Oggi nel consueto spazio dedicato a recensioni libri e consigli di lettura, vi parlo di “Grado al chiaro di luna” di Andrea Nagele edito da Emons edizioni.
Il romanzo è un giallo di circa 270 pagine, ricco di colpi di scena e carico di suspense.
Protagonista del racconto è la commissaria Maddalena Degrassi.
Maddalena ha a che fare in questo volume con un caso da chiudere definitivamente e con certe nozze che fa fatica a digerire.
La madre di Maddalena sta per sposare il Comandante Scaramuzza,il capo tanto odioso a sua figlia. E Scaramuzza dà subito prova di quanto possa essere irritante sollevando Maddalena dai suoi incarichi investigativi per destinarla ad assistere la futura sposa nell’organizzazione del matrimonio.Ma i piani di Scaramuzza e la vita di Maddalena sono destinati ad essere brutalmente scombinati.
Il luogo scelto per festeggiare le nozze – il castello di Strassoldo- farà da scenario a una serie di eventi sconvolgenti.
Saranno “nozze di sangue” e la commissaria e la sua squadra inizieranno una corsa contro il tempo per catturare un pericoloso criminale e fare giustizia.
Comincio con il dire che questo libro mi è molto piaciuto per diversi motivi.
La caratterizzazione dei personaggi funziona.
La protagonista, in particolare, è una figura carismatica, caparbia, ma affatto scontata. Un personaggio femminile bellissimo, con un’emotività piuttosto complessa. Una poliziotta che fiuta e non tollera la violenza sulle donne.
L’intreccio della storia, poi, è molto particolare.
E voglio iniziare proprio da quest’ultimo punto.
Quando normalmente si legge un giallo, il tipico sviluppo della narrazione prevede che lettore e protagonista del libro siano impegnati nella caccia agli indizi disseminati fra le pagine del romanzo. È necessario riconoscerli, interpretarli e decodificarli per svelare l’identità dell’assassino.
In “Grado al chiaro di luna” le cose vanno diversamente.
Già nelle prime pagine, grazie al racconto di un precedente crimine, è chiara l’identità del potenziale colpevole.
E “potenziale” è la parola chiave della storia. Nei capitoli iniziali una catena di eventi fa sì che le strade della commissaria e dell’assassino si incontrino. E questo crea un senso d’attesa, ansia, suspense.
Nella parte successiva, quando ciò che sembrava inevitabile si è compiuto, inizia l’inseguimento,la caccia all’uomo.
E la commissaria, lontana da ogni cliché, abbandona i panni dell’impavida eroina, per mostrare la propria fragilità, un equilibrio precario.
Insomma, la donna forse non cerca solo un colpevole, ma un’occasione di vendetta.
Nel gestire questo intreccio, nel quale vicende diverse vengono raccontate l’autrice è perfettamente a suo agio. Le storie dei personaggi si muovono lungo linee parallele in un crescendo d’angoscia, finché il racconto esplode.
La prosa è giustamente evocativa di emozioni e sentimenti, e le scene di azione intervallate da riflessioni e pensieri dei personaggi.
In un giallo che si muove lungo il confine con il genere thriller la caratterizzazione psicologica dei personaggi è essenziale.
E il ritratto di Maddalena è impeccabile da questo punto di vista.
Il romanzo, secondo la meravigliosa formula adottata da questa Casa Editrice, è anche disponibile in formato di audiolibro.
È sufficiente scaricare un’App e inquadrare il codice QR presente all’interno della copia, per fare l’esperienza diversa – e direi immersiva- della versione letta da Giusy Frallonardo.
Se dunque siete alla ricerca di un’indagine che segua binari un po’ diversi dall’impostazione del giallo tradizionale, questo è il libro per voi.
La lettura scorre veloce, la suspense cresce.
Il romanzo è autoconclusivo,ma sicuramente a fine lettura avrete voglia di recuperare il primo libro e desiderio di scoprirne una nuova.
Ringrazio la CE per la copia.
Post by Sara P.