Oggi nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura vi parlo di un #cozymystery divertente e intrigante:
“Il Borgo dei segreti intrecciati” di Simona Soldano edito da Garzanti
Il romanzo, secondo capitolo -autoconclusivo- delle avventure di Martina è una lettura veramente piacevolissima, con una protagonista attira guai e misantropa.
Insomma, un’antieroina coi fiocchi che in più momenti vi farà sorridere e alla quale sicuramente vi affezionerete.
Lo sviluppo della storia è lineare ma mai banale, e così le disavventure della protagonista sono in grado di attirarvi in una fitta trama di menzogne e segreti e di intrattenere piacevolmente.
Insomma un libro intelligente nella costruzione del racconto e nella caratterizzazione dei personaggi, e che però mantiene una certa leggerezza sino alla fine.
L’ambientazione 👉 il carattere introverso e poco incline alla socializzazione della nostra protagonista la spinge a cercare rifugio in un piccolo Borgo dell’Umbria.
Martina affitta una casetta -in condizioni discutibili – per riprendere un po’ fiato dopo le disavventure vissute nel primo libro e per ritrovare l’ispirazione artistica.
Vuole dipingere e Borgo Grifone sembra il luogo perfetto: è un posticino tranquillo e isolato, immerso nel verde e ospita anche il famoso pittore Fiorenzini.
Sembra. Perché Borgo xxx si rivela essere affollato dalla corte che gravita intorno al maestro e non è un posto poi così rassicurante.
Nel borgo esiste un labirinto in cui è facile perdersi e un misterioso personaggio si aggira attorno ai suoi margini.
I personaggi 👉 questa strana figura diventa uno dei sospettati principali quando il famoso e spiacevolissimo critico d’arte, Sergio Miniere, viene assassinato e il suo corpo ritrovato nel labirinto.
Nello spirito classico del cozy mystery, l’autrice circonda la protagonista di un irresistibile gruppetto di sospettati: un’attempata e un tempo fascinosa contessa – dai modi decisamente teatrali -;
il figlio antipatico e spocchioso; una presunta pittrice che fa troppe foto e domande; un presunto pittore, giovane e musone, molto attento al look; una segretaria gelida ed efficiente; un’eccentrica signora dall’accento inglese; e la strana figura che si aggira ai margini del labirinto (che Martina chiama Arcimboldo). Sono tutti meravigliosamente ritratti e basterebbero da soli a rendere delizioso e irresistibile il libro, ma l’autrice non si ferma qui…
La nostra protagonista scrive su un blog e per ricevere consigli sulle indagini si affida ai suoi followers (un team di strampalati soggetti), all’amico Michele e alla nipote adolescente Magda, una tipetta super intelligente e difficile da gestire.
Lo stile di scrittura 👉 capirete bene che la scelta di arricchire il racconto con questo divertente catalogo di personaggi ha un ruolo essenziale nel mantenere vivace e frizzante la narrazione. La penna dell’autrice, estremamente fluida e piacevole, dà vita a situazioni e dialoghi spassosi. E lo scambio di battute sul blog accompagna il lettore negli sviluppi dell’indagine, grazie al resoconto puntuale che Martina fa ai suoi followers. Con tanto di fraintendimenti e buffe divagazioni…
L’intreccio mystery é molto ben costruito e con un finale a sorpresa ben preparato e celato sino all’epilogo della storia.
Che altro aggiungere?
A me è piaciuto tantissimo e vi consiglio proprio di leggerlo.
Ma se siete ancora indecisi di seguito vi lascio la trama 👇
Martina non si sente a suo agio in mezzo alla gente. Per molti anni ha provato a socializzare, rimbalzando tra aperitivi e mostre senza alcun apprezzabile miglioramento. Persino dopo essere tornata a Roma in seguito a una disavventura su un’isola quasi deserta, sente il bisogno di un luogo appartato, dove poter stare in pace con i propri pensieri. Per questo ha scelto di ritirarsi a Borgo Grifone, un minuscolo paese in aperta campagna. Immersa nel verde, pensa di poter ritrovare la serenità e l’ispirazione per dipingere che, quando abitava in città, era scomparsa. A dirla tutta, spera anche di incontrare il famoso pittore Fiorenzini, un grande maestro originario di Borgo che spesso tiene corsi nell’antica villa di proprietà della contessa che le affitta la casa. Un luogo ameno, anche se avrebbe bisogno di qualche restauro, al centro di un enorme parco con un labirinto di siepi altissime. È lì che viene ritrovato il cadavere di Sergio Miniere, un famoso critico d’arte che Martina ha avuto il dispiacere di conoscere. Tutti pensano che si sia trattato di un incidente, ma Martina non ne è certa: qualcosa, l’istinto forse, le suggerisce che non è così. Per questo, con l’aiuto degli amici che fedelmente continuano a leggere il suo blog, comincia a indagare. Quello che non sa è che tutti gli inquilini della villa hanno qualcosa da nascondere. E che la verità è sepolta sotto montagne di bugie. Simona Soldano ha creato un personaggio unico, una misantropa che suo malgrado si ritrova al centro di misteriosi accadimenti. La maldestra arguzia di Martina l’ha resa una protagonista amata dai lettori, che si sono affezionati a lei grazie al suo romanzo d’esordio “Mare calmo, isolati misteri”. Ora arriva una seconda, involontaria indagine che divertirà e intratterrà tutti.
Ringrazio l’autrice per la copia.
Post by Sara P.