E così, con immensa gioia – e una discreta fatica-, sono arrivata alla mia terza pubblicazione
“Hotel Discordia. Una vacanza può ucciderti”
“Hotel Discordia. Una vacanza può ucciderti”
Se mi seguite qui sul blog e sui miei canali social, sapete già che sono un’amante dei cozy mysteries.
Ne leggo in quantità industriale e ne scrivo qualcuno.
Anche Hotel Discordia rientra in questo genere (o forse sottogenere) letterario, perciò credo che può essere la lettura giusta se…
Amate le ambientazioni un po’ particolari scenario del racconto è un albergo a tema, in cui gli ospiti soggiornano per sfogare la rabbia repressa
Vi piacciono i protagonisti eccentrici e sopra le righe I fratelli Finzi sono molto diversi fra loro: Guglielmo è un intellettuale timido e riservato; Alice è una manager aggressiva e ipocondriaca.
Siete appassionati di #cozymystery Hotel Discordia ha la struttura del giallo classico, con tanti indizi da scoprire e un bel gruppetto di personaggi fuori controllo…
Ma irresistibili, ironici e divertenti.
E se volete saperne di più, di seguito trovate la trama
Guglielmo è un Professore di Greco e Latino, un precario.
Alice è una manager con due matrimoni alle spalle e problemi di gestione della rabbia.
Sono fratello e sorella, i Finzi, ed ereditano da una zia un albergo in una piccola località di
montagna.
Insieme decidono di trasformare la struttura in un luogo molto particolare, l’Hotel Discordia.
L’albergo fornisce ai propri ospiti un servizio decisamente singolare: chi soggiorna al Discordia è
completamente libero di esprimere sé stesso e la propria rabbia.
Lontani dal politicamente corretto gli ospiti possono sfogarsi e dare voce alle emozioni represse.
Come? Grazie a camere a tema, studiate sui diversi profili possibili dell’individuo represso; grazie
alle insolite attività proposte dalla struttura; grazie al gruppo di ascolto guidato dallo psicologo
amico dei fratelli Finzi.
I conflitti sono incoraggiati, ma contenuti entro precisi limiti stabiliti tramite contratto. E così ciò
che altrove sarebbe bizzarro, all’Hotel Discordia è la prassi, e con il tempo diventa persino una
routine rassicurante.
Un evento inaspettato, però, interviene a turbare il precario equilibrio degli ospiti e dello staff
dell’albergo: una cliente viene trovata morta.
La polizia inizia la sua indagine, ma niente è come appare. E come è possibile trovare il colpevole
se tutti sembrano avere almeno una buona ragione per uccidere? Come si può distinguere la verità
dalla finzione, quando ogni litigio è bene accetto, e tutti sembrano seguire lo stesso copione?
L’unica soluzione possibile è pensare fuori dagli schemi, e i fratelli Finzi sono forse i più grandi
esperti nel campo.
Alice è una manager con due matrimoni alle spalle e problemi di gestione della rabbia.
Sono fratello e sorella, i Finzi, ed ereditano da una zia un albergo in una piccola località di
montagna.
Insieme decidono di trasformare la struttura in un luogo molto particolare, l’Hotel Discordia.
L’albergo fornisce ai propri ospiti un servizio decisamente singolare: chi soggiorna al Discordia è
completamente libero di esprimere sé stesso e la propria rabbia.
Lontani dal politicamente corretto gli ospiti possono sfogarsi e dare voce alle emozioni represse.
Come? Grazie a camere a tema, studiate sui diversi profili possibili dell’individuo represso; grazie
alle insolite attività proposte dalla struttura; grazie al gruppo di ascolto guidato dallo psicologo
amico dei fratelli Finzi.
I conflitti sono incoraggiati, ma contenuti entro precisi limiti stabiliti tramite contratto. E così ciò
che altrove sarebbe bizzarro, all’Hotel Discordia è la prassi, e con il tempo diventa persino una
routine rassicurante.
Un evento inaspettato, però, interviene a turbare il precario equilibrio degli ospiti e dello staff
dell’albergo: una cliente viene trovata morta.
La polizia inizia la sua indagine, ma niente è come appare. E come è possibile trovare il colpevole
se tutti sembrano avere almeno una buona ragione per uccidere? Come si può distinguere la verità
dalla finzione, quando ogni litigio è bene accetto, e tutti sembrano seguire lo stesso copione?
L’unica soluzione possibile è pensare fuori dagli schemi, e i fratelli Finzi sono forse i più grandi
esperti nel campo.
Il libro è disponibile in versione cartacea nei principali store online: clicca il link per acquistarlo su Amazon.
Post by Sara P.