Oggi parliamo di…”La biblioteca dei sussurri” di Desy Icardi edito da Fazi Editore, un romanzo molto bello – genere : narrativa contemporanea-, che mi ha regalato mille emozioni.
La trama.
Dora, vive con la sua prozia, Dorina, i suoi genitori, gli zii e il loro figliolo Fulvio, in una casetta lungo il fiume Dora. La prozia, una donna piccolina, ma forte e chiassosa, è in grado di sentire gli “Spifferi”. La donna ha il dono di percepire i sussurri delle case, o meglio la presenza delle anime che ancora si trattengono in esse dopo la loro morte. La piccola Dora ha la stessa capacità della zia e presto se ne rende conto. I suoni e i rumori cominciano ad avere un significato diverso. Ma una serie di eventi drammatici sprofondano Dora e gli altri abitanti della casetta in un doloroso silenzio. Dora allora si rifugia nella biblioteca di Torino dove il silenzio è rassicurante, accogliente. E fra gli scaffali farà due scoperte importantissime. Si può percepire non solo la tristezza ma anche la felicità degli spifferi; e i libri possono essere i compagni e i consiglieri migliori in ogni momento della nostra vita. Lo scoprirà grazie all’amicizia con l’avvocato Ferro, il lettore centenario.
La mia opinione.
Leggere questo libro è stata un’esperienza deliziosa. È un romanzo che unisce due elementi che creano un’immediata empatia: il tema degli affetti familiari; l’amore per i libri.
Ma vediamo un po’ più nel dettaglio quali sono gli aspetti più interessanti di questa lettura.
I personaggi. Dora è la protagonista che seguiamo nella crescita e nelle esperienze di vita. È un personaggio che osserva e vive i fatti con la spontaneità e il trasporto della fanciullezza. Non sempre capisce gli adulti intorno a lei, e trova rifugio, quando è in difficoltà, nella lettura. Ama i membri della sua famiglia con un affetto semplice e profondo, e gestisce il suo dono con l’insicurezza della giovane età. È spesso vulnerabile, fragile, ma coraggiosa e per questo la adorerete. A farle da guida, nella storia, ci sono due personaggi altrettanto straordinari. Nelle cose della vita, la sosterrà la prozia Dorina; nel mondo dei libri l’accompagnerà l’avvocato Ferro.
La prozia è un concentrato di forza, vitalità e generosità, racchiuso in una figuretta piccina e rumorosa. Mezza sorda ai rumori del mondo, sente i suoni che gli altri non possono udire. Ha una punto di vista in più, che la rende ancora più saggia. E si fa carico dei problemi della sua famiglia con un mirabile altruismo.
L’avvocato Ferro è un’apparizione rassicurante. Un vecchietto raggrinzito, seduto al tavolo della biblioteca che crea lettori. Ha vissuto fra i libri e nei libri, e condivide gli insegnamenti che ha avuto dalle pagine più preziose con chi gli è accanto. Ha un debole per Dora, che al loro primo incontro gli sembra disorientata e in cerca di una via di fuga dal dolore. E così la aiuta a far galoppare libera la fantasia in luoghi più sereni e sicuri. È l’inizio di un’amicizia che proseguirà negli anni con una serie di lettere: liste di libri in cui trovare conforto o un consiglio per affrontare le diverse fasi della vita.
L’ambientazione. La casupola sulla Dora, rumorosa, scricchiolante e piena di mobili, è un nido accogliente, in cui essere se stessi. Il fiume che scorre vicino, alterna all’aspetto rassicurante del compagno immutabile, quello di un pericoloso “richiamo” nei momenti di tristezza. E l’insieme appare come un mondo diverso dal resto dei luoghi, con un suo tempo e i suoi ritmi.
La biblioteca invece rappresenta per Dora il silenzio che dona pace e serenità, la quiete e la separazione dai dolori della vita vera. La biblioteca e i suoi volumi introducono Dora in un universo senza limiti e confini, una dimensione in cui i sussurri sono quelli della gioia di chi si sente felice rifugiandosi nei libri. L’autrice crea questi spazi degli affetti e dei libri raccontandoli con il linguaggio della sensibilità, con un’ attenzione tenera e profonda alle sfumature colte dai personaggi, nel loro modo più personale.
Lo stile. La semplicità premia. La prosa è incredibilmente piacevole, leggera, scorrevole. Il linguaggio è curato, ma in linea con le percezioni che una bambina può avere. Poi, mentre la protagonista cresce, il racconto si arricchisce delle parole di un’emotività diversa, più matura. L’autrice è bravissima a costruire questo mondo nuovo che ha la forma e i contorni di quello degli adulti. E lo fa con un tono familiare, capace di rendere partecipe il lettore di ogni situazione, anche di quelle più fantasiose.
Perché leggere questo libro
“La biblioteca dei sussurri” di Desy Icardi è un libro veramente molto bello.
Amerete queste pagine che raccontano in modo tenero e delicato…
*la storia emozionante di una ragazzina -alla quale vi affezionerete sinceramente- e della sua famiglia .
*la magia dei libri…
capaci di aprire le porte a un universo gioioso, nel quale rifugiarsi e far galoppare la fantasia;
capaci di mostrare la strada per comprendere come ciascuno di noi sia speciale.
Insomma, consigliatissimo !!!!
Post by Sara P.