Oggi parliamo di “La Cacciatrice di Luce” di Hamilton-Powell edito da Fanucci Editore.
Il libro è un romanzo di fantascienza molto particolare, firmato da un’inedita coppia di autori di space opera.
La trama
Amahle è una cacciatrice di luce e viaggia attraverso i pianeti del Dominio per raccogliere i “collari”, apparecchi speciali che vengono affidati a degli individui selezionati, e che questi devono trasmettere di generazione in generazione. I collari registrano esperienze e ricordi di chi li custodisce e Amahle, come gli altri Cacciatori di Luce, a intervalli regolari di migliaia di anni, deve recuperarli per poter rivendere i dati registrati. Da millenni ormai – tanto è il tempo di cui ha bisogno per completare sulla sua astronave il ciclo di viaggio a lei affidato- Amahle svolge il suo compito.
Ma nel corso di una tappa sul pianeta di Winterspite succede qualcosa di strano.
Fra i dati dei collari, Amahle trova un messaggio a lei diretto, che parla di pericolo e tradimento.
A questo messaggio presto se ne aggiungerà un altro, e poi un successivo.
Amahle non potrà più ignorare l’avvertimento e allora la storia prenderà tutta un’altra direzione.
La mia opinione
Un viaggio nello spazio e nei ricordi. Mi è piaciuta veramente molto l’idea alla base di questo libro. Il fatto che i ricordi e le esperienze altrui diventino quasi un “nutrimento” necessario a riempire l’esistenza di alcuni individui è intrigante e allo stesso tempo inquietante. E poi il Dominio è un contesto meravigliosamente complesso e sicuramente affascinante.
L’ambientazione. Un’astronave e mille mondi possibili . Amahle percorre il circuito a lei assegnato all’interno del Dominio a bordo di un’astronave super tecnologica ed enorme, la Mnemosyne. Lunga due chilometri, la Mnemosyne, è il prodotto di una società che ha raggiunto le più alte competenze tecnologiche. È controllata da un’intelligenza artificiale del tutto senziente, comprende biblioteche, sistemi di intrattenimento immersivi, una piscina-acquario, e diverse simulazioni di habitat. Con la Mnemosyne Amahle raggiunge i luoghi più lontani del Dominio: alcuni evoluti e rassicuranti, altri arretrati, pericolosi e abitati da popoli rozzi e feroci.
Ognuno di questi luoghi vive in una sorta di stallo, in un equilibrio in cui non c’è mai involuzione o evoluzione.
I personaggi. Una protagonista senza età e senza memoria. All’inizio della storia, Amahle è come sempre impegnata nel percorrere il suo circuito all’interno del Dominio. Amahle non invecchia, vive ormai da migliaia di anni, ed è venerata dagli abitanti dei pianeti che visita come una divinità. Ma il lungo tempo trascorso rende i suoi ricordi del passato confusi e poco chiari. Il suo presente è fatto di solitudine e isolamento, ma la Cacciatrice è soddisfatta di questa condizione : ama vivere ritirata sulla Mnemosyne, e non apprezza granché i contatti con l’esterno.
L’unico “intrattenimento”, o meglio collegamento con la vita reale che ha, sono i collari. Quando Amahle ne analizza il contenuto rivive le impressioni e le esperienze di chi li ha indossati. Amahle vive le esistenze degli altri, mentre la sua è sospesa in una bolla senza tempo. Ma non è sempre stato così…Amahle ha avuto un passato fatto di intense emozioni, in cui non era sola.
Il problema è che non riesce a ricordare. Ma le cose sono sul punto di cambiare. Amahle riceve messaggi da secoli, luoghi e individui diversi. Dietro ciascuno di essi c’è un avvertimento, che la spingerà a ricercare il passato, per cambiare il suo futuro.
Lo stile. Un’avventura epica in un futuro super tecnologico. Ogni pagina di questo libro è parte di un’avventura emozionante. C’è la componente del viaggio fra pianeti diversi, attraverso lo spazio. Questa comporta un grande lavoro di worldbuilding: scenari, popoli, tecnologie differenti vengono ricreate per il lettore con grande competenza. E poi c’è una componente più propriamente epica: la presa di coscienza della protagonista, il passato che ritorna, la sfida…Una minaccia tremenda che incombe e il sacrificio richiesto per sventarla.
La trama è ben costruita e introduce il lettore alle nuove scoperte (Carloman, gli Eccelsi) creando la giusta tensione narrativa.
Perché leggere questo libro…
A me è piaciuto molto.
“La Cacciatrice di Luce” aggiunge agli elementi classici del genere fantascientifico alcune idee decisamente originali, e il risultato è un’ avventura spaziale coinvolgente e capace di catturare il lettore.
Post by Sara P.
Ringrazio la CE per la copia