La trama
Siamo nel 1750, l’anno del Giubileo a Roma. Nel Rione Regola la famiglia Corneto controlla ogni cosa, e benché i Corneto non siano nobili di origine, dal loro palazzo nei pressi di Campo de’ Fiori dirigono tutto ciò che accade in ogni vicolo del quartiere. I Corneto hanno risorse economiche enormi, guardie personali, e occhi e orecchie in tutte le strade della città. Ma di una cosa sono purtroppo privi: un erede maschio, prestante e in grado di dirimere ogni questione secondo i modi della tradizione. Il vecchio Vipsanio Agrippa, il capofamiglia, ha perduto i suoi tre figli maschi, e al patriarca restano come possibili eredi solo i suoi due nipoti: Adone e Cassiopea. Ma Adone è un nano, deforme e saltellante, sempre ubriaco e impresentabile; e Cassiopea Corneto, è purtroppo una donna. Ma Cassiopea non si rassegna a restarsene in disparte. È una creatura affascinante, libera nella mente e nei costumi, decisa, irascibile e dalla dubbia reputazione. Questo eterogeno gruppetto esercita tranquillo il proprio potere a Regola, consapevole della posizione che garantisce il prestare denaro a usura. Ma proprio perché i Corneto sono i padroni di Regola, presto si abbatte su di loro una serie di misteriosi avvenimenti. Delle giovani donne vengono assassinate alla viglia del Giubileo nel loro Rione. Vengono uccise secondo un rituale ben preciso, agghiacciante, e i loro corpi vengono rinvenuti nelle chiese di Regola. Il fatto potrebbe attirare l’attenzione dei domenicani e dell’Inquisizione, e così mettere in pericolo gli affari dei Corneto. La famiglia allora per scongiurare tutto ciò inizia ad indagare sulla misteriosa serie di delitti, e a capo delle ricerche c’è Cassiopea Corneto.
La mia opinione
Comincio col dire che questo libro mi è piaciuto molto, perché è un viaggio affascinante alla scoperta della Roma del 1700, e sulle tracce di un misterioso assassino. “La regola del Leviatano” è un libro che ha il fascino di un giallo storico, ben costruito e molto piacevole da leggere.
L’ambientazione. È assolutamente bella e suggestiva. Non solo vengono descritti alcuni edifici storici di Roma, ma molto spesso vengono citate le tradizioni legate a quei luoghi. E l’autrice così non solo crea una cornice storica credibile in cui inserire i fatti ; ma dà vita a un’atmosfera molto particolare, intrigante, popolando i luoghi di personaggi, leggende , riti e dicerie. Basti citare, fra tutti, l’ospedale del Santo Spirito e la “ruota degli esposti”; la chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte, con la confraternita di frati incappucciati in processione per recuperare i cadaveri insepolti lungo il fiume o nelle campagne; o la splendida descrizione del palazzi nobiliari , quello dei Capodiferro, poi proprietà Spada, o il meraviglioso Palazzo Pamphili lungo la via Lata. Insieme ai protagonisti della storia, vi muoverete fra i vicoli di Roma, respirandone l’olezzo, riscoprendone l’antica vivacità, o rivivendone la bellezza d’allora.
I personaggi. Sono tutti ben rappresentati, con un carattere e una personalità ben definiti, che li rendono vivaci e intriganti. Ma la regina della storia è Cassiopea. La bella Corneto vuole evitare che il rione Regola, e così gli affari di famiglia, siano presi di mira dalle odiose attenzioni del Santo Uffizio. L’ombra dell’inquisizione e dei domenicani incombe sui vicoli di Roma, e prima che questi come lupi inizino a fiutare in cerca di facili prede, Cassiopea è intenzionata a risolvere il mistero degli omicidi. E ne ha tutte le capacità. Cassiopea è una donna che porta sulle spalle la consapevolezza di essere l’unica possibilità per i Corneto di continuare a prosperare. Ma la sua è una posizione difficile. In un periodo storico in cui le donne devono restare in disparte, lei invece è costretta ad assumere gli atteggiamenti e l’autorità degli uomini. Perciò impersona da sempre un ruolo preciso. Non è incline ai sentimentalismi, è all’apparenza fredda e calcolatrice. Non mostra mai pietà e non appare mai esitante. Insomma non abbassa lo sguardo di fronte a niente e nessuno. Esercita il potere dei Corneto con tutta la sua vivacità e determinazione, mostrandosi dura per ottenere il rispetto che merita l’erede dei Corneto. Eppure certi incontri che farà nel corso della storia la faranno vacillare, disorientandola non poco.
Lo stile. Il racconto alterna alle descrizioni una buona dose di dialoghi e di scene in un certo senso d’azione. Insomma, anche se il romanzo è d’ambientazione storica, e non pochi sono i richiami alla città dell’epoca, l’autrice non si dilunga mai troppo sulla ricostruzione storica, e fa progredire le indagini con un buon ritmo. Il linguaggio impiegato è in linea con l’epoca raccontata.
Perché leggere questo libro…
Se vi piacciono i gialli d’ambientazione storica, questo libro vi piacerà: vi condurrà indietro nel tempo, a passeggio fra i vicoli di una Roma piena d’atmosfera e suggestioni
Se pensate che sono i protagonisti di carattere a illuminare una storia, Cassiopea vi rimarrà impressa nella mente, coi suoi vestiti troppo appariscenti, il suo ghigno malefico e la sua straordinaria intelligenza.
Post by Sara P.