Il vostro autore o autrice preferito?
Ogni volta che mi viene posta questa domanda faccio fatica a dare una risposta.
Dal momento che i libri per me sono una vera passione, spesso mi lascio prendere con grande trasporto da una nuova infatuazione per una serie, un autore, un personaggio, un tipo di ambientazione.
Però, se ripenso alle letture fatte negli anni passati, mi rendo sempre più conto che tre nomi ricorrono.
E sono tutte donne: Elizabeth Gaskell, Jane Austen, Agatha Christie.
Della Austen adoro quel tocco di romanticismo vecchio stile (che ci sta sempre bene); della Christie l’abilità nel costruire i suoi “misteri”; e della Gaskell?
L’intelligenza!
Io trovo che Elizabeth Gaskell sia capace di unire a una scrittura bella e affascinante un’intelligenza straordinaria.
E la cosa mi fa provare un profondo senso di ammirazione nei confronti di questa donna, vissuta nel 1800. Perché la Gaskell è stata un’osservatrice del suo tempo, acuta come pochi altri. Un’autrice che ha trasformato la sua vocazione per la scrittura in una testimonianza preziosa della realtà dei suoi tempi.
Lo dimostra anche questo libricino…
La trama
In una grigia sera d’inverno Mr William Harrison e suo fratello Charles si ritrovano di fronte al fuoco crepitante del caminetto. Charles è appena rientrato da un lungo viaggio a Ceylon e chiacchiera con William del più e del meno. William è un medico affermato, felicemente sposato e allora Charles coglie l’occasione per domandare qualche consiglio su come conquistare la donna giusta.
William inizia il lungo racconto della sua giovinezza e del suo apprendistato da medico in un villaggio della campagna inglese.
“Le confessioni di Mr Harrison” di Elizabeth Gaskell è un viaggio emozionante nell’Inghilterra del 1800.
Un resoconto della vita nei distretti rurali, che unisce alla ricostruzione dettagliata di luoghi e situazioni una divertente commedia degli equivoci.
I personaggi. Un vivido ritratto della borghesia fra trame amorose e pettegolezzi. Il protagonista della storia Mr William Harrison è un giovane medico, che viene invitato dal cugino di suo padre, Mr Morgan, a svolgere il suo apprendistato in uno studio di campagna a Duncombe.
Mr Morgan, capo dell’importante studio, è un “rispettabile, generoso, irrequieto e invadente vecchio scapolone”. Vanitoso e particolarmente attento all’etichetta, è determinato a presentare alla piccola comunità locale il povero Mr Harrison come il migliore degli acquisti possibili. E prodigo di consigli lo introduce ai vari personaggi di Duncombe.
Ma si tratta perlopiù di donne! E Mr Harrison scopre presto di essere l’unico giovane scapolo (appetibile) del villaggio.
Si trova così al centro di insidiose trame amorose tessute dalle donne del posto.
Non del tutto consapevole di essere un’ambita preda, guarda il subbuglio intorno a lui in modo ironico e divertito. E alterna dei goffi tentativi di fuga alle sue esperienze di medico.
L’ambientazione. Critica sociale e progresso. Due elementi contribuiscono a costruire il contesto di questa storia. Da un lato, c’è la vita sociale -i salotti, gli inviti, gli incontri- che anima la bella campagna inglese; dall’altro, c’è la professione. Da giovane medico, Mr Harrison sperimenta e racconta i progressi della medicina del suo tempo.
Lo stile. Un vivace bozzetto della borghesia rurale. Se in alcune altre opere tanto spazio è dedicato dall’autrice alla vita drammatica del proletariato, e al rapporto fra modernità e povertà, in questo libro l’atmosfera è decisamente leggera. Nel dare vivacità al racconto è essenziale ruolo di “narratore interno” di Mr Harrison. La sua ironia rende alcune situazioni piuttosto divertenti. E anche se tutto viene raccontato con realismo, il carattere di Mr Harrison e i tratti di certi personaggi femminili- instancabili macchinatrici- mettono bene in evidenza la vena umoristica dell’autrice.
Perché leggere questo libro
Partendo da una considerazione di carattere generale, posso dire che se vi piace la letteratura inglese del 1800, Elizabeth Gaskell è un’autrice da leggere.
Quanto a questo libricino in particolare, è veramente delizioso: un ritratto della borghesia inglese, che sotto i toni leggeri e divertenti, nasconde un’analisi acuta di un mondo in trasformazione.
Per me è consigliatissimo.
Ringrazio la CE per la copia
Post by Sara P.