Oggi nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di un libro molto bello:
“Le otto vite di una centenaria senza nome” di Mirinae Lee, edito dalla casa editrice Nord.
Inizio con il dire che non è semplice recensire un libro come questo. È difficile comunicare le tante emozioni che questa splendida lettura mi ha trasmesso, senza svelare troppo della trama.
Perchè proverete turbamento, tenerezza, commozione, man mano che i mille volti della protagonista prenderanno forma nelle pagine.
E riassumere tutto questo è veramente complicato.
Posso dirvi, però, che l’impazienza di scoprire l’evoluzione della storia, vi terrà saldamente attaccati alle pagine.
Insomma, questo libro di 400 pagine, e i quasi cento anni di vita della sua straordinaria protagonista, scorreranno rapidi davanti ai vostri occhi, lasciando però un segno profondo nel vostro cuore.
Perchè?
Scopriamolo insieme, cominciando dalla trama:
Nella Golden Sunset, una casa di riposo pubblica nella campagna coreana, lavora Lee Sae-ri.
La signora Lee è un’impiegata quarantasettenne delle casa di riposo, che sta vivendo la difficile esperienza del divorzio.
Per mantenere la mente occupata, e lontana dalla separazione che sta affrontando, decide di avviare un nuovo programma nella casa di riposo.
Aiuterà gli anziani ospiti a scrivere il loro necrologio. La signora Lee diventa dunque una sorta di biografa. E per completare la sua opera farà a tutti la stessa richiesta: tre parole per descrivere la loro vita.
Finché non incontrerà la quasi centenaria Mook Miran e scoprirà che tre parole sono troppo poche per definire un’esistenza.
La storia narrata in questo romanzo è una di quelle capaci di rapire completamente il lettore: l’autrice prende spunto dal percorso di una sua prozia per costruire un racconto tanto drammatico quanto affascinante.
Il modello è quello del racconto nel racconto👇
Le conversazioni fra la signora Lee e Mook Miran fanno da cornice al resoconto della serie di vicissitudini vissute dall’anziana ospite della casa di cura.
E torniamo indietro nel tempo 👇
Attraverso gli occhi di Mook Miran l’autrice racconta della guerra di Corea e della seconda guerra mondiale; dell’occupazione giapponese e di quella americana. Della repressione del regime.
Gli eventi descritti sono estremamente drammatici, e le vicende personali di Mook Miran diventano lo specchio della tragica condizione femminile, prima e durante guerre e occupazione.
Le donne sono vittime di soprusi e violenze, e vivono con sofferenza, le amicizie, il rapporto fra madri e figlie, il matrimonio.
Una galleria di personaggi femminili indimenticabili appare nei diversi capitoli 👇
Sono donne fragili che cercano libertà, riscatto e vendetta.
Mook Miran è una protagonista unica: misteriosa e camaleontica.👇
Mai abbandonata dal desiderio e dalla necessità di sopravvivere ha cambiato maschera e identità otto volte.
Otto vite nelle quali ha vissuto i panni di un’assassina,una schiava, una maga della fuga, una ribelle, una moglie, una madre, una spia; ha amato profondamente, ha ingannato, è stata feroce…
Fino a diventare l’anziana donna che nella sua ottava vita deve convivere con questo passato complicato.
Le pagine del romanzo ricostruiscono gli eventi seguendo il filo dei ricordi della protagonista👇
Non sono organizzate sempre in ordine cronologico. Quindi non è lo sviluppo temporale lineare a stabilire la sequenza delle scene. È la curiosità della signora Lee e il bisogno di “confessare” e condividere di Mook Miran a dettare il passo.
E con l’uso sapiente delle parole, l’autrice scava nel profondo dell’ anima dei suoi personaggi👇
Con tocco lieve e una straordinaria naturalezza racconta la sofferenza e la tenacia necessaria a sopravvivere a essa.
La fame, la perdita, la miseria, la schiavitù e gli abusi…niente piega la sua protagonista, una donna caparbia attaccata alla vita.
E nelle vicende di Mook Miran si inserisce il racconto della vita di sua figlia Mihee. Uno spiraglio di luce in una vita piena di ombre.
Insomma, un libro che ho amato profondamente, e che vi consiglio proprio di leggere.
Imperdibile!
Ringrazio la CE per la copia.
Post by Sara p.