“Libere. Circe e le altre” di Sabina Colloredo.

7 Ott 2022 | Narrativa

Oggi lo spazio per le recensioni libri e consigli di lettura è tutto per “Libere. Circe e le altre” di Sabina Colloredo.

La trama.


Il romanzo è un retelling mitologico incentrato su quattro protagoniste femminili. Il libro, cioè, recupera il mito di Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra, e rivede la loro storia, costruendo per loro vicende e finali alternativi.
Il racconto è il resoconto appassionante della lotta che ciascuna di loro conduce per essere libera, per non dover soccombere alla prepotenza di uomini e Dei.
Circe e la sua splendida isola, avvolta da incantesimi e magia; Dafne e il mondo delle ninfe; Cassandra e Ifigenia, principesse sfortunate nella corte di Troia e di Micene, sono le attrici principali di storie d’amore combattute. Amori che, inseguiti o rifiutati, segnano il loro destino. Passioni intense, sentimenti spesso crudeli ed egoisti tentano di piegarle…

La mia opinione


Ho trovato questo libro veramente molto bello.
Alla base di questo romanzo c’è un’operazione notevole di recupero e reinterpretazione del mito.
E sebbene le vicende narrate spesso si discostino dalla versione comune del mito, l’autrice costruisce un racconto potente.
L’aspetto che più di ogni altro rende notevole la lettura è, però, la caratterizzazione dei personaggi.
Perciò cominciamo da loro…

I personaggi. Circe, Ifigenia, Dafne e Cassandra sono protagoniste molto diverse fra loro, mortali, ninfe, dee.
Tutte hanno un carattere e una personalità lontana da quella imposta dalle regole sociali. Vorrebbero essere padrone del loro destino e per poterlo fare devono ribellarsi agli uomini che hanno intorno.

Circe è la figlia di Elios, un titano, antica divinità che controlla il sole. Vive con le ninfe sull’isola di Eea, dove è stata esiliata. Circe deve la sua condizione al timore che gli altri, uomini e Dei, hanno di lei. È una maga e sa trasformare la natura in medicine e pozioni: un’arte che gli Dei non conoscono e non sanno controllare. Regina della sua corte senza sudditi, vive in un mondo tutto suo, in cui esprime la sua attitudine alla magia preparando infusi, veleni e medicamenti. Questa attitudine l’ha pagata con l’esilio e la solitudine. Ma viaggiatori e mercanti , uomini d’ogni genere approdano alla sua isola, rompendone la quiete. Circe li accoglie ospitale o li punisce severamente tramutandoli in animali. La sua isola si riempie di animali esotici, magazzini di provviste. Il tempo scorre immutato finché la guerra di Troia non cambia il mondo…finché Ulisse non approda sull’Isola.

Ifigenia è nata e cresciuta nel palazzo dei Re di Micene, fra le sale di pietra di una reggia in cui il desiderio di vendetta germoglia e cresce vigoroso. Ifigenia è la figlia di Agamennone e Clitemnestra -regina strappata al suo primo marito con la violenza proprio da Agamennone-. Agamennone è incline all’ira, prevaricatore. Clitemnestra all’apparenza accetta con rassegnazione la sua condizione, ma in realtà cova un odio profondo nei confronti del Re. Ifigenia è la loro primogenita, la preferita di suo padre. È una giovane bellissima, che sogna l’amore di Achille. Sfortunata, ma piena di dignità. Pronta alla scelta più estrema, quando il futuro che ha desiderato le viene strappato con l’inganno.

Dafne è la figlia di Peneo, il dio del fiume violento e tumultuoso che porta il suo nome.
Viene cresciuta dalle ninfe. E in mezzo a loro matura la volontà di mantenersi pura, di sfuggire all’amore. Il desiderio amoroso che sempre logora le altre Ninfe, la pena infinita quando il loro amante -Peneo padre di Dafne – le abbandona, la perdita della voglia di vivere davanti alla delusione amorosa, la spaventano e la indignano allo stesso tempo. Considera l’amore una malattia e teme l’attrazione nei confronti degli uomini perché la fa sentire debole.

Cassandra è una principessa tutt’altro che docile. È la figlia della bellissima e altera regina Ecuba e del re di Troia Priamo. All’età di sei anni, assiste, insieme al fratello Eleno, a un prodigio. Mentre i due piccoli sono stesi davanti al tempio di Apollo, i loro corpi vengono ricoperti da serpenti bianchi e sottili. Uno indugia più a lungo nell’orecchio di Cassandra. Da quel momento l’udito di Cassandra si sviluppa oltre la norma e le permette di sentire anche voci e suoni che nessun altro punto percepire. Cassandra sa sentire e vedere oltre i limiti del tempo, oltre il presente. Il suo dono sembra all’apparenza un privilegio, ma la sua diversità la espone all’odio e a pericolose insidie.

L’ambientazione. Vi muoverete tra la meravigliosa isola di Eea, dove vive Circe, i grandi palazzi di Micene e Troia, e le rigogliose distese verdi, i boschi fitti lungo il corso del fiume Peneo.

Lo stile. Ammaliante. L’autrice riesce a evocare con grande maestria la magia e il fascino – a volte perverso e maligno – degli Dei. Riesce a raccontare, suscitando grande emozione, il mistero dell’amore , come vissuto dalla parte femminile: un’attrazione che impaurisce, rende vulnerabili, tormenta. Crea la tensione di una battaglia costante fra uomini che vogliono soggiogare e donne che non vogliono soccombere. Una scrittura bella, raffinata e d’impatto.

Perché leggere questo libro

La mitologia classica, greca e romana, ha un fascino intramontabile e lo subirete pienamente leggendo le pagine di questo libro.

L’idea di creare delle varianti rispetto alla versione più comune di parti del mito non solo è coraggiosa, ma nel caso di questo libro, assolutamente riuscita.

A me è piaciuto tantissimo, e non posso fare altro che consigliarvelo!

Ringrazio la CE per la copia

Post by Sara P

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