Oggi, nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di “Kim” di Rudyard Kipling pubblicato in questa splendida edizione da Galaad Edizioni.
Il romanzo, un volume di circa 500 pagine, racconta la storia di un ragazzino, orfano di padre irlandese e madre indiana, che vive straordinarie avventure nella sua terra sconfinata e brulicante di vita.
La trama
Kim è un giovane di tredici anni, figlio di un sergente irlandese, morto in povertà. Vive a Lahore, mendicando e svolgendo piccole commissioni per gli indigeni e per certi personaggi di passaggio.
Proprio a Lahore, davanti al Museo, Kim incontra un anziano viaggiatore, un Lama.
Il Monaco è alla ricerca del leggendario “Fiume della Freccia”, le cui acque regalano la liberazione dalla ruota della vita, dai limiti e illusioni dell’esistenza terrena.
Kim decide di seguire il Lama nel suo pellegrinaggio, diviene il suo chela.
durante il viaggio il ragazzo assiste il vecchio in ogni modo, dando prova della sua intelligenza e astuzia. Ma si ritrova pure coinvolto in un gioco decisamente più pericoloso ed emozionante…A Lahore Kim ha ricevuto un incarico da Mahbub Alì, un commerciante pashtun di cavalli, spia indigena al servizio degli inglesi. E sembra proprio che questo incarico sia destinato a diventare il primo di molti…
La mia opinione
Comincio con il dire che ho adorato questo libro. Certo, era difficile e molto improbabile che le cose andassero diversamente, visto che parliamo dell’opera di uno degli scrittori inglesi più grandi di sempre, vincitore del premio Nobel.
Mi ha sorpreso, però, come questo romanzo riesca a essere diverso da tutto ciò che di questo autore ho già letto.
Innanzitutto, è difficile incasellarlo in un singolo genere letterario.
Seguirete il giovane Kim nelle sue avventure, nelle sue scoperte, nel lungo viaggio attraverso l’India. E dunque, da un certo punto di vista, il libro ha tutto l’aspetto di un romanzo di formazione. Ma a questa linea narrativa principale dovete aggiungere il tema della ricerca spirituale, gli elementi di una spy-story vera e propria e un certo tocco tipico del romanzo picaresco.
E così mentre Kim attraversa il mondo per andare incontro al suo destino, le pagine della sua storia vi regaleranno mille sorprese, il divertimento caotico di un’avventura che segue regole tutte sue, lo slancio epico di una missione importante e pericolosa.
E vi affezionerete ai personaggi del romanzo.
Kim è il Piccolo Amico di tutto il Mondo, è un ragazzino di origine europea, ma è completamente immerso nella cultura locale. Si sa bene destreggiare fra luoghi e situazioni, è dotato di grande intuito, ha le abilità pratiche necessarie a un orfano per sopravvivere, sa trarre profitto da ogni situazione e sa sgattaiolare via veloce quando i guai si avvicinano.
Per sopravvivere accetta di fare ogni genere di commissioni e si muove con l’intelligenza e la discrezione di un adulto:
“Si trattava pur sempre d’intrighi, Kim lo sapeva: ma il suo valore stava nel non dire niente a nessuno salvo Mahbub”
Lui, Mahbub Ali, non solo è uno dei migliori mercanti di cavalli del Punjab, ma è anche uno dei più preziosi informatori del governo britannico, registrato nei libri segreti dell’Indian Survey Department.
È una figura chiave nella storia, che certo apprezzerete.
A fare da contraltare all’astuzia di Kim e alla sua abilità nel trovare un espediente giusto per ogni situazione, c’è il vecchio Lama. Il monaco è un anziano un po’ svampito, ingenuo, perso nella sua ricerca spirituale, e che senza il suo piccolo chela è capace di concludere ben poco. Eppure è una figura positiva, leale, che in un clima in cui tutto sembra essere più complesso di quello che è, condivide con Kim la sua visione limpida e onesta del mondo.
Altra protagonista del libro è l’India, bella, meravigliosa, piena di vita. Con le strade brulicanti di colori e personaggi pittoreschi. È l’India della fine del 1800, del tempo dell’Impero Britannico e della guerra.
È una terra nella quale il ritmo e il sapore antico delle cose si mescolano alla modernità che avanza.
I treni corrono sulle rotaie attraversando una terra immensa e la Grand Trunk è uno spettacolo superbo con i carri di grano e di cotone che arrancano sulle strade di campagna e il fiume di gente che, come “macchioline di rosso e blu e rosa e bianco e zafferano” , la punteggia.
Con una prosa magica Kipling ci racconta tutto questo. E fa vivere al lettore un’incredibile varietà di esperienze.
Si sorride seguendo il giovane protagonista che le pensa tutte per sopravvivere durante il viaggio con il suo lama nella prima parte del libro.
Si seguono l’addestramento e le delicate missioni di Kim, nella seconda parte del romanzo.
Perché leggere questo libro
Capirete bene, da quanto vi dico, che se leggerete “Kim” non rimarrete delusi, anzi sentirete tutto il fascino che i grandi classici sanno esercitare, rimarrete stregati da quella splendida alchimia che solo i grandi autori sanno creare.
Ringrazio la CE per la copia
Post by Sara P.