Oggi, nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di un romanzo giallo che mi è piaciuto molto,
“La finestra del terzo piano” esordio di Paola Darò pubblicato da Piemme.
Si tratta di un mystery ambientato nella Torino dei giorni nostri.
La protagonista Adele, un po’ eccentrica gallerista, si trova coinvolta nell’indagine su un 0micidi0.
Il corpo di un anziano signore che abita nel palazzo di fronte al suo viene rinvenuto senza vita.
E le circostanze del ritrovamento sono singolari.
Così, nonostante Adele nemmeno lo conosca, il richiamo dell’ arte la spinge a improvvisarsi detective.
E cominciamo proprio con il considerare questo aspetto, a mio avviso molto interessante.
Adele non sa che nel passato dell’ uomo c’è una storia da pittore e quando la nipote di lui la contatta per capire cosa fare delle opere del defunto, la scoperta la porta a suggerire di organizzare una mostra commemorativa.
La mostra però innesca una curiosa catena di eventi che presto assumono il profilo di un’ intrigante indagine.
Partendo dalla “lettura” delle opere d’arte, con uno sviluppo narrativo affascinante, l’autrice sposta abilmente il fulcro del racconto su due elementi classici del giallo:
Un passato pieno di segreti, per il quale i conti non tornano 👉una storia familiare drammatica, e vicende personali complesse. Una vita costellata da grandi successi e un inspiegabile declino, da misteriose fughe a Londra e improvvisi ritorni in Italia.
Gli enigmi da decifrare 👉 piccole tracce nascoste nei dipinti. Firme in codice, pennellate che sembrano prendere strade sempre diverse. Troppo. E capitolo dopo capitolo dalle tele prende forma un’astuta composizione di bugie e inganni.
Trattandosi poi di un mystery, genere nel quale è essenziale empatizzare con il protagonista, fa bene l’autrice a dare un ritratto bello e approfondito della sua protagonista 👉L’indagine è anche un’occasione, per Adele, di riflettere sulla propria vita.
E fra i personaggi secondari che si succedono nei capitoli, e vengono coinvolti nell’indagine, la maggior parte appartiene alla vita privata della protagonista.
Molto bella anche la descrizione di Torino che è lo scenario principale della storia (salvo una breve trasferta a Londra).
Tratteggiata quel che serve per vivere il senso di familiarità e la calura estiva della città.
Tutti questi elementi si compongono armoniosamente, dando carattere a una trama ben costruita (con colpo di scena finale) e raccontata con una prosa efficace.
La scelta della narrazione in prima persona, si addice poi benissimo, al carattere della storia e della sua protagonista.
Insomma, a me è piaciuto molto e vi consiglio proprio di leggerlo!
Ringrazio la Ce per la copia omaggio.
Post by Sara P.