“La seconda vita di Missy Carmichael” di Beth Morrey

1 Feb 2021 | Narrativa

Oggi dedichiamo un post alla recensione di “La seconda vita di Missy Carmichael” di Beth Morrey.

Il libro pubblicato nel 2019, e subito considerato l’esordio dell’anno, è arrivato in Italia sono nel 2020, ad Agosto, quando Garzanti ha pubblicato la versione italiana.

Trama

“La seconda vita di Missy Carmichael” è la storia di un’anziana signora, sola, che vive in una casa enorme. Ha “perso” da poco l’adorato marito Leo, ed i suoi figli vivono lontani. Ogni giorno per lei è uguale agli altri, e la casa è troppo silenziosa.

“Quiete silenzio e spazio. Ciò che in apparenza avevo bramato per tutti quegli anni si rivelò la cosa peggiore e più nauseante che avessi mai conosciuto. Pensavo che sarei impazzita e fu allora che dovetti uscire”

Missy  è quasi sul punto di sprofondare in una pericolosa apatia.

“Sdraiata a letto, quella mattina, fissavo il muro sin dalle ore piccole e non mi ero mai sentita tanto vecchia o tanto apatica.”

eppure qualcosa la spinge a resistere ancora una volta,

“Una vaga curiosità, forse…bisogna pure aggrapparsi alle ultime vestigia di una mente indagatrice e impedirle di scivolare via…”

si fa forza ed esce per una passeggiata al parco. E questo atto di coraggio, piccolo per chiunque altro, ma enorme per il cuore di Missy, pesante di solitudine e sensi di colpa, le cambierà la vita. In quella strana mattinata, Missy incontra per la prima volta Angela,  con suo figlio Otis, e Sylvie, con i suoi cani Nancy e Decca. Angela è una donna irruenta con dei folti capelli rossi ed un marcato accento irlandese. Una madre che cresce da sola il suo bimbo. Sylvie è una donna piena di Joie de vivre.

“Sotto tanti aspetti mi ricordava Leo, Condividevano una solarità che incoraggiava la gente a ruotargli intorno, e con entrambi io volevo essere il perielio, il punto più vicino dell’orbita”

Queste due donne l’assistono in un momento di smarrimento, le offrono un caffè. È un gesto semplice e naturale per loro, ma per l’anziana signora è il miracolo di una seconda vita che sta per iniziare.

La Recensione

Ho letto questo libro in due giorni e mezzo. Perchè? Per citare l’autrice “era un’attrazione che non potevo ignorare”.
La scrittura non è eccessivamente complicata, anzi, dal momento che la narrazione è in prima persona, nel complesso è abbastanza spontanea, ma ha una capacità evocativa incredibile. Con poche semplici parole, l’autrice, dà forma ad emozioni profonde ed intense.

“Le mie passeggiate sono diventate più lunghe, se fatte con qualcuno accanto. Ho aperto uno spiraglio nel guscio in cui mi ero rifugiata. Ma all’inizio l’ho richiuso subito, per paura che qualcuno  potesse conoscere i segreti che non ho mai confessato a nessuno”

Che dire ?Semplice, completo…

L’intreccio si sviluppa su due diversi piani temporali. C’è il presente di Missy e c’è il passato. I momenti in cui viene raccontata l’amicizia fra Missy, Angela e Sylvie si alternano ad episodi della vita precedente della protagonista: la sua gioventù, gli studi, l’amore travolgente per Leo, la maternità. Ed alla fine questi due binari si uniscono: il calore, il sostegno che le amiche regalano a Missy, le permettono di chiudere i conti con i segreti ed i sensi di colpa di un passato difficile.

I personaggi. La protagonista è assolutamente eccezionale. Non è particolarmente empatica inizialmente.

“essere aperti con le proprie emozioni e rivelare in modo tanto palese la propria devozione mi sembrava un atteggiamento temerario, come se si volesse per forza suscitare una reazione”

Ma è questo aspetto che la rende straordinaria. Missy è una donna che si è tenuta aggrappata alla vita, alle persone, sopportando in silenzio le insicurezze ed i dolori. È una donna che ha una sensibilità incredibile, che però non riesce ad esternare. Si chiude in se stessa di fronte alle difficoltà. Ha bisogno di mollare la presa, di sciogliersi. Ed è grazie all’affetto di queste strane donne che conosce , che le offrono gentilezza e riempiono le sue giornate, che diventa consapevole di quanto sia necessario cambiare. Anche quando ormai è anziana…Ma c’è sempre tempo per iniziare questa seconda vita.

L’ambientazione. Essendo un racconto basato molto sul vissuto e sul mondo complesso delle emozioni, le descrizioni dei luoghi non sono di primaria importanza. O meglio, quando lo scenario cambia, tutto viene descritto con cura, ma viene spesso posto l’accento su un dettaglio piuttosto che sul luogo in generale. In particolare ho apprezzato la capacità che ha l’autrice di rievocare un episodio o un sentimento attraverso la descrizione di un oggetto -una foto, un tappetto, un vecchio vestito-

Perché leggere questo libro…

è una storia comune, assolutamente completa. È il racconto di una vita intera, il resoconto del succedersi di emozioni lungo tutta un’esistenza. C’è l’amore ed il dolore, il coraggio e gli sbagli. La paura di ammettere di aver commesso un errore, o di riconoscere quelli degli altri , perché li si ama troppo. E poi c’è la consapevolezza di tutto ciò, acquisita grazie al contatto umano, grazie alle esperienze altrui. Insomma, non potete rimanere impassibili. Dovete per forza riconoscervi in qualcosa. Io, ad esempio, ho pianto un giorno per la scena in cui Missy allatta la figlia Melanie. E non so perché, se per la descrizione o per i miei ricordi.

Ma questo è il potere straordinario di questo libro: vi racconta le emozioni di Missy e rievoca le vostre…credetemi troverete qualcosa per cui piangere…tutti!!

Post by Sara P.


Autore: Beth Morrey
Genere: Narrativa
Copertina flessibile:336 pag
Editore: Garzanti
Lettore: Per chi ama i personaggi testardi e permalosi, ma con un cuore grande.

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