“Ho una grande ammirazione per Dickens. Lui sapeva raccontare storie che accontentavano il pubblico dai gusti più sofisticati, compiacevano i critici e allo stesso tempo conquistavano la grande massa dei lettori che seguivano le puntate delle avventure degli improbabili personaggi dickensiani.”
Praticamente, il sogno di ogni scrittore.
E badate bene che a pronunciare le parole che cito per voi, non è stato un “lettore” qualsiasi.
Sono parole di Edgar Allan Poe!
Dunque, se vi siete sempre chiesti come possa realizzarsi quella strana magia che rende un libro un classico intramontabile, dovete proprio leggere #ilcircolopickwick di #charlesdickens
Avrete tanti spunti sui quali riflettere…
L’opera nacque come una serie di racconti umoristici scritti dall’autore, all’età di ventiquattro anni.
Con una trovata che aveva il fascino dell’intuizione geniale, Dickens prese le sue esperienze quotidiane, le compose con la sua conoscenza diretta della realtà, e le infiocchettò per bene con una veste narrativa di irresistibile bellezza.
Godibile per l’Inghilterra vittoriana, e ancora oggi per noi.
Insomma, riuscì a regalare un ritratto veritiero ma con una verve umoristica unica della società londinese dell’ #epocavittoriana
Come?
Trasformando i suoi racconti in un affollatissimo romanzo.
Un mosaico di personaggi diversissimi fra loro per classe sociale e psicologia.
Un ritratto completo, arguto, ironico e raffinato.
Questi personaggi -più di sessanta e quasi tutti comici- vivono le loro bizzarre avventure regalando al lettore il resoconto di una serie di incontri, di nuovi amori, e di difficoltà che hanno la tinta comica del paradosso.
E così, la cronaca dei viaggi che Mr. Pickwick (fondatore del circolo) compie attraverso l’Inghilterra del primo Ottocento, diventa una geniale commedia su errori, costumi poco convenienti e gioco dei ruoli nella società dell’epoca.
Io credo che di libri così ne esistano veramente pochi, perciò per l’hashtag #daleggerealmenounavolta nella vita scelgo lui.
Se siete curiosi, vi lascio qualche informazione in più :(testo della casa editrice Feltrinelli, che ha pubblicato l’edizione nel link in basso)
Pubblicato originariamente in venti puntate mensili, tra il 1836 e il 1837, il romanzo incontrò già all’epoca un grande successo popolare, soprattutto a partire dalla comparsa di Sam Weller (nel quinto capitolo) che portò le vendite a oltre quarantamila copie per numero. Oreste Del Buono diceva che la pubblicazione dei fascicoli rappresentava una sorta di evento: li leggevano nei cortili ad alta voce a tutta la famiglia.
“Il Circolo Pickwick” è un libro modellato sull’impianto del romanzo picaresco, sulla scorta di quanto già avevano fatto in Inghilterra Defoe, Fielding e Smollett, in cui la trama – il resoconto dei viaggi che Samuel Pickwick compie nel 1827 assieme ai suoi migliori amici – diventa pretesto per raccontare una serie di personaggi e situazioni tra le più varie, per lo più improntate a un tono umoristico. I personaggi sono spesso furfanti, ciarlatani o eccentrici e a buon titolo si può dire che questo romanzo rappresenta “l’immagine idealizzata e nostalgica di un’Inghilterra eccentrica e cordiale, estrosa e ricca di umanità”.
(testo della casa editrice Feltrinelli, che ha pubblicato l’edizione nel link di seguito)
Post by Sara P.
