Oggi dedichiamo un post alla recensione di “Il manoscritto incompiuto” di Liam Callanan, pubblicato dalla casa editrice Nord.
Il libro…
Leah ha 42 anni, vive a Parigi, dove gestisce una sgargiante libreria rossa per anglofoni. è da sempre innamorata della città -o meglio da che le capitò di imbattersi nel “Palloncino Rosso”, il cortometraggio di Albert Lamorisse- , ma si è trasferita da Milwaukee, solo dopo aver perso il marito, Robert.
Leah, è rimasta sola con le figlie adolescenti, Ellie e Daphne, da quando lui, in un giorno come tanti è uscito di casa per non fare più ritorno. A quella scomparsa la donna non riesce a rassegnarsi.
“ -shock, negazione, rabbia, patteggiamento, senso di colpa, tristezza-, avevo completato il ciclo ripetutamente, rapidamente, senza mai arrivare appieno alla fase dell’accettazione che tutti, nessuno escluso, promettevano.”
Così, quando scopre una prenotazione di un volo per Parigi fatta da Robert, a nome suo e delle figlie, la speranza di incontrarlo, la spinge a intraprendere il viaggio. Ma in Francia Leah non trova ciò che spera: del marito non c’è traccia, apparentemente. La raggiunge, però, un nuovo indizio: un manoscritto incompiuto che racconta la storia di una famiglia americana che si trasferisce proprio a Parigi. Leah confida che fra quelle pagine ci sia qualche messaggio nascosto, e ogni riga accende in lei una nuova speranza. Il libro le fornisce una via di fuga dalla solitudine e dal dolore.
Cercando Robert, cercando un modo per rielaborare il loro rapporto, Leah si affaccia a una nuova vita, simile a quella che Robert ha pensato per i personaggi del suo romanzo incompiuto. Leah, compra una libreria, scopre una città affascinante che ha da sempre sognato, e trova nei libri il coraggio e la forza necessaria ad accettare una verità assolutamente inaspettata.
La mia opinione
La storia è molto particolare. Racconta della ricerca di un uomo, di una sicurezza di una relazione. Una ricerca che all’inizio è affannosa disperata, ma che poi, senza mai diventare rassegnazione, muta nella consapevolezza. La consapevolezza, che alle volte semplicemente non siamo adatti, che non riusciamo a vedere quello che è evidente.
Quella dell’autore è una scrittura profonda, che restituisce ogni emozione, ogni insicurezza in modo intenso, immediato.
A volte il racconto è così sentito che si fa commovente: è un’altalena di emozioni quella di Leah, nel ricordo di Robert, nel rapporto complicato con le figlie, che vuole proteggere dalle sofferenze.
“Il cuore di una madre può spezzarsi in tanti modi, non è una sorpresa. Eppure mi sorprende che ne salti sempre fuori uno nuovo.”
E tutto accade mentre sullo sfondo emerge il ritratto di una Parigi bellissima, fatta di piccoli luoghi, intimi e familiari, e allo stesso tempo di grandi spazi che mettono paura.
Le protagoniste sono meravigliose, sono animate da sentimenti tanto forti da scuotere il lettore. C’è l’incertezza di chi nega la perdita, la sofferenza silenziosa e composta, la rabbia che esplode all’improvviso, la reazione impulsiva.
Perché leggere questo libro…
“Il manoscritto incompiuto” di Liam Callanan è un inno alla forza dei sentimenti, alla caparbietà, al coraggio, all’amore per i libri. Racconta che attraverso le “perdite”, anche se le ferite sono profonde, si può trovare una nuova strada, quella che non avremmo mai intrapreso, se tutto fosse andato secondo i nostri piani.
Con molto sentimento e delicatezza, ci dice che vivere nel romanzo che altri hanno scritto per noi è una nostra scelta, ma che, comunque vadano le cose, la fine la possiamo scrivere solo noi.
Insomma, un bel libro…intenso.
Post by Sara P.
Autore: Liam Callanan
Genere: narrativa
Copertina flessibile: 430 pag
Editore: Nord
Lettore: Storie di sentimenti…
FORMATO CARTACEO