“I delitti della gazza ladra” di Antony Horowitz

7 Ott 2021 | Mystery e Avventura

Oggi dedichiamo un post a “I delitti della gazza ladra” di Antony Horowitz edito da Rizzoli

La trama.


Susan Ryeland è editor in una piccola casa editrice, che deve i suoi successi economici alla pubblicazione delle indagini di Atticus Pünd. L’autore, Alan Conway, è un uomo vanesio e ingestibile, che la celebrità ha reso irritante. Ma il destino di Susan e della casa editrice dipendono dal famoso scrittore. Così, quando Susan si trova tra le mani il suo ultimo manoscritto, si dedica con attenzione alla lettura. Per quanto però l’ennesima avventura di Pünd sia coinvolgente e ben congegnata c’è un problema: il manoscritto è incompleto. Le pagine dell’ultimo capitolo sono scomparse e Alan Conway non può essere più di alcun aiuto. Perché a lui è toccata una sorte non troppo dissimile da quella dei personaggi dei suoi libri.
E se allora la sparizione dell’ultimo capitolo non fosse casuale. Se ci fosse un legame fra le indagini di Pünd e le vicende di Alan Conway?
Susan, per risolvere il mistero, si mette alla caccia di indizi nascosti nel manoscritto e nella vita di Alan Conway. E quello che scoprirà della realtà non sarà meno incredibile delle pagine di un libro.

La mia opinione

Questo libro mi è piaciuto moltissimo. È stato un giallo veramente coinvolgente, un grande mystery …ma procediamo con ordine.


Lo stile. La prima cosa da sottolineare in questa lettura è che si tratta di due gialli in uno. Il racconto, infatti, si sviluppa attraverso l’intreccio di due storie e il filo conduttore, il legame fra le due, è Alan Conway, l’autore di bestseller e creatore di Atticus Pünd. Nella prima parte del libro, dopo essersi rapidamente presentata, Susan Ryeland condivide con il lettore la lettura del manoscritto. Vi troverete immersi nella campagna inglese, pronti a seguire l’indagine di Atticus Pünd. Un’indagine dall’aspetto “tradizionale”, con i toni garbati e la trama elegante tipici del giallo classico. E così il racconto procederà fino ad arrivare alla scoperta dell’assenza dell’ultimo capitolo. La mancanza delle pagine conclusive del romanzo, e le nuove ombre sulla scomparsa di Conway spingeranno Susan a una doppia indagine, una forsennata ricerca di indizi fra finzione letteraria e vita reale. In questa seconda parte del libro, la storia è più carica di suspense e la narrazione in prima persona rende meno formale e più dinamico il racconto. Il continuo passaggio tra manoscritto e realtà -e viceversa- darà una direzione sempre nuova alla narrazione. E mentre l’epoca, i personaggi, e le atmosfere cambieranno, assisterete a sempre nuovi colpi di scena.

I Personaggi. In questo libro ci sono ben due detective. Protagonista del manoscritto è Atticus Pünd, un detective in parte greco in parte tedesco. È taciturno, metodico, geloso delle sue scoperte, affiancato da un ispettore di polizia, e un assistente dalla mente non molto brillante. Atticus è un uomo dall’aspetto curato e narcisista, ma magnetico e affascinante nelle sue capacità deduttive.
Susan, l’editor, è l’opposto. È impulsiva, istintiva e fuma troppo. È una donna intelligente e determinata, che però si cala nei panni dell’investigatrice, con una certa ingenuità e tanta inesperienza. Questo suo aspetto creerà una certa empatia con il lettore, che si troverà ad affiancarla nell’indagine, condividendo con lei la lettura del manoscritto e l’analisi degli indizi.


L’ambientazione. Susan Reyland lavora per la Cloverleaf Books a Londra, una piccola casa editrice , in un palazzo vicino al British Museum. Il suo appartamento non è molto lontano dall’ufficio, che è il luogo principale della sua vita. Susan si muove tra il suo ufficio e il Suffolk, residenza di Conway, in cerca di indizi. L’indagine di Atticus Pünd si svolge nella campagna inglese degli anni cinquanta, nel villaggio di Saxby-on- Avon. A Saxby-on-Avon Pünd incontra una piccola comunità all’apparenza tranquilla, ma animata da terribili segreti, gelosie feroci e pericolosa avidità. Gli scenari, dunque, sembrano all’apparenza lontanissimi nel tempo e nelle caratteristiche, ma, invece, hanno diversi tratti in comune. Perché I luoghi, così come i personaggi, sono sospesi fra finzione e realtà, e nelle pagine del manoscritto c’è l’eco del mondo di Susan. C’è una costante in particolare: l’idea della casa degli inganni. La sensazione di inquietudine che il lettore scoprirà a Pye Hall sin dalle prime pagine, e che ritroverà nel Suffolk di Conway. La descrizione di Pye Hall è decisamente intrigante. Un lago scuro e immobile, un fitto bosco, un cottage inghiottito da un’ombra costante, producono un’impressione quasi funebre, e si avverte che un’oscura minaccia incombe su questi luoghi tetri e silenziosi.

Perché leggere questo libro.


“I delitti della gazza ladra” mette in scena in modo complesso e coinvolgente il vecchio trucco della storia nella storia.

È un mystery, doppio, che alterna le atmosfere del giallo classico, lineare e intrigante, a quelle più moderne di un’indagine dinamica e vivace.

Vi troverete di fronte a due protagonisti irresistibili, molto diversi fra loro, che vi costringeranno a veloci e coinvolgenti cambi di prospettiva.

Sarete rapiti dalla sensazione di partecipare voi stessi all’indagine, cercando indizi utili, fra false piste e colpi di scena. Finché, venendo a capo di questo raffinato gioco di richiami, scoprirete la realtà, pagina dopo pagina.

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