Oggi parliamo di “Il Regno dei Malvagi” di Kerri Maniscalco edito da Mondadori, che ringrazio per la copia.
Si tratta di un fantasy , primo volume di una saga che racconta le avventure di Emilia e la sua gemella Vittoria.
Ho trovato questo libro a tal punto coinvolgente, che conclusa la lettura, non ho saputo resistere è ho immediatamente comprato il seguito, in lingua inglese, tanta era la curiosità e l’emozione di scoprire come l’avventura procedesse.
Ma andiamo per ordine…
La trama
Il libro racconta la storia di due gemelle, Emilia e Vittoria. Le giovani donne appartengono a una delle dodici famiglie di streghe, che vivono in segreto a Palermo, e che ancora di nascosto praticano la magia. Le ragazze, già nelle prime pagine del libro, vengono divise da un tragico evento. E, Emilia, decisa a far luce su una serie di fatti violenti, inizia una sua indagine. Per ottenere la vendetta che tanto brama, e porre fine ai crimini efferati che terrorizzano Palermo, ricorrerà alla magia, e a una inaspettata alleanza, con un vecchio…nemico. Ma quando di mezzo ci sono la magia, incantesimi e maledizioni, niente va come dovrebbe, e diventa sempre più difficile distinguere la realtà dall’artificio, la verità dalla menzogna.
La mia opinione.
Ho letto questo libro in due giorni. E ciò la dice lunga su due aspetti: la tensione che lo svolgimento della trama crea; la scrittura fluida e piacevole che è un invito a proseguire la lettura.
Ma consideriamo i diversi aspetti nel dettaglio.
L’ambientazione. La vita di tutti i giorni di Emilia è la routine nel ristorante Mare e Vino, la trattoria di famiglia. Ed è uno degli scenari principali, in cui tante situazioni hanno luogo ed Emilia interagisce di più con i personaggi secondari.
La trattoria è un invitante mix di magia e sapori.
“Inspirai l’aroma fragrante di aglio e burro. Il rumore dei gusci spaccati, lo sfrigolio della pancetta sul fondo caldo della padella, lo sbattere metallico della frusta sui bordi di una ciotola..”
Insomma, un’atmosfera avvolgente , nella quale seguirete la scia degli aromi, cullati dal movimento ritmico di coltelli e cucchiai.
E poi ci sono i luoghi del terrore, quelli tetri, oscuri, nei quali i crimini efferati vengono compiuti, e si avverte la presenza del maligno.
“Fuori, il vento agitava le campanelle dello scacciaspiriti in segno di avvertimento. In lontananza, le onde si infrangevano rabbiose sulla battigia; lo sciabordare irrequieto dell’acqua si faceva ogni secondo più intenso, mentre il mare evocava violenza come fosse uno stregone”
Nei vicoli della città si aggirano demoni fantasma, si percepiscono voci incorporee e tutto è avvolto da una fitta nebbia demoniaca.
Ho adorato questa alternanza di scenari e sensazioni, produce una bella varietà di emozioni.
I personaggi. Nelle prime pagine del libro, condividono la scena Vittoria ed Emilia. Quest’ultima, andando avanti con il racconto, diventa il personaggio principale, affiancata da uno dei Malvagi, Ira. Emilia è razionale, prudente, scettica, ma il susseguirsi degli eventi la porta a credere l’incredibile, ad azzardare l’illecito, e a essere sempre più trascinata, quasi accecata, da una rabbia crescente. Una bella protagonista femminile, che matura durante il racconto. La affianca nella sua indagine, Ira, uno dei sette Principi dell’Inferno. I Malvagi sono creature pericolose, che bramano anime da consegnare al Diavolo, e impersonano i vizi: Ira, Superbia, Invidia, Avarizia. Sono creature sovrannaturali, spietate, che, però, risplendono di un fascino sinistro.
“ i suoi capelli neri avevano una sfumatura simile all’onice, quasi iridescente, come le ali di un corvo che riflettono la luce del sole. Lo sconosciuto era alto e possente, sembrava la statua di un guerriero romano”
Ira, in particolare, è pericolosamente seducente, e questo creerà fra i lui ed Emilia, un’intrigante alchimia.
Lo stile. Il romanzo è nei fatti uno Young Adult. C’è la giusta dose di terrore, suspense ed emozione, che la storia necessita, ma il registro linguistico è quello richiesto dal target. La narrazione procede sempre fluida e dinamica, accendendo le giuste emozioni, al variare delle situazioni. è una storia totalmente di fantasia, e anche se si cita Palermo, un luogo reale, il contesto storico e le convenzioni sociali dell’epoca, sono secondarie rispetto all’intreccio fantasy.
Perchè leggere questo libro.
Se amate le storie di streghe, demoni e creature oscure, questo libro vi piacerà. Non è un horror, ma è un fantasy ben costruito. Non eccede mai nei toni, e ha una componente mystery interessante.
Che altro posso dire? Consigliatissimo! Perchè al di là di ogni dettaglio tecnico, e considerazione seria su struttura narrativa, cliché e varie, se finito un libro, smaniate per leggere il seguito, vuol dire che funziona!
A istinto!
Post by Sara P.