Vi piacerebbe rivivere un’atmosfera alla Sherlock Holmes, ma in una chiave leggera e ironica?
Se avete risposto di sì, allora ho il consiglio di lettura perfetto per voi. Sto parlando di “Il cadavere si è mosso due volte” di Gemina Tredicesima pubblicato dalla Collana Segreti in Giallo, Pubme.
Il romanzo è protagonista, oggi, dello spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura.
Ma vediamo di scoprire di più su questo delizioso mystery.
La trama
Al ballo organizzato presso la dimora in campagna di Launchbury Hall, l’ospite più atteso è Sir Beauden Moriarty, accompagnato dallo stravagante cugino, il Dottor Patrick Carbery.
L’evento è funestato dall’omicidio di Lord Augustus Launchbury, del quale viene accusato il diciassettenne Rhys Foley, assunto in occasione della serata e che Sir Moriarty sembra conoscere da tempo.
Appurati alcuni dettagli sulla scena del delitto, l’ispettore Bastareud accetta la collaborazione di Sir Moriarty e del dottore, oltre al loro metodo di indagine del tutto sopra le righe tra autopsie clandestine in cucina e parenti della vittima nemmeno troppo impegnati a nascondere la contentezza di essersene liberati.
La mia opinione
Già da questi brevi cenni sulla trama, potete capire che si tratta di un giallo dal sapore classico, ambientato nella bella campagna gallese.
Un libro che non vi deluderà se volete sperimentare il fascino di un’indagine stuzzicante, ma nel complesso rilassante.
La voce narrante della storia è il giovane Rhys, che fra ricordi da recuperare e scaramucce con l’ambiguo Sir Moriarty, si trova, suo malgrado, al centro dell’indagine.
Rhys ha perduto con la morte del nonno reverendo alloggio e mezzi di sostentamento, e in cerca di un impiego si propone come cameriere nella bellissima Launchbury Hall. Attraverso i suoi occhi, di giovane semplice e un po’ ingenuo, il lettore vede sfilare gli altri personaggi presenti sul luogo dell’omicidio:
familiari poco affranti per la perdita, e ospiti spinti dall’ interesse a visitare Launchbury Hall.
Ci sono poi gli altri due protagonisti della storia, decisamente diversi per indole e carattere dal diciassettenne.
Ad indagare, infatti, c’è l’irresistibile coppia composta da Sir Moriarty e il Dottor Patrick Carbery.
Moriarty è uno stimato proprietario e direttore di banca. Un uomo di raro ingegno, con un grande ego, un indiscusso fascino e l’inclinazione a stuzzicare chi gli capita sotto tiro.
Il Dottor Carbery decisamente è un medico di straordinarie doti, ma piuttosto sopra le righe. Radiato dall’ordine un mese dopo la laurea a Oxford è forse un po’ troppo propenso a usare il bisturi in modo zelante e creativo.
Insieme a loro, a bilanciare e fare da contraltare, c’è il sobrio ispettore Bastareud.
Da un punto di vista dello sviluppo della trama, troverete che l’autrice recupera -e reinterpreta con successo – lo schema del giallo deduttivo classico nel quale👇
📌conduce il gioco un detective acuto, affiancato da una spalla un po’ bizzarra
📌Tutti sono all’apparenza sospettabili, e gli indizi sono ben celati.
📌 Ma la caratterizzazione dei personaggi rende il tutto originale e gradevolissimo.
Lo stile dell’autrice mi è piaciuto molto:
i dialoghi sono ben studiati, e il racconto scorre fluido. La successione delle scene si compone in un bel quadro coerente che sa stuzzicare la curiosità e al tempo stesso intrattenere.
Insomma, vi consiglio proprio di leggerlo.
Ringrazio Autrice e CE per la copia
Post by Sara P.
