante gli esami di maturità e l’iniziazione alla lunga serie di Esami universitari. Ed è proprio questa la cosa interessante. Sotto stress per lo studio, proprio quando di libri dovevo leggerle tanti e forse troppi, ho trovato rifugio in Harry Potter. Perchè? Perchè l’intreccio è avvincente, i personaggi sono ritratti in un modo piacevolissimo che ti fa affezionare a loro e soprattutto si può evadere. Cioè la letteratura per ragazzi ha questa capacità straordinaria, di farti entrare in un mondo di fantasia. Ovviamente le storie devono essere “credibili” perchè la trama funzioni, ma non devono essere necessariamente tropo reali. Cioè sono libere da ciò che normalmente vi aspettate in libri per lettori più maturi. Quindi, senza pensarci troppo vi potete lasciar rapire da fantastici giri su scope volanti, professori buoni e cattivi ed incantesimi, riprendendo fiato dalla routine di tutti i giorni. Ma queste sono le novità, libri “moderni”. Ci sono invece degli evergreen,che spesso vengono ancora etichettati come libri per ragazzi, quasi in senso deteriore, ma che forse non lo sono. Oppure è semplicemente riduttivo parlare di “letteratura per ragazzi ” quando si ha a che fare con certi grandi. Questi libri si portano sulle spalle anni ed anni di pubblicazioni , anche versioni per bambini, che ci possono spingere a pensare che siano storie superate per un lettore adulto.
A questo proposito vorrei parlarvi di Jules Vernes, “Viaggio al centro della terra”. L’inizio molto descrittivo è un vero resoconto di viaggio, un racconto dettagliato che anche 150 anni dopo la pubblicazione del libro mi ha permesso di riscoprire alcune meraviglie del nostro pianeta (vedi il fiordo di Stapi ed il vulcano Sneffels: esistono veramente). Quando poi inizia la discesa, il lettore inizia ad esplorare questo mondo nuovo, inedito ed inesplorato, in un’avventura emozionante. Il racconto quindi da un lato ha la capacità di “calarvi” in una dimensione nuova, parallela, dall’altro gioca sulle dinamiche di un’avventura che è un’esplorazione avvincente, fatta di scoperte e colpi di scena. Uno dei miei libri preferiti di sempre.
Ma c’è dell’altro sul mercato…gialli per ragazzi divertenti ed intriganti: “Nancy Drew ed il mistero dell’orologio”. Dalla serie di romanzi è stata peraltro tratta una serie TV molto apprezzata negli Stati Uniti.
Oppure se amate come me i racconti divertenti con un che di autobiografico il classico “Diario di una Schiappa”.
Insomma che abbiate figli o no , che siate lettori onnivori o meno, se siete curiosi non rinunciate al genere a prescindere. La letteratura per ragazzi è una fonte continua di sorprese e divertimento. E soprattutto ridere ed evadere dalla realtà non è nè una cosa banale nè una cosa infantile!
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