Oggi, nello spazio dedicato a Recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di “La signora Morgenstern e il male” di Marcel Huwyler edito da Emons, per la collana Gialli Tedeschi.
Comincio con il dire che questo libro è stato, forse, il più bel giallo “classico” che io abbia letto quest’anno.
Ci sono una serie di motivi…
- L’originalità della protagonista, che non somiglia a niente di già letto (o già visto), e che nel corso del racconto diventa un personaggio sempre più irresistibile.
- L’idea alla base della storia: un intreccio che unisce in modo assolutamente avvincente certi elementi da Spy story alle indagini del tipo del giallo deduttivo.
- Lo stile di scrittura, fluido e scorrevole, impeccabile nella caratterizzazione dei personaggi, capace di divertire e di tenere in tensione il lettore.
Ma vediamo di considerare certi aspetti più nel dettaglio.
La trama.
Violetta Morgenstern è una maestra in pensione che ha trovato un modo insolito per passare il tempo: uccide criminale e malfattori; soggetti che la legge non punisce, ma che è giusto paghino per le loro cattive azioni. Lo fa in modo originale e decisamente creativo, tanto da attirare l’attenzione di un’organizzazione molto particolare…
Violetta viene scoperta, catturata e incarcerata dalla Tell, un’unità speciale dei servizi segreti svizzeri, che fa alla donna una proposta impossibile da rifiutare : la Tell restituirà a Violetta la libertà, ma in cambio lei dovrà compiere omicidi su commissione.
La signora Morgenstern inizierà così la sua avventura…
Affiancata da un ex mercenario…
Sulle tracce di un pericoloso criminale che semina delitti…
La mia opinione
Già dalle prime righe di questo post credo che vi siate fatti un’idea chiara della mia opinione su questo libro.
Aggiungo che è una lettura da non perdere per gli amanti del genere.
L’ho letto in pochissimo tempo e ora smanio per leggere il seguito…
Succede così, quando si rimane incantati dai personaggi.
La protagonista, Violetta Morgenstern, è squisitamente eccentrica. Sebbene sia una maestra cinquantanovenne in pensione, ama le emozioni forti. Odia in modo viscerale chi fa del male al prossimo, e fa giustizia da sé, quando la legge non riesce.
Come? Grazie alla sua età che la rende invisibile, all’atteggiamento pragmatico con cui accetta l’idea di uccidere i cattivi, alla sua maestria nel trattare i veleni naturali, e alle sue inaspettate doti di improvvisazione e creatività come assassina.
I personaggi che ruotano intorno a lei sono altrettanto singolari.
Quelli del passato: una mamma esperta di chimica che ha lavorato, nientemeno, per il Mossad; quelli del presente: l’ex mercenario e cecchino infallibile Miguel Schlunegger che l’aiuta nelle sue missioni speciali.
I due, insieme, costituiscono una squadra di sicari tanto bislacca, quanto efficiente.
Miguel e Violetta sono entrambi schivi, poco inclini ad aprirsi agli altri, e insieme dimostrano di avere strabilianti capacità assassine. Lui è metodico, pianificatore; lei ha un talento per i “fuori programma” notevole. Questa squadra così male assortita, all’apparenza, è una fonte inesauribile di sorprese per il lettore: fra battibecchi, litigi, azione, bruschi rovesci e imprevisti.
Il racconto delle loro imprese, è sempre narrato con uno stile capace di combinare un certa vivacità e un bel ritmo, a una prosa molto bella e curata da un punto di vista letterario.
Così l’esperienza di lettura risulta appagante da ogni punto di vista.
L’intreccio è ben studiato, costruito alternando pericoli del passato che ritornano, e mirabolanti imprese nel presente.
Le vicende assumono mille sfumature diverse, regalando divertimento e tensione ( e anche un po’ di malinconia e tristezza in alcune pagine) e dunque la narrazione non è mai monocorde.
Perché leggere questo libro
“La signora Morgenstern e il male” non solo ha tutte le carte in regola per essere un ottimo giallo, ma ha quel qualcosa in più che solo i libri veramente belli possiedono: la capacità di fare sentire al lettore la mancanza dei personaggi, una volta chiuso il libro.