Oggi parliamo di “Il mistero dei bambini d’ombra” di Piergiorgio Pulixi, un bellissimo fantasy YA edito da Rizzoli
La trama
👀Nella piccola città di Stonebridge gli adulti raccontano ai bambini una storia. Sembra la classica storia di invenzione, fatta per spaventare i più giovani e fare sì che siano prudenti.
Ma a volte la realtà è più misteriosa e oscura del mito, e un vecchio pericolo minaccia di nuovo Stonebridge.
👥Nel 1984 la città è stata colpita da una terribile tragedia: in una sola notte tutti i bambini al di sotto dei tredici anni sono scomparsi senza lasciare traccia. Trent’anni dopo, Jake Mitchell, un ragazzo di dodici anni, scopre che suo zio Ben era uno di loro. Ma questa rivelazione è solo una parte di un mistero più grande. Gli abitanti di Stonebridge raccontano di sentire, al limitare del bosco, voci di bambini, di vedere le loro ombre, come se fra gli alberi si nascondessero dei fantasmi. E mentre Jake cerca risposte alle domande sulla scomparsa di suo zio, il suo migliore amico Mike sparisce misteriosamente.
Intanto il cielo si fa sempre più scuro e una tempesta si avvicina.
La mia opinione
Ho trovato questo libro veramente delizioso, mi è piaciuto tantissimo. Si tratta di una lettura estremamente piacevole, che è difficile abbandonare una volta iniziata.
Quella di ” Il mistero dei bambini d’ombra ” è una storia ricca di intriganti atmosfere, dinamica, e con quel tocco di suspense e mistero che spinge il lettore a non staccarsi dalle pagine.
Ma cominciamo dal principio…
I personaggi. La storia prende le mosse dal mistero dei duecento bambini dissoltisi nel nulla trenta anni prima. Il giorno del suo dodicesimo compleanno Jake dice a sua madre di non credere alla storia della loro sparizione, inventata, secondo lui, da genitori e poliziotti per evitare che i ragazzini se ne vadano in giro da soli per le strade del quartiere. Jake è un ragazzo taciturno, ma sveglio e determinato. Ha capelli biondi sempre disordinati, occhi di colore diverso, un occhio blu zaffiro e l’altro viola. Insomma è un tipo speciale nell’aspetto e nella tempra, uno difficile da convincere. Eppure è costretto a ricredersi. Perché suo zio Ben è uno dei bambini scomparsi trent’anni prima e perché ora Ben e gli altri ragazzi ombra stanno cercando di dire qualcosa a Jake…
E poi Jake è leale. Così quando Mike Coben, il suo migliore amico, scompare, Jake inizia a indagare, anche se può essere pericoloso.
Ad affiancarlo nelle ricerche ci sono Courtney, la prima della classe, carina e scrupolosa; e i boys -Jimmy Doug e Ronnie- chiassosi, fifoni e mangioni, ma amici fedeli, pronti in ogni momento a correre in aiuto, con le loro fionde e biciclette.
E che altro dire? Questi ragazzini vivaci e incontenibili compongono un cast irresistibile che non ha nulla da invidiare ai Goonies o a Stranger Things.
Ho adorato tutti i personaggi.
L’Ambientazione. Sono la cittadina di Stonebridge e il bosco ai suoi limiti a fare da sfondo al racconto. Stonebridge è la città del “ponte di pietra” che porta a Wichita Falls. È una zona di boschi, fiumi, paludi e sentieri persi fra le montagne, dove non mancano luoghi bui e spettrali.
Il bosco è lo scenario sicuramente più affascinante, perché con la sua intricata e fitta vegetazione sembra avere quasi due anime. È la natura in cui Jake e Mike hanno costruito la loro casetta sull’albero; è il luogo in cui gli anziani del paese sentono voci e risate di bambini, intravedendone le ombre , ma mai i corpi e i volti. È il posto lontano da casa, che di giorno li accoglie e ospita i loro giochi; e che di notte, invece, con le sue ombre e i suoni inquietanti li terrorizza.
Stile. La scrittura e il ritmo della narrazione creano in ogni pagina la giusta tensione. Le parti descrittive alimentano le emozioni, producono l’ansia e il senso d’attesa che spingono il lettore a rincorrere i momenti decisivi della storia. E preparano perfettamente il terreno per le scene più esplosive.
Ho apprezzato moltissimo la capacità dell’autore di dare ai luoghi una dimensione “magica” .
Certi fenomeni naturali – la pioggia, il vento, le nubi scure- vengono descritti come se anticipassero qualcosa di soprannaturale; l’energia e l’elettricità si raccolgono e poi le ombre o le presenze appaiono, manifestandosi in tutta la loro forza. E ogni elemento è la proiezione di leggende, miti, tradizioni antiche, tramandate da tempi lontani, e tornate in vita.
” Circolavano tante leggende a proposito delle montagne e delle foreste di Wichita Falls. Si diceva che vi accadevano cose strane perché gli sciamani indiani avevano fatto incantesimi per liberare quelle terre dagli spiriti malvagi. […] quel posto era…be’, era come se fosse vivo.”
Perché leggere questo libro
“Il mistero dei bambini d’ombra ” è un ottimo fantasy con delle atmosfere veramente molto particolari.
È un libro in cui le ombre popolano i ricordi, la notte e i luoghi.
È un romanzo in cui dei giovani protagonisti, coraggiosi e irresistibili, vivono l’avventura della loro vita.
Una storia in cui mondi diversi, sospesi oscuri e pericolosi, entrano in contatto ed esplodono in un racconto emozionante, coinvolgente, ricco di suspense e divertimento .
Bellissimo!!!!
E complimenti all’autore.