“Layla” di Massimo Piccolo

9 Ago 2021 | Fantasy e Fantascienza

Oggi dedichiamo un post a “Layla” di Massimo Piccolo edito da Neapolis Alma Edizioni.

La trama.


Il romanzo racconta le vicende di quattro ragazzi, Layla, la protagonista del libro, Pisto (Tommaso Pistone), Gabriel e Sara.
Layla si è appena trasferita a Napoli da Firenze e si trova ad affrontare tutte quelle incertezze e insicurezze, che di solito tormentano gli adolescenti che vivono grossi cambiamenti. Ma c’è di più, Layla è una ragazza timida sempre preoccupata del giudizio degli altri e insicura della sua fisicità. Si sente a disagio per il suo corpo, “da bambina” in confronto ai fisici da pin-up delle coetanee.

La prima a stringere amicizia con lei è Sara, che permetterà a Layla di conoscere anche Pisto e Gabriel e diventare parte del gruppo. Gabriel è un ragazzo affascinante e curioso, che ha un suo blog , in cui cerca di dare spiegazione razionale a fenomeni paranormali. E proprio in una delle sue ricerche coinvolgerà anche Layla, dando una svolta decisiva alla storia. Parallelamente alle vicende dei ragazzi, vengono raccontate le esperienze della Sposa, una donna misteriosa, che indaga il mondo dei non vivi, alla ricerca del rito che può cambiare tutto.

La mia opinione.


Comincio con il dire che questo libro mi è piaciuto moltissimo. L’ho letto molto rapidamente, ansiosa di scoprire la conclusione. È un libro in grado di mantenere sempre viva la curiosità del lettore.


L’ambientazione. Da un lato ci sono i luoghi di sempre della vita di un adolescente: la scuola, la pizzetteria, i locali dove i ragazzi vanno a ballare; dall’altro c’è Napoli, come dipinta in un quadro affascinante e suggestivo. Ci sono le vedute, la vista sul mare che piace a Layla e che placa la sua inquietudine; ci sono i luoghi di Napoli esoterica, quelle che Gabriel visita e scopre in cerca di risposte razionali al superstizioni e leggende. E poi ci sono le tracce del mondo della magia nera: i contatti e gli incontri della Sposa.


I personaggi. Per quanto riguarda i ragazzi -Gabriel, Pisto e Sara- , il loro ritratto è reale e ben definito. Sono adolescenti come tanti, i loro timori e insicurezze sono facili da ritrovare ritrovare in tanti coetanei. Sara vorrebbe aver successo con un Blog di moda; Gabriel è legato alla fidanzatina di sempre, ma è tentato dal desiderio di novità; Pisto è innamorato della ragazza più bella, che ovviamente non ricambia i suoi sentimenti. Il discorso cambia invece per Layla e la Sposa, che sono, a mio avviso, i personaggi più affascinanti della storia. I contorni dei loro personaggi sono evanescenti. Il loro ruolo nella trama è avvolto dal mistero. E il fatto che le loro vicende siano tutte da chiarire, crea nel lettore un’inquietudine, che spinge a leggere rapidamente ogni pagina, in cerca del tanto atteso epilogo.

Layla non cresce come le coetanee, non ricorda tante cose, ha bisogno sempre delle sue medicine per mantenere un equilibrio; è una ragazzina che tende a volte all’autolesionismo, e vi farà scorrere non pochi brividi lungo la schiena. E poi rimarrete affascinati dalla Sposa, dalla sua ricerca sistematica del giusto collegamento fra due mondi solo all’apparenza divisi; dalla sua indagine su coloro che sono sospesi; dagli incontri che materializzano una realtà impossibile da spiegare razionalmente.


Lo stile. Per quanto certe situazioni siano in grado di produrre una certa inquietudine, niente è mai troppo esplicito. Le allusioni a interpretazioni alternative a quella più immediata e semplice, sono però in grado di mantenere in tensione in lettore. Insomma l’intreccio è costruito in modo tale da dare l’idea di una normalità in cui però si affacciano eventi, comportamenti insoliti o inattesi, che mantengono viva curiosità e suspense. Leggerete il libro cercando conferme a quello che avete pensato di capire e il finale poi vi sorprenderà. Ma tutto è raccontato con una prosa pulita e lineare, con il linguaggio giovane dei ragazzi, che però non è mai banale.


Perché leggere questo libro.


Se siete alla ricerca di un romanzo d’atmosfera “Layla” di Massimo Piccolo è il libro per voi. Lo scenario vi stregherà e la storia vi coinvolgerà appieno.


Se l’idea di un ponte fra il mondo dei vivi e dei morti vi incuriosisce e vi intriga, vi basterà seguire Gabriel nelle sue ricerche nei luoghi più suggestivi di Napoli; o conoscere La Sposa.

Se vi affascinano i personaggi ambigui, che sfuggono alla vostra comprensione fino alla fine del libro, questo è il romanzo per voi.


Insomma…
“I veri fantasmi sono le persone strappate alla morte che hanno, però, già abbandonato la vita…”
Perché niente è come sembra…

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