Viaggio in Galles…
Così inizio il post, perché fra le tante cose che ho apprezzato di questo libro, quella che più mi ha colpito è stata “l’esperienza” di entrare in una terra aspra e selvaggia e scoprire un mondo ricco di folklore, popolato da uomini duri e tenaci come la natura che li circonda.
Sto parlando di “La chiave delle ombre” di Susan Stokes-Chapman(trad. A. Zanini) pubblicato da @neripozza
E questo romanzo storico (che definire seducente, misterioso e magnetico è poco) è il protagonista dello spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura.
Cominciamo come sempre dalla trama.
La storia, di base, è quella di un giovane medico, Henry Talbot.
Henry è un celebre chirurgo londinese, costretto da uno scandalo ad abbandonare la città per uno sperduto villaggio del Galles più profondo. A offrirgli un salvifico per quanto degradante posto di lavoro è Lord Julian Tresilian, del maniero di Plas Helyg.
Tresilian è un uomo impenetrabile, che si muove a fatica, consumato da un pallore estremo, ma animato dalla passione per la sua collezione di libri rari e antichi. Tresilan vuole che Henry curi sua cugina, una donna da tutti ritenuta pazza, e sorvegli la giovane figlia di lei – Linette- per rintracciare segni di un’eventuale follia ereditaria.
Linette è una donna insolita, tutta presa ad amministrare la tenuta e a prendersi cura dei fittavoli.
E Henry non ha vita facile: Linette ha una lingua tagliente e manifesta una pericolosa indipendenza; e anche nel villaggio non mancano le stranezze: i locali avversano apertamente e violentemente l’arrivo del medico e dei suoi metodi scientifici.
Tuttavia, niente è come sembra. Henry si ritrova coinvolto in una lotta fra bene e male, fra la razionalità e l’ombra del soprannaturale. E pare che ciò che si agita nell’oscurità abbia a che fare con la strana collezione di libri di Julian…
Già da questa breve descrizione, avrete capito quale sia l’atmosfera nelle pagine del romanzo.
Ma non finisce qui.
In questa ambientazione resa suggestiva dagli elementi di natura e dalla cornice storica (siamo nel 1783) si avverte un alito misterioso, pericoloso che tiene il lettore costantemente in tensione.
Il rapporto fra i due attori principali, Linette e Henry, traduce in modo dinamico e realistico lo scontro fra una tradizione popolare legata alla terra e alla sopravvivenza, e un’intelligenza moderna, specchio del progresso della scienza.
E a rendere la storia ancora più movimentata, c’è un’insidiosa minaccia che incombe su a Henry e Linette: il mondo clandestino delle società segrete e dei loro rituali.
L’immagine di una terra in cui nuovo e passato sono in conflitto si colora allora di altre sfumature attraverso
- la ricostruzione di un passato torbido, di segreti oscuri e dolorosi..
- Una ricca platea di personaggi: ricchi tenutari avidi, arroganti e ingiusti; una popolazione locale che cerca nella chiusura agli stranieri e nella superstizione uno strumento per difendersi.
Scontri accesi e inspiegabili eventi diventano così elementi di un coinvolgente mystery, in cui le situazioni si rovesciano in modo rapido e inatteso.
E grazie a una prosa sempre capace di restituire immagini vivide e impressionanti, l’autrice mette in scena una storia enigmatica a tinte estremamente cupe, che vi consiglio proprio di leggere.
“La chiave delle ombre” di S. Stokes-Chapman, come avrete capito, a me è piaciuto tantissimo!
Ps: Susan Stokes-Chapman è anche autrice del romanzo “Pandora”. Io ho una copia che mi aspetta sullo scaffale da tempo immemore, ma a questo punto, credo proprio che lo leggerò quanto prima.
Ringrazio la CE per la copia
Post by Sara P.