“La Costanza è un’eccezione” di @alessiagazzola edito da @longanesi
Oggi, nello spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, parliamo di questo divertente e appassionante romanzo.
La trama
Costanza Macallè ha da poco lasciato l’Istituto di Paleopatologia di Verona per un impiego da anatomopatologa a Venezia. I suoi ex colleghi -Miss Foley, Ans e Diana- la contattano per proporle un nuovo incarico dal compenso decisamente lauto.
Una ricca signora vuole che l’equipe indaghi sui suoi antenati. Ultima discendente dell’antica famiglia veneziana degli Almazàn, la donna chiede al team di analizzare ciò che resta dei suoi antenati in una vecchia cripta.
La Almazán vuole riabilitare il suo casato, mettere a tacere con la scienza le dicerie che da secoli macchiano la storia dei suoi avi.
Costanza, in principio è restia ad accettare il lavoro, ma alla fine si lascia convincere. Perché?
Perché è curiosa e le tinte fosche di questo mistero la intrigano ; è una madre single e una lavoratrice precaria che ha sempre bisogno di risorse; perché nel progetto è coinvolto Marco, il padre di sua figlia Flora, l’uomo sexy e complicato che Costanza non riesce a togliersi dalla testa.
La mia opinione
Carino, carino, super carino!!!
Una lettura spensierata che però coinvolge decisamente.
L’ambientazione. In questa avventura Costanza si ritrova nella bella e suggestiva Venezia. Scorci mozzafiato, “il verso dei gabbiani, il motore dei motoscafi, la gentile risacca del mare sulle fondamenta dei palazzi […]” accompagnano Costanza nelle sue peregrinazioni attraverso la città fino alla cripta.
In questo locale misterioso, nascosto sotto la chiesa di Santa Maria della Mercede, che sta per essere completamente restaurata, Costanza e i suoi scoperchiano tombe e sarcofagi, fra l’acqua che sale, il buio e l’umidità.
I personaggi. Alessia Gazzola li rende tutti irresistibili. Alcuni hanno parte attiva nell’indagine (fra questi Ans, l’archeologo è il mio preferito) , altri animano la vita privata di Costanza (confesso di aver adorato la piccola Flora).
Li avete conosciuti tutti dai volumi precedenti della serie. Del tutto inediti sono invece gli Almazàn: la nobildonna elegante, algida e altera, finanziatrice della ricerca; e suo figlio, affascinante medico di successo, e piuttosto scettico. Sono ricchi, misteriosi e sembra proprio che nascondano un segreto.
L’inarrestabile Costanza, dunque, è impegnata a districarsi in una fitta rete di relazioni interpersonali. E lo fa ovviamente a modo suo, un po’ goffa, un po’ pasticciona, ma sempre (o quasi) coraggiosa.
Lo stile. Il modo di scrivere dell’autrice mi piace moltissimo: “leggero”, ma mai banale.
Alessia Gazzola dipinge poi dei personaggi deliziosi, e non parlo solo di Costanza.
Vi affezionerete a tutti loro.
Oltre ai toni del racconto, dunque piacevolissimi, ho apprezzato tantissimo la capacità dell’autrice di costruire racconti nel racconto.
A livello temporale , con flashback che raccontano degli Almazàn nel 1600; a livello di “genere” : il mystery si tinge di una tinta rosa assai accattivante, grazie alla love story (più un tira e molla) tra Costanza e Marco.
E ho trovato assai intrigante l’idea che la scienza si unisca all’archeologia in questa caccia all’indizio emozionante…condotta fra passato e presente.
Perché leggere questo libro
“La Costanza è un’eccezione” è un libro che sa intrattenere, nell’accezione migliore del termine.
Offre un mistero intrigante, ma privo delle tinte cupe del crime.
La sua protagonista è intelligente e brillante, ma non un’eroina irraggiungibile e senza macchia.
E nel racconto troverete il giusto equilibrio fra romanticismo e giallo.
Insomma, assolutamente promosso!
E consigliatissimo!
Ringrazio la CE per la copia
Post by Sara P.