Oggi vi parlo un po’ di “La cena del cuore. Tredici parole per Emily Dickinson”, un libro molto bello e veramente originale. L’opera è stata scritta da Beatrice Masini, illustrata da Pia Valentinis e pubblicata da @rueBallu , che ringrazio di cuore per la copia.
La trama.
La struttura del volume è molto particolare. L’autrice parte da alcuni versi o brani di lettere scritti da Emily e li utilizza come spunto per affrontare capitoli differenti della vita della poetessa. E così il mondo della Dickinson prende forma attraverso le sue stesse parole…parole chiave speciali che aprono la porta di un piccolo cosmo, intimo e personale.
Casa, Ritratto, Famiglia, Amore sono solo alcune di esse.
Ad affiancare i versi, e la prosa che di lei racconta, ci sono poi delle bellissime illustrazioni. Colori, immagini e font rendono il volume veramente prezioso ed elegante.
La mia opinione
Comincio con il dire che certi personaggi storici o autori hanno avuto e continuano ad avere un fascino incredibile e intramontabile. Emily Dickinson è sicuramente tra loro.
L’immagine della poetessa che trova rifugio dalla monotonia della vita nella scrittura, che trasmette la sua vitalità alle parole riversando in esse emozioni e sentimenti, è bellissima e romantica.
E questo libro sa raccontarla egregiamente.
La protagonista del volume è ovviamente la celebre poetessa americana, nata nel 1830 e morta 1886. Potrete conoscere aspetti interessantissimi della sua biografia e tingerli delle mille sfumature della sua complessa personalità.
Ad esempio, sapevate che Emily Dickinson è stata una fra quelle poche ragazze che all’epoca hanno avuto modo di studiare?
Frequentò la scuola elementare, l’Amherst Academy (che fra i soci fondatori vantava suo nonno) e a diciassette anni -ma per un solo anno- studiò alla Mount Holyoke.
Emily era una ragazza curiosa e dalla mente brillante e si appassionò alla scuola, studiando anche materie piuttosto insolite per una poetessa. Fisica, chimica, astronomia e persino geologia.
“Un silenzioso vulcano -la vita.”
Lo spazio del racconto è il mondo di Emily, piccolo, semplice. Emily fu una bambina vivace, ma la malattia la rese una donna fragile. La sua salute cagionevole non le permise di viaggiare lontano e l’unica strada che percorse con gioia fu quella breve che la separava dalla casa di suo fratello Austin e di sua moglie Susan -una grande amica della poetessa già prima di diventare sua cognata-. Ma alle anime grandi basta anche uno spazio piccolo per costruire una storia ricca e complessa. E così sullo sfondo delle lettere e dei versi di Emily ci sono colline e tramonti belli e colorati, un giardino rigoglioso, con alberi e cespugli brulicanti di vita.
Emily amò gli animali, i fiori, la natura con trasporto e sincerità. Furono l’unico universo che conobbe, e li raccontò con affetto e dolcezza, come parte di quel rifugio sicuro che fu la sua casa.
Lo stile . Ho apprezzato moltissimo la bellezza delle parole di questo libro.
I versi di Emily hanno un suono melodioso e ammaliante. La prosa di Beatrice Masini ha la meravigliosa capacità di tradurre in un racconto emozionante i sentimenti e le esperienze che hanno ispirato l’arte di Emily Dickinson.
Perché leggere questo libro.
Se amate la poesia, in generale, Emily Dickinson, in particolare, ovviamente non potete perdervi questo libro.
Ma non c’è solo questo.
Il volume ha tutte le caratteristiche di una piccola opera d’arte. Un libro da custodire come un tesoro prezioso.
Le illustrazioni, la selezione dei brani di Emily, la particolarità del racconto costruito intorno ad essi, mostrano in ogni pagina la cura e l’attenzione dedicate alla pubblicazione.
Che altro dire?
Da non perdere!
Post by Sara P.