“Le cinque porte della felicità. ” di Pierluigi Luisi.

20 Dic 2022 | Narrativa

“Forse, Matteo, ci sono diverse porte che conducono alla felicità. Si tratta per ognuno di noi, di scegliere la porta giusta.”

Quanto influiscono gli incontri che facciamo nel costruire la nostra felicità?

Tantissimo, ovviamente.

Perché una parte essenziale della nostra storia è il rapporto che abbiamo con gli altri: la gioia o il dolore vengono anche da lì.

E se partite da questa premessa, allora sì che capirete “Le cinque porte della felicità. Una storia di amore e buddismo.” di Pierluigi Luisi.

Il protagonista del libro, Marcello, è un uomo alla ricerca della felicità. E per tutto il racconto la rincorre, credendo che abbia la forma di una donna bella e misteriosa, la Castellana.

Marcello ha trascorso tre lunghi anni in un monastero buddista in Nepal, per diventare monaco, ma ha infine abbandonato quella strada…perché lui crede che l’amore ideale ed eterno esista. Il suo amico, Matteo, è riuscito a diventare monaco e fedele al suo credo è convinto che tutto ciò che nasce sia destinato a perire.
Il tentativo di attaccarsi a qualcuno perciò è destinato a fallire.
Marcello e Matteo hanno condiviso per un periodo strade che poi si sono separate, ma che sembrano ora pronte a riunirsi per un’ultima volta.
Matteo è gravemente malato e Marcello lo raggiunge a Kathmandu.
Sarà un’occasione per i due di confrontare di nuovo le loro due diverse visioni della vita . E Marcello si troverà di fronte al vecchio interrogativo: la vera felicità è l’assenza di turbamento? Oppure sono l’amore e le emozioni che proviamo a riempire un’esistenza?

Il romanzo esplora il dubbio in modo affascinante.
E molto intrigante è l’idea del viaggio, della ricerca.

L’intreccio lineare si arricchisce di una serie di incontri particolarissimi con personaggi secondari carismatici, a volte persino misteriosi.
Le donne che incontra Marcello sono quasi apparizioni che incarnano un tipo di affetto o di emozione: la complicità con la piccola Maria, il fascino seducente della Castellana, il sentimento solido reale e confortante di Eva. Ognuna di loro ha qualcosa che la rende “magica” e contribuisce a creare un’atmosfera quasi onirica in alcune parti del racconto.

E poi la prosa, bella e curata, fa il resto: vi sentirete sospesi fra favola e realtà, fra il sogno e il desiderio della felicità e l’esperienza effettiva dell’amicizia, dell’amore e della perdita.

A me è piaciuto veramente molto e ve lo consiglio se cercate un libro che sia un racconto dai toni delicati e sognanti e allo stesso tempo un punto di partenza per riflettere sul tema della felicità e dell’importanza delle scelte che ogni giorno facciamo.

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