Oggi parliamo di “Il vortice” di Ross McDonald, un romanzo giallo edito da Fanucci per la collana “Piccola Biblioteca del crimine”
Il libro, veramente molto bello, e scritto in modo magistrale, racconta la classica detective Story. L’autore, peraltro, è considerato uno dei quattro grandi del poliziesco californiano.
Ma procediamo con ordine…
La trama
Il detective Lew Archer viene ingaggiato da un’affascinante e misteriosa signora, Maude Slocum. La donna ha intercettato una lettera anonima indirizzata a suo marito. Il testo è esplicito e accusa la donna di avere una vita amorosa segreta, alle spalle del marito. Il compito di Archer è inizialmente quello di rintracciare il misterioso ricattatore, in modo tale che le lettere finiscano e i pettegolezzi sulla vita privata della donna siano messi a tacere. Ma le cose non procedono come dovrebbero: una catena di delitti si succedono, e interessi sempre più grandi prendono forma, mentre le persone coinvolte nell’indagine di Archer muoiono.
Toccherà al detective mettere insieme i pezzi del puzzle, per portare a galla la verità, e smascherare il colpevole.
La mia opinione
Comincio con il dire che se siete amanti delle detective story, “Il vortice” è una lettura assolutamente imprescindibile.
Gli elementi classici del genere ci sono tutti e in una combinazione che ha della meraviglia. Vi sembrerà di muovervi su un set cinematografico degli Anni ‘40 o ‘50.
Insomma, bellissimo e d’atmosfera.
I personaggi. Il protagonista è straordinario. È il classico detective solitario: un fumatore incallito, che non disdegna qualche goccetto, ma che regge l’alcol benissimo.
È cinico, incline all’ironia più cupa, quella che sfocia sovente nel sarcasmo, e ha una lingua tagliente.
“Qual è il suo luogo preferito nell’intero universo, signor Archer?”
“Tre metri sott’acqua a La Jolla, per guardare i pesci con la maschera.”
“I pesci sono così affascinanti ?”
“Hanno diverse qualità. Non sei costretto ad osservarli se non vuoi. E non parlano.”
Ha un passato in polizia che lo ha reso un disilluso. Ma la sua acuta capacità di osservazione, gli fa vedere oltre e intuire la verità, anche quando questa risulta scomoda e non poco pericolosa.
Intorno a lui ci sono personaggi che vivono al limite, dispositi a ogni cosa, lecita o illecita, per mettere iniseme un gruzzolo; ricchi, arroganti e pericolosi uomini d’affari dal passato oscuro, e donne sensuali e letali, femme fatale che ancheggiano e seducono per corrompere.
“C’era la notte nella sua voce e nei suoi occhi, intrappolata come nebbia tra i capelli. Avvolta in un soffice cappotto di lana abbottonato fino al mento morbido, era come una delle ragazze che avevo osservato da lontano alle superiori senza mai riuscire a toccarle; le ragazze con il denaro del petrolio”
L’ambientazione. Meravigliosa! Luci e ombre della California. C’è Los Angeles, Hollywood con i suoi ambigui personaggi disposti a ogni cosa per avere successo, e Nopal Valley con i ricchi giacimenti di petrolio. C’è l’illusione di un mondo sfavillante e luccicante, alle spalle del quale incombe un dietro le quinte dalle tinte oscure. Si va dalle belle residenze dei ricchi, ai villaggi di roulotte fatiscenti
“In quell’aria viziata il fetore del grasso rancido fuoriuscito dalla stufa e l’odore dolciastro di qualche profumo scadente sopra il comò erano impegnati in un’antica faida”
attraverso appartamenti minuscoli e squallidi; dagli Yacht ai locali malfamati, bettole dove l’aria è densa di fumo e puzzo di alcol.
Lo stile. Sin dalle prime righe avrete l’impressione di trovarvi di fronte a un maestro del genere. Il primo libro della serie con protagonista Lew Archer è del 1949, quindi sarete proiettati in una dimensione un po’ vintage, un po’ rétro. Ma intramontabile, aggiungo io. Ross Macdonald ha una capacità incredibile di ricreare le situazioni; di raccontare i luoghi. Le immagini, che si tratti di personaggi o luoghi, sono estremamente vivide. La prosa incisiva, rapida, e pungente come il protagonista che in prima persona racconta le sue indagini.
La costruzione dell’intreccio impeccabile. Fino all’ultima pagina fra agguati, colpi di scena, e menzogne svelate, l’identità del colpevole sarà nascosta da un vortice di rapidi eventi.
Perchè leggere questo libro.
è indubbiamente un must. Sfoglierete uno di quei libri che fanno, o hanno fatto scuola. La capacità di gestire gli elementi del genere dell’autore è indiscussa, e sicuramente una volta conosciuto Lew Archer, sentirete la necessità di leggere ogni altro romanzo dell’autore
Ringrazio la CE per la copia in omaggio
Post by Sara P.