Oggi vi parlo di “La ninfa Costante” di Margaret Kennedy edito da Fazi Editore, che ringrazio infinitamente per la copia.
La trama
Il libro, scritto da un’autrice del Novecento inglese -poco conosciuta, ma straordinaria- narra la storia dei giovani della famiglia Sanger. Figli di un compositore, i Sanger vivono sereni e senza regole girovagando per l’Europa e trascorrendo ogni primavera nella loro casa sulle montagne. Crescono fra la musica del padre e le continue visite di musicisti e compositori, e la loro vita procede felice e spensierata fino alla morte del padre. Quando questi viene a mancare, una cugina dei ragazzi, Florence Churchill, li raggiunge, con l’intenzione di riportarli con sè a Londra e occuparsi di loro.
Florence rimane inizialmente rapita dalla “leggerezza” e semplicità dei Sanger e si innamora di Lewis Dodd, un compositore amico di famiglia.
Quello che Florence non sa, però, è che fra lui e Teresa, una ragazza Sanger, c’è un profondo legame.
Teresa è da sempre innamorata di Dodd…
La mia opinione
Comincio con il dire che ho trovato questo libro bellissimo. È uno di quei racconti in cui la complessità dei personaggi, il loro vivido ritratto fanno la differenza.
I personaggi. Oltre che da Teresa il “circo Sanger” è composto da Caryl e Kate – figli di una prima relazione-, Antonia, Paulina e Sebastian, e Susan la figlia nata dall’ultimo matrimonio di Sanger (con Linda).
I Sanger sono conosciuti per essere “volgari, vistosamente intelligenti, fracassoni e di una genialità esplosiva in tutto quello che facevano o dicevano”
Non hanno mai frequentato una scuola e l’unica formazione che hanno è quella musicale impartitagli dal padre.
Ma ognuno di loro ha una personalità affascinante. E tutti sono abilmente ritratti dall’autrice.
Antonia è bella, mutevole e scapestrata;
Paulina è incline al melodramma e con una discreta instabilità emotiva;
Sebastian è curioso e con lo spirito dell’avventura;
Caryl e Kate sono affidabili, educati nei modi;
Susan è viziata ed egocentrica come sua madre Linda, ma talentuosa nel canto.
Il personaggio più bello in assoluto, però, è Teresa, Tessa.
Tessa è vivace, brillante e “un’allegria segreta animava i suoi occhi tendenti al verde, come se per lei la vita fosse una faccenda assai divertente, ma volesse nasconderlo al mondo.”
E si concede all’amore e al dolore con una passione e un’intensità di pensiero rari in una ragazza di quattordici anni.
Teresa, infatti, è segretamente innamorata di Lewis Dodd, un amico di suo padre:
“provava quell’amore costante e indomito capace di illuminare anche i luoghi più inospitali e bui come una fiaccola sempre accesa”
Dodd ha un carattere difficile. Con la crudeltà e una tetra arroganza nasconde la sua sensibilità: a volte è romantico, a volte sprezzante.Vive per la sua musica. Mal sopporta regole e convenzioni e ammira profondamente Sanger. Teresa ai suoi occhi è solo una ragazzina, ma sente in cuor suo che una profonda affinità lo lega a lei.
Tuttavia, non sa interpretare i sentimenti che la ragazza nutre nei suoi confronti e non riesce nemmeno a comprendere veramente i propri.
Così, quando incontra Florence, rimane incantato dalla bellezza di lei.
Florence ha dei modi raffinati, un fare allegro e rassicurante. È colta, di buon senso e determinata.
Florence rappresenta ciò che per Dodd dovrebbe essere l’unione ideale: la moglie perfetta per accompagnarlo verso il successo. Florence può dargli l’equilibrio necessario per produrre musica, può aiutarlo a conoscere le persone giuste, e può guidarlo attraverso il labirinto dell’etichetta dei migliori salotti londinesi.
Eppure ciò che è conveniente non basta a rendere felice Dodd.
Dodd si sente prigioniero del conformismo e sente la mancanza della spontaneità e della sregolatezza dei Sanger…
L’ambientazione. Nella prima parte del libro le vicende narrate hanno come sfondo la meravigliosa natura del Tirolo austriaco, con i suoi “dirupi di nuda roccia, quei nevai, e il profilo spoglio della vetta […] l’erba piegata dal vento”
In Tirolo, ogni primavera, i Sanger si ritirano, per abitare nel loro enorme chalet sulle Alpi.
Sulle montagne la bellezza dei luoghi ispira i musicisti; le distese verdi regalano spazi infiniti e libertà; i suoni riempiono l’aria seguendo un ritmo ben diverso da quello della città.
Nella Karindehütte regna il caos: c’è sempre un forte vociare, i litigi fra i ragazzi , un andirivieni costante di ospiti
“Invitava chiunque a stare da lui, sbattendosene grandiosamente della mancanza di denaro e di posti letto“
Londra fa da contraltare all’atmosfera della montagna: è il luogo dell’ordine e della rispettabilità che soffoca il carattere bohémienne di Dodd e i Sanger.
Le ragazze vengono inviate in una scuola che dovrebbe “domarle”: non hanno un momento libero e ogni cosa è rigidamente programmata.
Lewis insieme a Florence intrattiene pubbliche relazioni che non vorrebbe. Le case sono silenziose, arredate in modo impeccabile. E le persone ascoltano la musica in un modo “composto” che i giovani Sanger non riescono a capire.
Lo stile. Per quanto l’intreccio sia semplice – una storia di famiglia che sfocia nel triangolo amoroso- questo libro è capace di assorbire completamente il lettore. L’autrice dipinge immagini e restituisce emozioni in un modo tale da assorbire chi legge. E i ritratti dei suoi personaggi sono indimenticabili.
Perchè leggere questo libro
“La ninfa Costante” è un libro bellissimo, che ha il sapore dei classici.
Io ho sinceramente amato il personaggio di Teresa: è un ritratto femminile incredibile, capace di rimanere a lungo impresso nella mente.
La storia raccontata è quella di un amore difficile e travagliato, di un sentimento necessario al quale non si può rinunciare.
Perciò, se siete dei romantici, non potete proprio perdervi questo libro.
Post by Sara P.