“In punta di penna” di Yukio Mishima

2 Mar 2023 | Narrativa

Oggi nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di “In punta di penna” di Yukio Mishima edito da Feltrinelli Editore per la collana Narratori.

E comincio con il dire che se cercate una lettura stuzzicante e leggera, scegliendo questo libro, sarete sicuramente soddisfatti.

Innanzitutto, la struttura del racconto è molto particolare.
Si tratta di un romanzo epistolare: un libro, cioè che raccoglie il carteggio fra alcuni singolari personaggi.
Ma l’elemento che distingue questo romanzo da altri dello stesso genere è la cornice molto originale che racchiude questa corrispondenza.
L’autore dichiara a inizio libro (e prosegue su questa linea nell’epilogo) che il suo è un esperimento letterario. Più precisamente annuncia che sta per presentare al lettore delle “lezioni di scrittura” in un formato un po’ particolare.
E si tratta di fornire modelli di frasi, spunti ed esempi, attraverso, appunto, le lettere dei cinque personaggi protagonisti della storia.

Ed è grazie a una scrittura fluida, che cambia al mutare del mittente delle lettere che l’autore movimenta la storia, creando una narrazione assai dinamica e vivace.

La trama è tutta incentrata sulle relazioni fra cinque personaggi.
Due protagonisti più maturi e due giovani si trovano coinvolti in una rete di inganni e bugie, come vittime o manipolatori animati dal desiderio amoroso.

Ci sono una vedova quarantacinquenne, vanitosa e piuttosto incline a sempre nuove avventure amorose.

Uno stilista di moda della stessa età. Uomo ricco e di successo, raffinato e sarcastico, subisce eccessivamente il fascino delle donne (soprattutto di quelle giovani e fresche).

Una giovane impiegata in una ditta di commercio, minuta, gentile e piuttosto carina.

Un giovane apprendista in una compagnia teatrale, cerebrale e intellettuale, ma purtroppo per niente ricco e facoltoso.

Un ragazzo pigro e indolente, maldestro e spensierato. Pronto al ricatto pur di ottenere una fetta di torta.

Questi personaggi sono molto diversi fra loro per età e condizione, ma hanno in comune la passione per le lettere.
Dialogano così a distanza e diventano attori di una commedia umana in cui a farla da padrone sono le pulsioni amorose
e le passioni; il fascino ingenuo della giovinezza e la maturità che rende cinici e vede sfiorire la bellezza.
Nessuno però è mai scontato e cambiano ruolo continuamente: da alleati divengono traditori ; sono al tempo stesso buoni e maligni.
E se quattro di loro studiano strategie per ordire -o sfuggire- piani insidiosi e macchinosi, il quinto è pronto a scombinare sistematicamente le carte in tavola.

Insomma, “In punta di penna” è un libro giocoso, che non annoia mai, e che in modo raffinato, ironico e sottile ricostruisce il labirinto complicato e imprevedibile delle relazioni sentimentali.
Un evergreen sicuramente da non perdere!
A me è piaciuto tantissimo.

Ringrazio la CE per la copia.

Post by Sara P.

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