Oggi parliamo di “I pescatori di stelle” di Jean-Paul Delfino edito da @elliot, un romanzo meraviglioso, pieno di bellezza e poesia, che ho semplicemente adorato.
La trama
Siamo a Parigi nel 1925 e due uomini, il poeta e scrittore Blaise Cendrars e il compositore Erik Satie, trascorrono insieme la notte vagando per le strade della città.
Sono uniti nella ricerca di una donna, Biqui, l’amore di Satie, e del “Maestro” Jean Cocteau, colpevole, a loro avviso, di aver rubato il testo di un’opera. La loro odissea notturna li spingerà a visitare i luoghi più diversi di Parigi (sobborghi, brasserie, locali alla moda), li porterà a incontrare l’umanità più varia (espatriati russi, prostitute, zingari e grandi artisti). E durante il percorso stringeranno una forte e profonda amicizia. Condivideranno i loro sogni, le aspettative disilluse, i ricordi di una vita intera, la malinconia di due anime che vivono di un’arte che però non riesce a sfamarli.
“Ero diventato un pescatore di stelle. Proprio come te, amico mio. Quando ci si riflette, non siamo né più né meno di quello. Terrestri che si imbarcano su una feluca per andare a pesca di stelle”
La mia opinione
Questo libro offre un’esperienza di lettura tenera, romantica e poetica. È un romanzo che racconta con apparente leggerezza la nobile amicizia tra due artisti, vagabondi e sognatori, che vi rimarranno nel cuore.
L’ambientazione. Sicuramente affascinante. Tutto accade in una notte, nella Parigi degli sfavillanti Anni Venti. Le luci brillanti dei lampioni dei Boulevard, le ghirlande e le insegne vivaci delle Brasserie e dei locali alla moda, si alternano al buio e al fango dei viottoli dei quartieri più poveri. Avrete occasione di ammirare due facce diverse di una stessa medaglia: il lusso di una città che sa stregare e ammaliare, in un vortice di novità e promesse; la povertà e la miseria di chi fa fatica a raggiungere il successo.
Ogni luogo viene dipinto dall’autore con colori vividi: si va dalle bettole malfamate come il Chien qui fume, al Teatro dell’Opéra, passando per la Closerie des Lilas
“Nel puro stile art dèco, quella sera la Closerie brillava di mille luci, e tutt’intorno alla pista da ballo i tavoli apparecchiati iniziavano ad accogliere i primi ospiti. Su ogni tavolo, cestelli per lo champagne, calici e coppe di cristallo scintillavano alla luce delle lampade Tiffany in vetro colorato”
I personaggi. I protagonisti di questo libro sono semplicemente indimenticabili. Satie è un musicista e un compositore, ricercato nel modo di parlare, e che vorrebbe essere elegante col suo completo e cappello ormai lisi. È innamorato della musica e della sua Biqui, la donna che lo ha abbandonato tanti anni prima. E vive le situazioni difficili con la dolcezza e l’ingenuità del sognatore.
Cendrars è più cinico e realista. La guerra gli ha portato via un braccio e tanti sogni.
“Gli occhi dell’uomo erano di un blu sbiadito, il cui colore ricordava quello che assumono gli abiti da lavoro a furia di lavarli […]. Erano gli occhi di uno che ne aveva viste troppe nonostante i suoi trentasette anni”
Ama la scrittura, ma è consapevole che questa sia stata in parte la sua rovina.
Ha estrema confidenza con i luoghi, ed è lui che conosce i grandi nomi. E gli incontri memorabili della sua vita si mescolano all’invenzione e alla fantasia nei racconti.
Cendrars conosce i più incredibili talenti del suo tempo: Modigliani, Delaunay, Chaplin, Apollinare e Chagall. E proprio il ritratto di quest’ultimo è forse fra i più belli che ci siano nel libro.
Lo stile. Il libro ha una struttura molto semplice: l’insieme dei fatti si svolge in una nottata, e l’avventura dei due protagonisti, impegnati nella ricerca di Biqui e Cocteau, prende forma attraverso i luoghi che i due visitano e i personaggi che incontrano. Eppure è proprio nel raccontare le storie semplici che gli autori mostrano il loro grande talento. Da un lato ammirerete la ricostruzione dell’epoca, che si fonda su una solida base documentaria; dall’altro apprezzerete sicuramente i dialoghi. Sono leggeri, frizzanti, divertenti, e caratterizzano alla perfezione i protagonisti. Per ognuno di loro c’è un registro diverso, una lingua che esprime sentimenti ed emozioni differenti.
Perchè leggere questo libro…
Se siete pronti a una gita dolce, romantica e persino avventurosa, troverete in Satie e Cendrars due guide d’eccezione.
Se siete affascinati dall’atmosfera incantata della Parigi Anni Venti, adorerete questo libro.
E soprattutto, se siete anche voi dei sognatori, persi fra progetti impossibili e grandi amori perduti, non potrete non innamorarvi di questo splendido libro.
Ringrazio la CE per la copia in omaggio
Post by Sara P.