Quando si parla di una “bella storia al femminile” spesso si pensa ad una storia d’amore più o meno sofferta, più o meno felice. In questo libro invece le cose vanno diversamente. Le protagoniste sono due donne, molto diverse fra loro, che per motivi differenti riescono a sottrarsi al destino che le convenzioni della società dell’inizio del 1800 hanno loro assegnato. E la cosa più bella è che questo racconto fatto di amicizia, scoperte e passione per la conoscenza è basato su una storia vera.
Ma procediamo con ordine.
Il libro è ambientato agli inizi del 1800 e le vicende si svolgono a Lyme Regis, un piccolo villaggio della costa meridionale inglese. In questa cornice si incontrano le due donne, o meglio una signora ed una ragazzina, eccentriche protagoniste dell’avventura: la signorina Elizabeth Philpot e Mary Anning. Elizabeth è la più grande di tre sorelle nubili, che costrette a vivere con una rendita modesta, sbarcano per necessità nel semplice villaggio di Lyme. La condizione delle sorelle costrette ad abbandonare Londra per difficoltà economiche, suggerirebbe una triste rassegnazione al loro stato, cioè per dirla in termini più semplici un’esistenza noiosa e priva di passioni. Ma invece non è così: Elizabeth è orgogliosa ed istruita e, indifferente alle convenzioni, sfida la sua condizione di donna, dedicandosi con grande amore alla conoscenza. E grazie all’amicizia con la seconda protagonista,Mary Anning , si avventurerà in un mondo tutto nuovo fatto di scoperte entusiasmanti. La ragazzina, figlia dell’ebanista del paese, svolge a Lyme Regis un’attività particolare, alla quale è stata istruita dal padre. Perchè Lyme Regis, allora difficile da raggiungere e circondata da scogliere impervie non è un villaggio qualsiasi, ma è un luogo popolato da “strane creature”: fossili. Le scogliere e le spiagge prossime al villaggio erano e sono ancora oggi ricche di reperti preziosissimi, che già tra il 1700 ed il 1800 erano oggetto di commercio: venivano venduti come souvenir a viaggiatori e turisti, soprattutto uomini, che pur non capendone il significato, li trovavano curiosi e li collezionavano. Fra le donne, pochissime ne erano attratte e così Mary Anning e Miss Philpot si affacciano ad un mondo maschile pieno di pregiudizi contro il gentil sesso. Mary Anning, che dapprima raccoglie i “ninnoli” (ammoniti o belemniti) sulla spiaggia per ricavare qualche spicciolo ed aiutare le finanze domestiche , finisce col farne una vera professione, anche se da autodidatta. Commette errori e fa fatica a districarsi in certe situazioni, ma ad aiutarla in questa missione, consigliandola e fornendo ai lettori dei ragguagli più seri sui fossili identificati, c’è l’altro personaggio: Miss Elizabeth. Anche lei non è completamente frutto della fantasia dell’autrice, se considerate che esiste un Philpot Museum, il cui archivio è stato consultato dall’autrice per il libro. E troverete i riferimenti a riguardo nella pagina finale dei ringraziamenti. Ma questa caccia al reperto assume nello svolgersi della narrazione un aspetto sempre più intrigante: ci sono colpi di scena e grandi ritrovamenti. Si tratta spesso di fatti storici (come nel caso del ritrovamento, nel 1811, dell primo ittiosauro; o della scoperta,nel 1820, del primo plesiosauro), che aprirono la strada al progresso ed alla conoscenza. Ma nella realtà come nella narrazione, questa strada non è assolutamente facile. Così troveremo le nostre eroine a lottare contro le discriminazioni che escludevano le donne dalla scienza o a subire le aspre critiche dei luminari dell’epoca, come Georges Cuvier, anatomista e naturalista francese,che nel libro viene citato. Eppure una volta rotta la barriera del pregiudizio, vi troverete di fronte ad una storia vera, ma poetica, raccontata in una prosa a mio avviso straordinaria. L’autrice Tracy Chevalier riesce a dipingere ogni figura, a riferire i fatti e a descrivere le emozioni in modo semplice ed immediato, ma sempre coinvolgente ed affascinante.
Insomma se leggete Strane Creature, sarete anche voi rapiti da questo racconto che è al tempo stesso delizioso e coraggioso.