“Il libraio di Venezia” di Giovanni Montanaro

21 Mar 2021 | Narrativa

Oggi dedichiamo un post a “Il libraio di Venezia” di Giovanni Montanaro, edizione Narratori Feltrinelli.

La trama

Vittorio gestisce una piccola libreria, la Moby Dick, in campo San Giacomo, a Venezia. È un luogo piccino, frequentato da un pubblico di pochi e bizzarri habitué. È un progetto in cui il libraio ha riposto tutto il suo cuore e amore, e non gli mancano idee e tenacia, però tutto pare diventato per Vittorio, che ormai ha passato i quarant’anni un po’ troppo complicato: i conti a fine mese, la gente che sembra leggere sempre meno.

All’improvviso, però, nella vita di Vittorio inizia a brillare una luce nuova, quando incontra Sofia e se ne innamora. Ora c’è una nuova energia ad animare le giornate di Vittorio, che gli riempie la mente e il cuore. Un’energia positiva, almeno finché si affaccia alla storia la grande e disastrosa alluvione del 12 novembre 2019.

187 centimetri di acqua alta, che va e viene capricciosa e sempre più minacciosa, sprofondano Venezia in un momento cupo. Le case, i negozi, anche quello di Vittorio vengono inondati da un’acqua eccezionalmente veloce, impietosa ed imprevedibile, che prostra i Veneziani. Vittorio perde grande parte dei suoi libri, finiti a galleggiare nella piazza, travolti dall’acqua.

A questa rovina, dell’inondazione, si aggiunge per Vittorio il canone d’affitto aumentato, divenuto quindi una spesa insostenibile, e seguono giorni tristi per il libraio. Eppure Vittorio, come gli altri personaggi intorno a lui, trova la forza di reagire. Non si lascia sconfiggere dall’acqua e dalle avversità. Nella tragedia, nella disfatta, crede nei suoi libri, e incontra la solidarietà degli altri, avendo così la seconda possibilità, in cui tanto sperava.

La mia opinione…

La storia. È un racconto molto sentito, che celebra la tenacia, la voglia di resistere nonostante tutto. È un resoconto commosso di un evento drammatico, in cui la città per alcuni giorni bui si perde, ma poi si risolleva grazie alla dedizione, all’amore sincero dei personaggi nei confronti dei luoghi e dei loro sogni.

Il linguaggio. È delicato, pieno di poesia e sentimento.

Venezia è sempre bellissima.
Sarà la laguna, il profumo di sale dell’Adriatico che ti stordisce appena arrivi. Saranno i colori, ill cielo che all’improvviso esplode, sconfinato e struggente come un amore inatteo. Saranno i ponti, i dipinti, le pietre, i palazzi […].

L’ambientazione è suggestiva, ricca, mutevole, come Venezia. Con la meraviglia degli scorci e l’ansia crescente dell’acqua che sale.

I personaggi. Il protagonista della storia è il libraio Vittorio. Sofia, la ragazza di cui si innamora, divide con lui in parte la scena.

E c’è un terzo personaggio, che viene descritto, o meglio si descrive appena, ma ha un ruolo fondamentale: la Signora Rosalba. Rosalba in modo più netto e definito appare verso la fine della storia, ma in fondo è sempre presente. È lei la nostra finestra su Venezia, lei fa da occhi al lettore guidandolo nella storia.
A volte, i suoi commenti in prima persona regalano delle piccole incursioni nel mondo dei personaggi, brevi ironiche divertenti.

I Gherardi non mi piacciono […]
Quando Vittorio ha aperto la libreria, alla fine degli anni novanta, il proprietario del fondo era il Signor Alvise, che andava a messa ogni mattina salvo il martedì, quando prendeva l’Intercity per Milano per incontrare l’amante.

Perché leggere questo libro.

“Il libraio di Venezia” di Giovanni Montanaro è una dichiarazione d’amore a Venezia e ai libri. È una lettura, non lunghissima, ma molto intensa, in cui le emozioni sono tante, ma nascono tutte dalla stessa fonte: i libri. Il trasporto autentico con cui Vittorio ha aperto la sua libreria; la volontà di salvare i libri, e con loro la memoria delle cose; il senso di completezza che dà la lettura; la paura di dover chiudere la libreria e la consapevolezza che la lettura ci rende liberi nonostante tutto e tutti.

“Quanto gli piacciono, i libri. Nessuno può portarglieli via. Anche se perdesse la libreria, anche se non dovesse venderne più, nessuno può toglierglieli. […] li ama per questo in fondo, è cominciato tutto così, perché a lui piace leggere, andarsene con la fantasia, usare l’immaginazione, ridere e piangere per cose che non esistono, che sono solo inchiostro”

Sensazioni che ovviamente voi tutti conoscete se state leggendo questo post…

BELLISSIMO !!!!!!

Post by Sara P.


Autore: Giovanni Montanaro
Genere: narrativa
Copertina flessibile: 144 pag
Editore: Feltrinelli
Lettore: Per quelli che amano i libri sui libri

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